Regione Lombardia: SOCCORSO SANITARIO EXTRAOSPEDALIERO

DELIBERAZIONE N° IX / 1964 Seduta del 06/07/2011

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Like  
     
    .
    Avatar

    Coeslazio

    Group
    Administrator
    Posts
    5,320
    Reputation
    +13
    Location
    ROMA

    Status
    Offline
    Regione Lombardia La Giunta

    DELIBERAZIONE N° IX / 1964 Seduta del 06/07/2011
    Presidente ROBERTO FORMIGONI
    Assessori regionali ANDREA GIBELLI Vice Presidente GIULIO DE CAPITANI
    DANIELE BELOTTI ROMANO LA RUSSA
    GIULIO BOSCAGLI CARLO MACCARI
    LUCIANO BRESCIANI STEFANO MAULLU
    MASSIMO BUSCEMI MARCELLO RAIMONDI
    RAFFAELE CATTANEO MONICA RIZZI
    ROMANO COLOZZI GIOVANNI ROSSONI
    ALESSANDRO COLUCCI DOMENICO ZAMBETTI
    Con l'assistenza del Segretario Marco Pilloni
    Su proposta dell'Assessore Luciano Bresciani
    II Dirigente Carlo Lucchina
    Il Direttore Generale Carlo Lucchina
    L'atto si compone di 49 pagine
    di cui 41 pagine di allegati
    parte integrante
    Oggetto

    SOCCORSO SANITARIO EXTRAOSPEDALIERO – AGGIORNAMENTO DD.G.R. N. VI/37434 DEL
    17.7.1998, N. VI/45819 DEL 22.10.1999, N. VII/16484 DEL 23.2.2004 E N. VIII/1743 DEL 18.1. 2006

    PREMESSO che:
    · la d.g.r. n. VI/37434 del 17.7.1998 “Approvazione dei piani di cui ai punti 15 e 18
    del documento di cui al punto 17 della d.g.r. n. 27099 dell’8 aprile 1997 <atto di
    indirizzo per il riordino del Sistema Urgenza-Emergenza in Lombardia>” ha
    approvato il piano relativo all’adeguamento del Sistema Telematico ed
    Informativo del Sistema di Emergenza-Urgenza in Lombardia;
    · la d.g.r. n. VI/45819 del 22.10.1999 “Complesso degli interventi attuativi e degli
    indirizzi organizzativi volti ad assicurare concretamente lo sviluppo del Servizio
    di Emergenza-Urgenza 118 in esecuzione dei provvedimenti di riordino assunti
    dalla Regione Lombardia con d.g.r. n. 27099 in data 8 aprile 1997, d.c.r. n.
    VI/932 in data 17 giugno 1998 e d.g.r. n. 37434 in data 17 luglio 199” ha
    approvato:
    - il complesso degli interventi attuativi e degli indirizzi organizzativi in oggetto;
    - le proposte di implementazione del Servizio di Urgenza-Emergenza nelle
    singole Aree Territoriali Interdipartimentali;
    - le linee attuative concernenti la formazione del personale volontario e non;
    - lo schema di rendicontazione per il Servizio di Trasporto Sanitario di
    Emergenza-Urgenza;
    · la d.g.r. n. VII/16484 del 23.2.2004 “Ridefinizione del Comitato di
    Coordinamento Regionale per l'Emergenza-Urgenza (C.R.E.U.). Istituzione
    dell'Area di Coordinamento per l'Emergenza Urgenza (A.C.E.U.) e della
    Conferenza Generale per l'Emergenza Urgenza (CO.G.E.U.) e conseguente
    abrogazione dei punti 7, 8, 9 e modifica del punto 13 della d.g.r. n. 27099
    dell’8.04.1997” che, tra l’altro:
    - ha istituito l’Area di Coordinamento per l’Emergenza Urgenza, delineando
    gli ambiti territoriali delle ASL;
    - ha declinato i compiti spettanti ad A.C.E.U.;
    - ha affidato la presidenza del CREU alla Direzione Generale Sanità;
    · la d.g.r. n. VIII/1743 del 18.1.2006 “Nuove determinazioni in materia di Trasporto
    Sanitario da parte di soggetti privati. Revoca della delibera della Giunta
    Regionale n. VIII/12753 del 16 aprile 2003” ha disciplinato le modalità
    organizzative relative agli autoveicoli, all’organizzazione ed all’attività di
    Trasporto Sanitario Privato, alle convenzioni con gli Enti Sanitari;
    · la d.g.r. n. IX/893 dell’1.12.2010 “Trasporto Sanitario da parte di soggetti privati –
    Aggiornamento d.g.r. n. 8/1743 del 18 gennaio 2006” ha stabilito le linee di
    1
    indirizzo in materia di Trasporto Sanitario che i soggetti privati sono tenuti ad
    osservare al fine di poter esercitare il Trasporto Sanitario Semplice e Sanitario
    nella Regione Lombarda;
    RICHIAMATA, in particolare, la d.g.r. n. VIII/6994 del 2.4.2008 “Attivazione
    dell'Azienda Regionale Emergenza Urgenza (A.R.E.U.) in attuazione della l.r. n.
    32/2007 <istituzione dell'Azienda Regionale Emergenza Urgenza, modifiche e
    integrazioni alla Legge Regionale 11 luglio 1997, n. 31 (norme per il riordino del
    Servizio Sanitario Regionale e sua integrazione con le attività dei Servizi Sociali)>"
    che ha attivato l’Azienda Regionale dell’Emergenza Urgenza (AREU), dotandola di
    struttura tecnico-organizzativa con articolazioni territoriali, con il compito di
    programmazione generale dell’attività di Emergenza-Urgenza e con la finalità di
    garantire, implementare e rendere omogeneo, il Soccorso Sanitario nel territorio
    della Regione Lombardia;
    DATO ATTO che la d.g.r. n. VIII/6994/2008 ha altresì attribuito ad AREU competenze
    relative ai percorsi formativi del personale, alla definizione dei requisiti dei mezzi
    utilizzati, alle modalità di convenzionamento nonché di rendicontazione delle
    attività per la remunerazione delle funzioni svolte in materia di Emergenza-
    Urgenza Extra-Ospedaliera;
    VISTO il documento “Soccorso Sanitario Extra-Ospedaliero – Proposta di
    aggiornamento dd.g.r. n. VI/37434 del 17.7.1998, n. VI/45819 del 22.10.1999, n.
    VII/16484 del 23.2.2004 e n. VIII/1743 del 18.1.2006” predisposto da AREU e inoltrato
    alla Direzione Generale Sanità con nota n. 2209 dell'8.6.2011, con cui propone di
    aggiornare ed estendere la disciplina contenuta nelle dd.g.r. in oggetto in materia
    di Soccorso Sanitario Extra-Ospedaliero in Regione Lombardia;
    DATO ATTO che il documento di cui trattasi, è strutturato nelle seguenti parti:
    · Allegato 1 “Nuovi assetti organizzativi in materia di Soccorso Sanitario Extra-
    Ospedaliero”, ove si delineano proposte di specifici aggiornamenti delle dd.g.r.
    n. VI/37434/1998, n. VI/45819/1999, n. VII/16484/2004 e n. VIII/1743/2006 sopra
    richiamate, con particolare riferimento a risorse umane e formazione, dotazioni
    tecniche e aspetti logistici e gestionali;
    · Allegato 2 “Ridistribuzione dei mezzi di soccorso a disposizione delle AAT” che
    rappresenta la redistribuzione dei mezzi a disposizione delle Articolazioni
    Aziendali Territoriali (AAT) attraverso specifiche mappe territoriali e tabelle
    2
    riassuntive;
    · Allegato 3 “Riorganizzazione dell’Infrastruttura Tecnologica” che approfondisce
    gli aspetti relativi all’infrastruttura tecnologica utilizzata dalle diverse COEU e
    individua un nuovo modello operativo in grado di superare le attuali limitazioni,
    di migliorarne l’efficienza, e, a regime, di ridurne i costi di esercizio;
    CONSIDERATO che tale documento analizza la situazione del Soccorso Sanitario
    Extra-Ospedaliero, rileva una serie di criticità e, contestualmente, individua i
    seguenti ambiti di intervento:
    · ridistribuzione dei mezzi che compongono la rete territoriale del soccorso con
    un conseguente miglioramento nella gestione degli stessi nei territori di confine
    interprovinciale e maggiore ed un più integrato utilizzo dell’Elisoccorso;
    · definizione e realizzazione di percorsi formativi omogenei e standardizzati per
    Medici, Infermieri, Operatori Tecnici, Soccorritori-Esecutori e Istruttori, con
    valorizzazione della risorsa medica e infermieristica a bordo dei mezzi su ruota e
    migliore integrazione operativa con i soggetti sussidiari;
    · ottimizzazione delle procedure di assegnazione delle aree di copertura dei
    mezzi di base;
    · sviluppo e potenziamento dell’Infrastruttura Tecnologica, nuove funzionalità
    informatiche delle Centrali Operative e raggiungimento delle economie di
    scala previste dalla d.g.r. n. VIII/6994/2008;
    · ridefinizione dell’attività e dell’organizzazione delle COEU e delle AAT;
    · sviluppo della telemedicina nel Soccorso Sanitario;
    RITENUTO di dover garantire un assetto organizzativo territoriale del Servizio di
    Emergenza-Urgenza in grado di coniugare programmazione, processi di
    miglioramento continuo e appropriatezza allocativa delle risorse;
    VALUTATO che l’analisi effettuata da AREU relativamente all’operatività del
    Servizio di Emergenza-Urgenza, le criticità rilevate e le soluzioni proposte, sono
    coerenti e adeguate con le finalità di Regione Lombardia volte a favorire il
    miglioramento quali-quantitativo del servizio in questione;
    PRESO ATTO che in data 19.5.2010 è stato sottoscritto tra Ministero dello Sviluppo
    Economico, Ministero della Salute e le Regioni Lombardia, Emilia Romagna e
    Sicilia, l’Accordo di Programma Quadro Interregionale (APQI) relativo alla prima
    sperimentazione in Italia del Numero Unico Europeo dell’Emergenza (NUE) 112;
    3
    DATO ATTO che tale servizio innovativo, viene realizzato da AREU nell’ambito del
    territorio regionale lombardo, presso la Centrale Operativa Emergenza-Urgenza
    118 (COEU) di Varese ed assicura coordinamento e raccordo con le Sale
    Operative del Servizio Sanitario Urgenza-Emergenza, delle Forze dell’Ordine
    (Carabinieri, Polizia di Stato), dei Vigili del Fuoco con il coinvolgimento anche delle
    strutture territoriali di Protezione Civile;
    VISTO il Protocollo d'Intesa, sottoscritto in data 14.6.2011 tra il Direttore Generale
    della Direzione Generale Sanità, l'Assessore alla Sanità, AREU e le Organizzazioni
    Sindacali Regionali, quale confronto relativo all'aggiornamento e revisione delle
    dd.g.r. n. VI/37434/1998 e n. VI/45819/1999 in riferimento al processo di
    riorganizzazione del sistema di Emergenza-Urgenza nel territorio lombardo, che si
    sviluppa nell'ambito della realizzazione del progetto NUE 112, attivato in fase
    sperimentale nella provincia di Varese, per la diffusione, sul territorio lombardo, di
    un'organizzazione del soccorso basata sul numero unico per tutte le tipologie di
    emergenze;
    PRESO ATTO della condivisione, tra le parti, dell'opportunità di assicurare
    l'informazione ed il monitoraggio congiunto del percorso di revisione del Sistema
    Regionale;
    RITENUTO di approvare il documento “Soccorso Sanitario Extra-Ospedaliero –
    Proposta di Aggiornamento dd.g.r. n. VI/37434 del 17.7.1998, n. VI/45819 del
    22.10.1999, n. VII/16484 del 23.2.2004 e n. VIII/1743 del 18.1.2006”, allegato A parte
    integrante del presente provvedimento, composto da:
    · Allegato 1 “Nuovi assetti organizzativi in materia di Soccorso Sanitario Extra-
    Ospedaliero”;
    · Allegato 2 “Ridistribuzione dei mezzi di soccorso a disposizione delle AAT”;
    · Allegato 3 “Riorganizzazione dell’Infrastruttura Tecnologica”;
    RITENUTO, pertanto, di aggiornare, coerentemente ai contenuti del documento
    sopra citato:
    · le dd.g.r. n. VI/37434/1998, n. VI/45819/1999 e n. VIII/1743/2006 per quanto
    attiene le autorizzazioni relative ai requisiti tecnici e organizzativi per lo
    svolgimento dell’attività di Soccorso Sanitario;
    · la d.g.r. n. VII/16484/2004 confermando, così come previsto dalla l.r. n. 33/2009
    4
    e dalla d.g.r. n. VIII/6994/2008:
    □ in capo ad AREU tutte le competenze attribuite in tema di coordinamento e
    direzione dell’attività di Emergenza-Urgenza Extra-Ospedaliera;
    □ in capo alle ASL - in qualità di garanti delle erogazioni delle prestazioni
    sanitarie ricomprese nei livelli essenziali di assistenza, definite dal Piano
    Sanitario Nazionale e dalla Programmazione Regionale - la
    programmazione e la realizzazione di sistematici momenti di confronto con
    le Strutture Sanitarie erogatrici di prestazioni di Emergenza-Urgenza
    ospedaliera, con le AAT e le COEU di AREU;
    · le dd.g.r. n. VI/37434/1998 e n. VI/45819/1999 per quanto attiene
    l’organizzazione delle attività di Soccorso Sanitario;
    RITENUTO di estendere l’applicazione di quanto disposto dalla d.g.r. n. IX/893/2010
    e, in particolare, dagli allegati 1.1 “Procedura per l’autorizzazione e il controllo
    dell’attività di Trasporto Sanitario Semplice e Trasporto Sanitario” e 3.2 “Dotazione
    e requisiti minimi delle autoambulanze di tipo “A” e “A1” (D.M. n. 553/1987 e D.M.
    n. 487/1997) adibite al Trasporto Sanitario” i cui contenuti sono compatibili con
    l’attività di Soccorso Sanitario e Trasporto in Emergenza-Urgenza;
    ATTESO che A.R.E.U. dovrà presentare alla D.G. Sanità una relazione semestrale
    attestante gli stati di avanzamento delle azioni previste nel documento di cui
    trattasi, corredata dal rendiconto economico delle spese sostenute, anche ai fini
    dell’adeguamento del finanziamento annualmente assegnato, ai sensi delle
    regole di gestione del Servizio Sanitario;
    PRECISATO che l’attuazione delle azioni previste comporterà, in via presuntiva,
    maggiori costi a carico del Servizio Sanitario Regionale di circa 10 milioni di Euro
    per l’esercizio 2012 e ulteriori 3 milioni di Euro per l'esercizio 2013, nell’ambito delle
    assegnazioni di parte corrente del F.S.R. annualmente disposte a favore di A.R.E.U.;
    VALUTATE ed assunte come proprie le predette determinazioni;
    A VOTI UNANIMI espressi ai sensi di legge;
    5
    DELIBERA
    1) Di approvare il documento “Soccorso Sanitario Extra-Ospedaliero – Proposta di
    aggiornamento dd.g.r. n. VI/37434 del 17.7.1998, n. VI/45819 del 22.10.1999, n.
    VII/16484 del 23.2.2004 e n. VIII/1743 del 18.1.2006”, allegato A parte integrante
    del presente provvedimento, composto da:
    · Allegato 1 “Nuovi assetti organizzativi in materia di Soccorso Sanitario Extra-
    Ospedaliero”;
    · Allegato 2 “Ridistribuzione dei mezzi di soccorso a disposizione delle AAT”;
    · Allegato 3 “Riorganizzazione dell’Infrastruttura Tecnologica”.
    2) Di aggiornare, coerentemente ai contenuti del documento sopra citato e, in
    accordo con le OO.SS.:
    · le dd.g.r. n. VI/37434/1998, n. VI/45819/1999 e n. VIII/1743/2006 per quanto
    attiene la disciplina autorizzativa relativa ai requisiti tecnici e organizzativi
    per lo svolgimento dell’attività di Soccorso Sanitario;
    · la d.g.r. n. VII/16484/2004 confermando, così come previsto dalla l.r. n.
    33/2009 e dalla d.g.r. n. VIII/6994/2008:
    □ in capo ad AREU tutte le competenze attribuite in tema di
    coordinamento e direzione dell’attività di Emergenza-Urgenza Extra-
    Ospedaliera;
    □ in capo alle ASL - in qualità di garanti delle erogazioni delle prestazioni
    sanitarie ricomprese nei livelli essenziali di assistenza, definite dal Piano
    Sanitario Nazionale e dalla Programmazione Regionale - la
    programmazione e la realizzazione di sistematici momenti di confronto
    con le Strutture Sanitarie erogatrici di prestazioni di Emergenza-Urgenza
    Ospedaliera, con le AAT e le COEU di AREU;
    · le dd.g.r. n. VI/37434/1998 e n. VI/45819/1999 per quanto attiene
    l’organizzazione delle attività di Soccorso Sanitario.
    3) Di estendere l’applicazione di quanto disposto dalla d.g.r. n. IX/893/2010 e, in
    particolare, dagli allegati 1.1 “Procedura per l’autorizzazione e il controllo
    dell’attività di Trasporto Sanitario Semplice e Trasporto Sanitario” e 3.2
    “Dotazione e requisiti minimi delle autoambulanze di tipo “A” e “A1” (D.M. n.
    553/1987 e D.M. n. 487/1997) adibite al Trasporto Sanitario” i cui contenuti sono
    compatibili con l’attività di Soccorso Sanitario e Trasporto in Emergenza-
    6
    Urgenza;
    4) Di stabilire che A.R.E.U. dovrà presentare alla D.G. Sanità una relazione
    semestrale attestante gli stati di avanzamento delle azioni previste nel
    documento di cui al punto 1., corredato dal rendiconto economico delle
    spese sostenute, anche ai fini dell’adeguamento del finanziamento
    annualmente assegnato ai sensi delle regole di gestione del Servizio Sanitario.
    5) Di stabilire altresì che l’attuazione delle azioni previste comporterà, in via
    presuntiva, maggiori costi a carico del Servizio Sanitario Regionale di circa 10
    milioni di Euro per l’esercizio 2012 e ulteriori 3 milioni di Euro per l'esercizio 2013,
    nell’ambito delle assegnazioni di parte corrente del F.S.R. annualmente
    disposte a favore di A.R.E.U.;
    6) Di disporre la pubblicazione del presente provvedimento e dei relativi allegati
    sul sito web della Direzione Generale Sanità www.sanita.regione.lombardia.it .
    IL SEGRETARIO
    MARCO PILLONI
    7
    1
    SOCCORSO SANITARIO EXTRAOSPEDALIERO
    Proposta di aggiornamento dd.g.r. n. VI/37434 del 17.7.1998, n. VI/45819 del
    22.10.1999, n. VII/16484 del 23.2.2004 e n. VIII/1743 del 18.1.2006
    Il presente documento:
    illustra i principi organizzativi del soccorso sanitario che sottendono a una più
    efficiente strutturazione del sistema Emergenza Urgenza extraospedaliera
    attraverso una rivalutazione dell’attività dei mezzi di soccorso da distribuire sul
    territorio, una diversa modalità di gestione degli stessi e una sostanziale e più
    efficiente revisione tecnologica e organizzativa delle Centrali Operative
    Emergenza Urgenza (COEU).
    Si definisce soccorso sanitario ogni attività di soccorso e trasporto di persone
    disposto o coordinato dalla COEU 118 che si concluda o meno presso una
    struttura di ricovero e cura accreditata per l’emergenza urgenza. È altresì
    assimilabile al soccorso sanitario l’attività di stazionamento in occasione di
    manifestazioni per le quali è prevista la presenza di personale e mezzi di
    soccorso; vista la particolarità di tale servizio, le modalità organizzative ed
    operative verranno successivamente definite da AREU con specifica
    regolamentazione, nel rispetto delle indicazioni fornite dalla Direzione Generale
    Sanità e sentito il parere della Consulta del Soccorso.
    Il presente documento:
     aggiorna le dd.g.r. n. VI/37434/1998, n. VI/45819/1999 e n. VIII/1743/2006 per
    quanto attiene le autorizzazioni relative ai requisiti tecnici e organizzativi per lo
    svolgimento dell’attività di soccorso sanitario;
     aggiorna la d.g.r. n. VII/16484/2004 confermando, così come previsto dalla l.r.
    n. 33/2009 e dalla d.g.r. n. VIII/6994/2008:
    o in capo ad AREU tutte le competenze attribuite in tema di
    coordinamento e direzione dell’attività di emergenza e urgenza
    extraospedaliera;
    o in capo alle ASL - in qualità di garanti delle erogazioni delle prestazioni
    sanitarie ricomprese nei livelli essenziali di assistenza, definite dal piano
    sanitario nazionale e dalla programmazione regionale - la
    programmazione e la realizzazione di sistematici momenti di confronto
    con le Strutture sanitarie erogatrici di prestazioni di emergenza e urgenza
    ospedaliera, con le AAT e le COEU di AREU;
     aggiorna le dd.g.r. n. VI/37434/1998 e n. VI/45819/1999 per quanto attiene
    l’organizzazione delle attività di soccorso sanitario;
     estende l’applicazione di quanto disposto dalla DGR n. IX/893/2010, allegati
    1.1 e 3.2 (rispettivamente: 1.1 procedura per l’autorizzazione e il controllo
    dell’attività di trasporto sanitario semplice e trasporto sanitario e 3.2
    dotazione e requisiti minimi delle autoambulanze di tipo “A” e “A1” - D.M.
    553/1987 e D.M. 487/1997- adibite al trasporto sanitario), anche per quanto
    riguarda l’attività di soccorso sanitario e trasporto in emergenza urgenza;
     conferisce ad AREU, anche per la fase transitoria, il mandato di
    ALLEGATO A ALLA D.G.R. N. IX/………………………………… DEL …………………………
    2
    regolamentare l’attività del soccorso sanitario con particolare riguardo alle
    tematiche correlate alla formazione del personale, alla dotazione dei mezzi
    utilizzati e alle modalità di convenzionamento e rendicontazione.
    Il documento è strutturato in diverse parti:
    □ l’Allegato 1, ove si delineano i principi organizzativi e si indicano gli specifici
    aggiornamenti, con particolare riferimento a risorse umane e formazione,
    dotazioni tecniche, aspetti logistici e gestionali;
    □ l’Allegato 2, rappresenta la redistribuzione dei mezzi a disposizione delle
    Articolazioni Aziendali Territoriali (AAT) attraverso specifiche mappe
    tematiche e tabelle riassuntive;
    □ l’Allegato 3 approfondisce gli aspetti relativi all’infrastruttura tecnologica
    utilizzata dalle diverse Centrali Operative 118 e individua un nuovo modello
    in grado di superare le attuali limitazioni, di migliorarne l’efficienza e, a
    regime, di ridurne i costi di esercizio.
    ALLEGATO 1
    NUOVI ASSETTI ORGANIZZATIVI IN MATERIA DI SOCCORSO SANITARIO
    EXTRAOSPEDALIERO
    PRINCIPI ORGANIZZATIVI
    L’Azienda Regionale Emergenza Urgenza (AREU), istituita con Legge Regionale
    n. 32 del 17 dicembre 2007 e attivata con d.g.r. n. 6994 del 02 aprile 2008, ha
    sede a Milano ed è costituita da una Direzione aziendale e 12 Articolazioni
    Aziendali Territoriali (AAT) di dimensione provinciale, attualmente composte
    dalle rispettive Centrali Operative Emergenza Urgenza (COEU) e dalle postazioni
    dei mezzi di soccorso territoriali che ad esse fanno riferimento.
    Attualmente AREU dirige l’attività di soccorso sanitario di emergenza urgenza
    territoriale attraverso le COEU 118 (ubicate presso Aziende Ospedaliere nei
    capoluoghi di provincia). Per lo svolgimento del servizio si avvale di risorse
    umane, di beni e servizi messi a disposizione, tramite convenzioni, dalle Aziende
    Ospedaliere e dalle ASL regionali, da Enti pubblici, Associazioni di volontariato,
    Organismi Associativi e Cooperative Sociali (E/O-A/C). Questi ultimi soggetti
    forniscono i mezzi di soccorso di base e i relativi equipaggi per la copertura di
    tutto il territorio regionale secondo il principio di sussidiarietà che distingue
    Regione Lombardia e che viene ribadita come scelta strategica fondamentale.
    Sulla base delle indicazioni della DGR n. 6994/2008, la mission di AREU è quella di
    garantire, implementare e rendere omogeneo il soccorso sanitario di
    emergenza urgenza nel territorio della Regione. L’obiettivo è quello di definire le
    più adeguate modalità e procedure clinico-assistenziali e organizzative per
    offrire al cittadino un soccorso tempestivo ed efficace, attraverso la corretta ed
    efficiente gestione delle chiamate di soccorso da parte della COEU,
    l’attivazione del mezzo di soccorso più appropriato e il trasferimento del
    paziente nel centro di cura più idoneo nel minor tempo e con la migliore
    assistenza possibile.
    3
    Coerentemente con quanto previsto dalla soprarichiamata DGR 6994/2008,
    AREU partecipa allo sviluppo delle reti e archivi di patologia avviati in ambito
    regionale (es. STEMI, Stroke, insufficienza respiratoria acuta e shock cardiogeno)
    o in fase di definizione (trauma, emorragia cerebrale, ustioni, amputazioni arti,
    …) nonché attiva la collaborazione tra le COEU 118 e la rete neonatale istituita
    con DGR 17546/91, anche al fine di realizzare una progressiva presa in carico
    del coordinamento del Servizio di Trasporto di Emergenza Neonatale (STEN) e
    del Servizio di Trasporto Assistito Materno (STAM). Di seguito si illustrano i principi
    organizzativi che sottendono a una più efficiente strutturazione del sistema
    Emergenza Urgenza, basato sulla rivalutazione dell’attività dei mezzi di soccorso
    presenti sul territorio, su una diversa modalità di gestione degli stessi e sulla
    sostanziale e più efficiente revisione tecnologico organizzativa delle COEU.
    All’interno della definizione complessiva del Sistema, assume particolare
    rilevanza la realizzazione del progetto NUE 112, che prevede la diffusione sul
    territorio lombardo di un’organizzazione del soccorso basata su un numero
    unico, il 112, per tutti i tipi di emergenze. Il progetto prevede l’attivazione di
    Centrali Operative di primo livello con Call Center Laici (ovvero composti da
    operatori non appartenenti alla Forze di Pubblica Sicurezza, dell’Emergenza
    Sanitaria e dei Vigili del Fuoco) sul modello NUE 112 realizzato in via
    sperimentale a Varese, e la contestuale riorganizzazione delle Centrali
    Operative di secondo livello, nel nostro caso le COEU 118.
    La diffusione sul territorio lombardo del modello Varese è definita dal
    “Disciplinare Tecnico Operativo per il funzionamento di tre Call Center Laici NUE
    112 nella Regione Lombardia”, nonché dalla relativa relazione tecnica redatti e
    sottoscritti dal Ministero dell’Interno e da Regione Lombardia in data 28 marzo
    2011.
    CRITICITÀ DELLA SITUAZIONE ATTUALE
    Una specifica analisi svolta da AREU sull’attività delle COEU e sui tempi di
    intervento dei mezzi di soccorso ha fatto emergere le seguenti criticità:
    1. disomogeneità distributiva della rete territoriale del soccorso sanitario per
    quanto riguarda i tempi di arrivo dei mezzi di soccorso e la tipologia degli
    stessi, soprattutto nei territori di confine interprovinciale; si registra infatti in
    taluni contesti un esubero e in altri una carenza di mezzi, oltre che un utilizzo
    disomogeneo dell’elisoccorso;
    2. dispersione delle risorse tecnologiche nelle diverse Centrali Operative con
    limitata possibilità di aggiornamento anche in ambiti particolarmente
    strategici come quello del vicariamento in caso di black out, sovraccarico di
    chiamate, calamità o maxiemergenza;
    3. difficoltà della gestione integrata dei mezzi nei territori di confine
    interprovinciale da parte delle COEU limitrofe;
    4. disomogeneità dei modelli organizzativi tra le varie AAT;
    5. disomogeneità tra le varie AAT dei processi formativi degli operatori nonché
    dei percorsi di cura e di assistenza;
    6. limitato utilizzo delle tecnologie innovative di telecomunicazione e
    trasmissione dati dal territorio alle Centrali Operative e alle strutture
    ospedaliere (telemedicina) tra le varie AAT.
    4
    AZIONI
    Sulla base delle criticità individuate, si identificano i seguenti ambiti di
    intervento:
    1. ridistribuzione dei mezzi che compongono la rete territoriale del soccorso e
    miglioramento nella gestione degli stessi nei territori di confine interprovinciale
    e maggiore integrazione dell’elisoccorso;
    2. sviluppo e Potenziamento dell’infrastruttura tecnologica e nuove funzionalità
    informatiche delle COEU;
    3. ridefinizione dell’attività e dell’organizzazione delle COEU e delle AAT;
    4. definizione e realizzazione di percorsi formativi omogenei e standardizzati per
    medici, infermieri, operatori tecnici e soccorritori-esecutori e istruttori, con
    valorizzazione della risorsa medica e infermieristica a bordo dei mezzi su ruota
    e migliore integrazione operativa con i soggetti sussidiari (E/O-A/C) anche
    attraverso la revisione dei CeFRA;
    5. sviluppo della telemedicina nel soccorso sanitario;
    6. diffusione dei defibrillatori semiautomatici.
    In questa prospettiva è prevedibile un aumento dei costi che tiene conto della
    ridefinizione e ammodernamento delle COEU, dell’incremento delle postazioni
    di soccorso e dei costi sostenuti e rendicontati dai soggetti sussidiari e dalle
    Aziende Sanitarie Lombarde. Tale incremento di costi rientra nell’ambito
    dell’autonomia di bilancio dell’AREU che reperirà le risorse anche attraverso le
    economie di scala previste dalla DGR 6994/2008.
    1. Ridistribuzione dei mezzi che compongono la rete territoriale del soccorso e
    miglioramento nella gestione degli stessi nei territori di confine
    interprovinciale e maggiore integrazione dell’elisoccorso
    Partendo dall’analisi dei volumi di attività, delle caratteristiche geografiche e
    morfologiche del territorio e da altri parametri - quali il tempo di intervento, i
    codici di gravità, la popolazione residente, la mobilità anche in base ai flussi
    stagionali, la viabilità, la rete dei presidi ospedalieri sul territorio verso i quali
    vengono indirizzati i pazienti soccorsi - è stata delineata una distribuzione più
    funzionale sull’intero territorio regionale dei mezzi di soccorso su ruota, sia dal
    punto di vista del numero che della tipologia (Mezzo di Soccorso di Base - MSB,
    Mezzo di Soccorso Intermedio con infermiere a bordo – MSI, e Mezzo di
    Soccorso Avanzato - MSA) così come definita dall’Allegato 2. Tale operazione
    prevede anche un più sistematico utilizzo del Servizio Regionale di elisoccorso
    che conta n. 5 basi HEMS/SAR (Helicopter Emergency Medical Service/Search
    and Rescue) con una eccellente copertura territoriale.
    Si prevede una più razionale distribuzione dei mezzi di soccorso su gomma,
    operanti possibilmente in posizione baricentrica rispetto alle rispettive aree di
    competenza, secondo un concetto di gestione dinamica del servizio, e non più
    esclusivamente legati a postazioni fisse, come avviene attualmente. Tutto ciò
    permetterà una copertura più omogenea del territorio secondo criteri di invio in
    missione di MSB, MSI e MSA definiti in sede AREU e validi per tutto il territorio
    regionale.
    MSB, MSI e MSA saranno posizionati in modo da svolgere una funzione
    5
    strettamente integrata con l’Elisoccorso; questa modalità operativa è già in
    parte sviluppata per le AAT che utilizzano questo mezzo in modo costante, e ne
    è previsto un incremento per quelle AAT dove l’elicottero non viene
    sistematicamente utilizzato. In questa fase non si prevede di modificare l’assetto
    attuale dell’elisoccorso, se non con l’accorpamento su una sola funzione di
    “elisoccorso notturno” con il contributo di due basi (Milano e Como) che
    saranno attive alternativamente nella fascia oraria notturna.
    I criteri a cui AREU si atterrà al fine di garantire una complessiva e più razionale
    distribuzione dei mezzi di soccorso su gomma (Allegato 2), operanti sul territorio
    sono i seguenti:
     individuazione di aree omogenee (aggregazione di Comuni) tenuto conto
    delle indicazioni pervenute dalle AAT;
     posizionamento dei mezzi di soccorso nelle aree omogenee (mediante
    l’impiego di un software dedicato, definito “ottimizzatore”) con l’obiettivo di
    rendere più efficiente il Sistema;
     analisi per comune del numero di eventi e del tempo di arrivo in posto del
    primo mezzo (50°, 75° e 95° percentile) correlato al codice gravità/evento,
    nell’arco di un anno in 4 fasce orarie del giorno (notte, mattino, pomeriggio,
    sera);
     confronto delle risorse disponibili e delle risorse effettivamente necessarie
    individuate dall’ottimizzatore;
     verifica della validità della soluzione individuata mediante simulazione di
    eventi con il nuovo assetto di risorse previste (mediante l’impiego
    dell’ottimizzatore).
    Considerato l’obiettivo di garantire un soccorso tempestivo ed efficace a un
    numero ancora più elevato di cittadini rispetto all’attuale sia nell’area
    metropolitana sia nelle aree urbane ed extraurbane, l’analisi e le simulazioni
    effettuate sulla base dei criteri individuati portano a un potenziamento dei
    mezzi di soccorso così previsto:
     MSB - Mezzi di soccorso di base (continuativi): + 23 unità (H24 equivalenti);
     MSI - Mezzi di soccorso intermedio: + 5 unità (H24 equivalenti);
     MSA - Mezzi di soccorso avanzato: + 2 unità (H24 equivalenti).
    La distribuzione dei mezzi di soccorso su scala regionale è rappresentata dalle
    mappe contenute nell’Allegato 2, che per facilità di lettura sono rappresentate
    rispettando i confini amministrativi per provincia. Tale ripartizione non è però
    vincolante per l’operatività dei mezzi, gestibili anche su base sovraprovinciale.
    Il potenziamento e la ridistribuzione dei mezzi che compongono la rete
    territoriale del soccorso su gomma e la ridefinizione dell’attività e
    dell’organizzazione delle COEU e delle AAT è attesa entro 24 mesi dal suo avvio.
    2. Sviluppo e Potenziamento dell’infrastruttura tecnologica e nuove funzionalità
    informatiche delle COEU
    L’attuale situazione delle Centrali Operative, delle risorse umane ivi presenti e
    dei mezzi di soccorso (H24 equivalenti) è così riassumibile:
    6
    COEU POSTAZIONI
    Numero Medici Infermieri Tecnici MSB MSI MSA Elicottero
    12 75 186 69 185 30 50 5
    L’attività attualmente svolta dalle COEU è sinteticamente rappresentata dalla
    seguente tabella:
    COEU
    Schede Generate
    (dalle chiamate ricevute)
    Missioni effettuate
    Telefonate in
    ingresso
    valore medio
    gg 2011
    2008 2009 2010 2008 2009 2010
    BERGAMO 101.881 104.285 109.033 48.798 50.460 52.465 738
    BRESCIA 143.081 138.350 135.524 68.711 69.266 72.362 758
    COMO [1] 59.767 61.224 64.107 40.036 40.744 42.417 -
    CREMONA[2] 91.266 96.770 91.426 22.837 23.601 24.885 387
    LECCO 49.099 50.378 51.821 24.226 25.324 26.081 444
    LODI [2] [3] - - - - - - -
    MANTOVA[2] 146.832 136.581 123.577 24.772 25.431 27.868 398
    MILANO 542.410 549.637 517.394 262.302 266.809 273.809 3.052
    MONZA 89.266 97.119 94.045 48.112 48.697 51.551 577
    PAVIA 74.232 77.231 76.259 50.321 51.608 52.444 681
    SONDRIO[2] 35.966 35.762 37.246 10.995 10.806 11.087 279
    VARESE[4] 105.221 109.155 101.139 57.365 58.703 60.477 -
    Totali 1.439.021 1.456.492 1.401.571 658.475 671.449 695.446
    [1] La COEU di Como ha attualmente una centrale telefonica di vecchia
    generazione che non consente l’elaborazione del numero delle chiamate; è
    attualmente in sostituzione nell’ambito del rinnovo della COEU stessa.
    [2] In queste COEU è effettuato anche il servizio di call-receiving e dispatching
    della Guardia Medica (Continuità Assistenziale): i dati riportati includono anche
    questa attività.
    [3] I dati relativi alla COEU di Lodi non sono confrontabili con quelli delle altre
    COEU a causa di applicativo differente.
    [4] I dati della COEU di Varese risentono del filtro del servizio NUE 112.
    Nel 2010 è stata avviata la realizzazione del network delle COEU regionali,
    attivando nuove funzionalità informatiche per la contestuale condivisione di
    informazioni e dati, e la possibilità di verificare le risorse effettivamente disponibili
    sul territorio. L’introduzione di strumenti informatico-gestionali innovativi nonché
    la conoscenza e la condivisione dei dati dell’attività di soccorso sull’intero
    territorio regionale, si sono dimostrate particolarmente utili per l’operatività delle
    COEU. Lo sviluppo ulteriore dell’infrastruttura tecnologico informatica consentirà
    di:
     garantire l’efficacia e l’efficienza delle strutture tecnologiche di
    7
    telecomunicazione e dei sistemi di registrazione tanto nell’attività ordinaria
    quanto nelle situazioni di sovraccarico;
     prevedere l’integrazione del sistema 118 nel sistema NUE 112;
     introdurre le più moderne soluzioni applicative disponibili;
     adottare i più evoluti sistemi di radiocomunicazione;
     migliorare le competenze degli operatori di COEU relative agli aspetti tecnico
    gestionali propri dell’attività di filtro e dispatch.
    L’Allegato 3 approfondisce gli aspetti relativi all’infrastruttura tecnologica
    utilizzata dalle varie Centrali Operative 118 e individua un nuovo modello in
    grado di superare le limitazioni attuali, di migliorare l’efficienza e a regime di
    ridurre i costi di esercizio.
    3. Ridefinizione dell’attività e dell’organizzazione delle COEU e delle AAT
    Centrali Operative
    Attualmente non tutte le COEU assicurano la presenza di un medico nelle 24
    ore; in questi casi AREU ha già avviato un percorso di vicariamento della
    funzione medica attraverso l’integrazione con altre COEU della Regione. A
    regime è garantita la presenza costante del medico con funzioni cliniche e
    organizzative in ogni COEU in modo da assicurare il governo e la gestione dei
    percorsi di cura e dei protocolli clinici, favorendo il miglioramento delle
    performance clinico-assistenziali e razionalizzando l’impiego di tutte le risorse
    professionali e sussidiarie, già presenti sul territorio.
    Il vicariamento è garantito dal fatto che le COEU vengono messe nella
    condizione di lavorare con modalità omogenee e protocolli definiti; i
    collegamenti informatici consentono di operare sullo stesso programma
    applicativo permettendo la condivisione delle schede degli interventi e la
    visione contemporanea e contestuale del posizionamento di tutti i mezzi di
    soccorso sul territorio e delle missioni in atto.
    Il processo di omogeneizzazione dei modelli organizzativi delle COEU e delle loro
    dotazioni tecnologiche consentirà di realizzare compiutamente:
     l’integrazione delle risorse nei territori di confine interprovinciale;
     l’efficiente vicariamento interprovinciale nelle situazioni di sovraccarico
    dell’attività locale;
     la ridefinizione e la standardizzazione dei comportamenti e dei processi
    operativi degli operatori delle COEU.
    Le nuove tecnologie a disposizione, legate ad un uso più allargato e intensivo
    della rete di comunicazione, permetteranno alle COEU di ospitare un numero
    adeguato di operatori in grado di processare anche chiamate di emergenza
    provenienti da province diverse all’interno di una rete dedicata di AREU,
    consentendo di sciogliere il legame fisico tra COEU e “sala macchine” locale.
    Più nel dettaglio l’analisi ha affrontato aspetti relativi alle risorse umane e
    tecnologiche, e alle modalità di gestione del processo di soccorso. I dati e le
    informazioni disponibili consentono una stima pertinente degli eventi che ogni
    operatore di Centrale mediamente può processare, e del numero di operatori
    necessari in rapporto alla popolazione servita/numero di eventi previsti, ivi
    compresi i picchi di attività.
    È prevista la riduzione del numero complessivo delle COEU 118 sul territorio
    regionale individuando i seguenti criteri di dimensionamento:
    8
     una COEU per l’area metropolitana di Milano;
     una COEU almeno ogni milione e mezzo di abitanti.
    Vengono individuate nuove COEU interprovinciali per ottimizzare l’uso della
    tecnologia su tre direttrici di intervento:
     infrastrutture telefoniche e dei sistemi di registrazione;
     nuove soluzioni sistemistiche e applicative;
     nuovi sistemi di radiocomunicazione.
    Ai Responsabili delle COEU interprovinciali compete:
     la definizione e la gestione dei criteri organizzativi e dei protocolli clinicoassistenziali
    da utilizzare per l’attivazione, l’invio e la destinazione dei mezzi di
    soccorso sanitario extraospedaliero, in accordo con i Responabili delle AAT e
    nel rispetto delle indicazioni di AREU;
     la direzione e la gestione dell’attività della COEU, compresa, ove
    specificatamente assegnata, l’attività di call center sanitari, correlati e non
    con l’attività di emergenza e urgenza, quali ad esempio i servizi di consulenza
    Centri Antiveleni, di trasporto secondario interospedaliero e di Continuità
    Assistenziale.
    Contestualmente sarà ridefinito l’utilizzo e il numero di risorse umane,
    specificamente formate e dedicate, necessarie al funzionamento delle Centrali
    Operative. Questo progetto di articolazione delle COEU verrà realizzato in
    sinergia con l’attivazione delle tre Centrali Operative del “NUE 112” previste a
    Milano, Varese e Brescia così come definito dal Disciplinare e dalla Relazione
    Tecnica firmati in data 28 marzo 2011 tra Ministero dell’Interno e Regione
    Lombardia.
    Articolazioni Aziendali territoriali (AAT)
    La configurazione organizzativa dell’AAT rimane su base provinciale. Ai
    Responsabili delle AAT compete, nel rispetto delle indicazioni di AREU:
     la direzione e il controllo dell’attività svolta dalle equipes di soccorso
    extraospedaliero sia nelle situazioni ordinarie che negli eventi maggiori di
    competenza territoriale;
     il rapporto con il territorio e con le sue Istituzioni;
     la collaborazione con i Responsabili di COEU nella stesura dei criteri
    organizzativi e dei protocolli clinico assistenziali utilizzati nell’attività di
    soccorso sanitario extraospedaliero ed il controllo della loro osservanza nel
    territorio di competenza nel rispetto delle indicazioni fornite da AREU;
     il rapporto con gli Enti e le Associazioni di volontariato del soccorso e con tutti
    i soggetti che partecipano al soccorso territoriale;
     l’implementazione di progetti di integrazione intra-extra ospedalieri;
     i rapporti con i Pronto Soccorso e i DEA delle Strutture Sanitarie (pubbliche e
    private);
     i rapporti con le Strutture convenzionate che mettono a disposizione
    personale per il 118;
     la formazione del personale che partecipa al soccorso territoriale.
    Il coordinamento di AAT e COEU per ciascuna area di riferimento è assicurato
    9
    da articolazioni organizzative dipartimentali cui è affidato, nel rispetto delle
    indicazioni di AREU e degli indirizzi regionali, anche il compito di favorire lo
    sviluppo delle reti di patologia nonché il rafforzamento dell’integrazione
    funzionale tra le attività di emergenza e urgenza intra e extra ospedaliera.
    Le attribuzioni di responsabilità ai responsabili di COEU e di AAT e dei
    dipartimenti extraospedalieri devono essere compatibili con le risorse
    economiche assegnate ad AREU e coerenti con il Piano di Organizzazione
    Aziendale di AREU approvato dalla DG Sanità.
    4. Definizione e realizzazione di percorsi formativi omogenei e standardizzati
    per medici, infermieri, operatori tecnici e soccorritori-esecutori e istruttori,
    con valorizzazione della risorsa medica e infermieristica a bordo dei mezzi
    su ruota e migliore integrazione operativa con i soggetti sussidiari (E/O-A/C)
    anche attraverso la revisione dei CeFRA
    Una ulteriore opportunità per il miglioramento del soccorso extraospedaliero è
    lo sviluppo e l’omogeneizzazione dei percorsi formativi rivolti al personale del
    SSR e a quello sussidiario, finalizzati a raggiungere le più aggiornate conoscenze
    e competenze validate dalle linee guida scientifiche internazionali.
    L’obiettivo della qualificazione del personale viene perseguito anche attraverso
    la valorizzazione della risorsa infermieristica a bordo dei mezzi su ruota, realizzata
    con l’attivazione dei MSI. Si prevede il consolidamento sul territorio della
    tipologia di équipe di soccorso composta anche da personale infermieristico
    specificamente formato che, con il coordinamento della COEU e la
    supervisione clinica del medico di Centrale, è in grado di assicurare un elevato
    livello qualitativo delle operazioni di soccorso in molteplici tipologie di eventi. Gli
    infermieri impegnati su questo mezzo sono formati appositamente per
    l’emergenza territoriale in quanto provengono dall’“area critica” ospedaliera, in
    particolare dai dipartimenti di Emergenza Urgenza (DEA).
    Il MSI rappresenta una nuova risorsa, aggiuntiva e non sostituisce la risorsa
    medica (MSA) ma rafforza l’integrazione dei precedenti modelli di
    organizzazione del soccorso territoriale e incrementa quantitativamente e
    qualitativamente le risorse disponibili sul territorio. Si ritiene che il MSI costituisca
    un vero punto di forza dell’organizzazione del soccorso e dovrà essere distribuito
    in modo omogeneo su tutto il territorio regionale nonché integrato e sinergico
    con gli MSA e con gli MSB. In attuazione e a integrazione della D.G.R. 37434/98,
    e della DGR n. VI/45819/99 e della DGR n. VIII/6994/2008, è previsto che AREU
    definisca e garantisca la realizzazione di specifici percorsi formativi omogenei
    standardizzati per il personale operante sui mezzi di soccorso.
    5. Sviluppo della telemedicina nel soccorso sanitario
    Lo sviluppo della telemedicina – in termini di trasmissione di dati e in futuro di
    immagini dal territorio alle COEU e alle strutture ospedaliere - comporta rilevanti
    cambiamenti organizzativi. L’Emergenza Urgenza territoriale già si avvale di
    questi supporti tecnologici, in particolare nel settore dell’emergenza
    cardiologica e nelle situazioni cliniche complesse; in futuro ci si avvarrà
    diffusamente anche degli strumenti ultrasonografici (ecografia mobile –
    ecoFAST), alla stregua di quanto già oggi avviene diffusamente per
    10
    l’elettrocardiografia. L’organizzazione dell’emergenza territoriale deve
    prevedere, per ogni figura professionale e per ogni tipologia di mezzo di
    soccorso, adeguate competenze e responsabilità per l’utilizzo corretto di
    quanto tecnologicamente a disposizione a bordo dei mezzi, presso la COEU e in
    futuro anche presso le strutture ospedaliere collegate al sistema dell’emergenza
    territoriale.
    6. Diffusione dei defibrillatori semiautomatici
    La defibrillazione precoce rappresenta il sistema più efficace per garantire la
    maggiore probabilità di sopravvivenza a seguito di arresto cardiaco.
    In attuazione della normativa vigente e nell’ambito dei finanziamenti messi a
    disposizione dalla normativa regionale AREU provvede a predisporre il Piano
    relativo alla diffusione e all’utilizzo dei defibrillatori semiautomatici esterni,
    individuando luoghi, eventi, strutture e mezzi di trasporto dove necessario
    garantire la disponibilità dei DAE, nonché le modalità di formazione degli
    operatori. La diffusione capillare dell’uso dei defibrillatori semiautomatici sul
    territorio rappresenta un’opportunità essenziale per perseguire l’obiettivo della
    riduzione del numero dei decessi, ma presuppone una distribuzione strategica in
    modo da garantire una rete in grado di effettuare la defibrillazione, se
    necessaria, entro 4 – 5 minuti dall’arresto cardio circolatorio.
    RISORSE UMANE
    L’attività di soccorso sanitario viene svolta impiegando il personale sanitario e
    tecnico del SSR nonché i soccorritori messi a disposizione da E/O-A/C.
    Personale del SSR
    La particolarità dell’attività di soccorso extra ospedaliera implica l’impiego di
    personale messo a disposizione da singole Aziende sanitarie che abbia
    maturato conoscenze e abilità pratiche all’interno dell’area critica.
    Tale personale può essere impiegato sia all’interno dell’attività ordinaria di
    servizio sia oltre l’ordinario orario (“Sistema Premiante”) così come già previsto
    nella precedente DGR 45819/99.
    Nelle singole AAT, il ricorso all’impiego di personale dipendente in “Sistema
    Premiante” è da ritenersi complementare e non sostitutivo rispetto al prevalente
    apporto assicurato da un’équipe strutturata ed integrata con l’attività di
    urgenza ed emergenza extraospedaliera.
    L’attività in “Sistema Premiante” rientra nella programmazione e organizzazione
    istituzionale ed è assimilabile, al solo fine di garantire continuità al servizio,
    all’attività ordinaria.
    Per i dirigenti medici il compenso forfettario orario, correlato al “Sistema
    Premiante”, è assimilato esclusivamente ai fini economico-previdenziali alla
    libera professione, con le caratteristiche previste dall’art. 55 comma 2 del CCNL
    8/6/2000.
    Il personale sanitario impiegato nel Sistema di Emergenza Urgenza, messo a
    disposizione delle Aziende Sanitarie, viene individuato come segue.
     Il personale medico secondo la seguente priorità:
    11
     medico individuato tra il personale in possesso della specialità di
    Anestesia Rianimazione o di Medicina d’Urgenza;
     medico di Pronto Soccorso, Dipartimento Emergenza Accettazione (DEA)
    e Dipartimento Emergenza ad Alta Specialità (EAS);
     medico di Assistenza Primaria, iscritto alla graduatoria regionale generale
    e/o di settore, ai sensi della normativa vigente, in possesso di attestato di
    idoneità all’esercizio dell’attività di emergenza sanitaria territoriale;
     medico con comprovata e specifica formazione autorizzato da AREU,
    compresi i medici specializzandi, nell’esercizio della libera professione
    intramuraria svolta per le Aziende Ospedaliere convenzionate con AREU
    per l’attività extraospedaliera, così come previsto dalla normativa
    vigente.
     Il personale infermieristico deve provenire prioritariamente dall’area
    dell’emergenza urgenza intra ed extra ospedaliera.
    Oltre al personale sanitario di cui sopra le AAOO mettono a disposizione
    personale tecnico che comprendono tre tipologie di figure professionali:
     operatore tecnico addetto alla consolle di COEU;
     tecnico dei sistemi operativi della COEU;
     operatore addetto al soccorso, certificato per l’attività sui mezzi di soccorso.
    Personale non appartenente al SSR
    Gli E/O-A/C, sulla base del principio di sussidiarietà orizzontale, mettono a
    disposizione soccorritori e autisti soccorritori sui MSB e possono integrare l’équipe
    sanitaria sui MSI e MSA.
    Il soccorritore e l’autista soccorritore devono:
     aver compiuto la maggiore età e non aver superato il settantesimo anno di
    età;
     avere buona conoscenza della lingua italiana;
     essere in possesso della certificazione regionale di soccorritore.
    L’autista soccorritore per lo svolgimento di tale attività deve inoltre:
     essere in possesso dei requisiti previsti dalla normativa vigente in materia di
    guida degli autoveicoli di emergenza (D.Lgs. 285/1992 e s.m. e i.);
     essere in possesso dei restanti requisiti stabiliti da specifico regolamento
    adottato da AREU.
    Il personale messo a disposizione dagli E/O-A/C dovrà utilizzare i sistemi
    informatici, radiotelefonici e informativi impiegati per la gestione del servizio
    dell’emergenza urgenza.
    Formazione
    Personale appartenente al SSR
    La formazione del personale messo a disposizione dalle Aziende Sanitarie che
    svolge l’attività in COEU e sui mezzi di soccorso delle AAT regionali è quella
    prevista per il ruolo ricoperto da ciascuna figura professionale, integrata da
    percorsi complementari specifici definiti da AREU, programmata nell’ambito
    della pianificazione annuale.
    12
    Personale non appartenente al SSR
    Per la formazione dei soccorritori messi a diposizione dai soggetti che svolgono
    attività di soccorso (E/O-A/C) è fondamentale l’apporto dei Centri di
    Formazione Riconosciuti e Accreditati (CeFRA).
    L’organizzazione dell’attività formativa prevista per le certificazioni del
    soccorritore e dell’autista soccorritore, la verifica delle competenze acquisite e
    la modalità di espletamento dell’esame di certificazione sono svolte, nel rispetto
    delle indicazioni fornite da AREU d’intesa con l’Istituto Superiore per la Ricerca,
    la Statistica e la Formazione (Éupolis) o direttamente da Èupolis o attraverso i
    CeFRA accreditati.
    AREU procede alla definizione dei criteri per il riconoscimento dei CeFRA e una
    volta verificato il possesso dei medesimi, autorizza gli stessi ad erogare la
    formazione al personale degli E/O-A/C impiegati sui mezzi di soccorso.
    Il rapporto con i CeFRA viene regolato, con successivi atti di AREU in accordo
    con Éupolis; tali atti devono ricomprendere anche la definizione degli aspetti
    economici.
    È demandata ad AREU, in accordo con Éupolis e sentita la Consulta del
    Soccorso, la regolamentazione delle modalità di svolgimento dell’attività di
    formazione e la relativa certificazione, prevista per tutto il personale soccorritore
    e autista soccorritore.
    AREU può procedere anche alla definizione di ulteriori programmi formativi,
    integrativi o sperimentali, destinati anche a personale utilizzato a supporto
    dell’attività di soccorso espletata in particolari contesti.
    La certificazione regionale di abilitazione al servizio di soccorso sanitario è
    idonea anche per l’espletamento dei servizi di trasporto sanitario semplice e
    sanitario.
    MEZZI DI SOCCORSO
    Tipologie mezzi di soccorso (in base della composizione degli equipaggi)
    Il servizio di soccorso sanitario viene svolto con l’utilizzo dei mezzi e delle équipe
    di seguito descritti:
     Mezzo di Soccorso di Base (MSB) su autoambulanza: è il mezzo di soccorso in
    cui l’équipe è composta esclusivamente da personale soccorritore non
    sanitario. Di norma l’equipaggio è composto da tre soccorritori certificati (un
    autista soccorritore e due soccorritori di cui uno con il compito di referente
    prioritario della COEU 118 con servizio di almeno un anno o 200 ore di
    attività). AREU può autorizzare, valutate le possibili criticità e rischi, in
    particolari aree geografiche, in contesti densamente urbanizzati e ove sono
    attuabili sinergie operative tra i vari mezzi di soccorso o nell’ambito di specifici
    progetti sperimentali, equipaggi composti da due soccorritori certificati (uno
    con funzione di autista soccorritore e uno con il compito di referente
    prioritario della COEU 118 con i requisiti sopra definiti). In aree del territorio
    regionale, nelle quali la frequenza degli interventi di soccorso risulti
    particolarmente contenuta, AREU può prevedere, previa valutazione delle
    compatibilità delle tempistiche definite dalla normativa nazionale, modalità
    flessibili che garantiscano l’attivazione degli equipaggi di soccorso;
     Mezzo di Soccorso Intermedio (MSI) su autoambulanza o veicolo leggero
    13
    veloce (VLV): è il mezzo di soccorso dove è presente un infermiere abilitato
    all’impiego di algoritmi clinico-assistenziali omogenei a livello regionale e
    approvati da AREU;
     Mezzo di Soccorso Avanzato (MSA) su autoambulanza o VLV: è il mezzo di
    soccorso che prevede la presenza di un medico in possesso della formazione
    specifica definita da AREU;
     Mezzo di Soccorso Avanzato su ala rotante (HEMS): è il velivolo ove è
    presente, oltre al personale di condotta, un medico anestesista rianimatore e
    un infermiere che abbiano superato specifici percorsi formativi definiti da
    AREU. L’equipaggio di condotta deve essere in possesso dei requisiti previsti
    dalla normativa specifica vigente, nonché da quanto definito nel contratto
    di appalto del servizio di elisoccorso. Qualora sia prevista anche la funzione
    “SAR” il personale viene integrato, secondo le indicazioni di AREU, con un
    Tecnico di Elisoccorso, in possesso della certificazione prevista. I criteri di
    attivazione, le modalità organizzative e operative e le attività specifiche dei
    mezzi impiegati sono definiti da AREU in appositi regolamenti;
     AREU può autorizzare, in contesti particolari, l’utilizzo di mezzi speciali, in
    alternativa o a supporto dei mezzi ordinari di soccorso ritenuti necessari per
    garantire la prestazione, quali, a titolo meramente esemplificativo:
    ambulanza speciale, fuoristrada ambulanzato, moto soccorso,
    idroambulanza, veicolo non motorizzato.
    Caratteristiche tecniche dei mezzi di soccorso
    Autoambulanze: le caratteristiche tecniche delle autoambulanze sono quelle
    indicate dalla normativa nazionale vigente in materia di trasporto sanitario: Tipo
    A (D.M. 553/1987) e A1 (D.M. 487/1997).
    Le autoambulanze (del SSR o di Soggetti Sussidiari) devono rispondere ai
    seguenti requisiti:
     essere immatricolate per la prima volta da non più di 7 anni;
     non aver percorso più di 210.000 km;
     aver applicato come unico logo ufficiale quello di AREU e la denominazione
    che contraddistingue il Soggetto (Pubblico o Sussidiario) che gestisce il
    servizio, l’eventuale recapito, l’eventuale nominativo del donatore del
    veicolo e dell’organismo associativo o della Azienda Sanitaria di
    appartenenza.
    Per i mezzi immatricolati per la prima volta oltre il limite dei 7 anni sopraindicato,
    che non hanno percorso più di 150.000 km, ferme restando le competenze in
    materia attribuite agli Enti preposti, AREU può rilasciare eventuali deroghe
    all’utilizzo dei suindicati mezzi limitatamente alla verifica dello stato del vano
    sanitario comprensivo di tutte le dotazioni presenti.
    Al fine di migliorare la dotazione minimale dei mezzi si rende necessario
    attualizzare le DDGR n. 1743/2006, allegato 3 e n. 893/2010, allegato 3.2,
    prevedendo le seguenti integrazioni:
     sistema di climatizzazione del vano sanitario, obbligatorio per le ambulanze
    immatricolate dal 01/01/2012;
     per le ambulanze immatricolate dal 01/01/2012 l’impianto elettrico deve
    essere dotato di un inverter con onda sinusoidale pura e potenza erogabile
    non inferiore a 1,0 KW;
    14
     per le ambulanze immatricolate dal 01/01/2012 l’impianto elettrico deve
    avere tre prese elettriche da 220 V, alimentate anche dalla presa esterna a
    220V;
     per le ambulanze immatricolate dal 01/01/2012 l’impianto elettrico deve
    essere dotato di una presa di ricarica esterna (a 220V)più caricabatterie;
     un aspiratore per secreti portatile con sistema di raccolta monouso,
    alimentato con batteria ricaricabile 12/220 volt e di potenza di almeno 25
    litri/min, in conformità a quanto indicato nella norma vigente;
     n. 1 ulteriore bombola dì ossigeno portatile della capacità minima di 2 litri,
    dotata di riduttore di pressione, manometro, flussometro con riempimento
    secondo i limiti della normativa vigente, in conformità a quanto indicato nella
    norma vigente;
     n. 1 materassino a depressione con pompa di aspirazione più cinghie, in
    conformità a quanto indicato nella norma EN 1865;
     set per immobilizzazione arti a depressione o steccobende rigide;
     n. 1 dispositivo di estrinsecazione;
     set di collari cervicali (di varie misure) rigidi compresi i pediatrici o a
    regolazione variabile;
     porta flebo composti da almeno due supporti più due ganci (preferibilmente
    installati a scomparsa).
    È altresì raccomandata la presenza di un piano di appoggio della barella
    principale con meccanismo che consenta la traslabilità laterale.
    AREU potrà determinare ulteriori caratteristiche e dotazioni per le
    autoambulanze impiegate in convenzione con i Soggetti Sussidiari previa
    verifica della compatibilità economica.
    SOGGETTI SUSSIDIARI
    Partecipazione dei soggetti sussidiari al servizio: le “convenzioni”
    Definizione
    Il servizio di soccorso sanitario si svolge secondo le forme convenzionali di
    seguito esplicitate:
     forma continuativa: è quella tipologia di servizio che garantisce il soccorso
    sanitario in modo costante e predeterminato per tutta la durata del periodo
    convenzionalmente stabilito;
     forma estemporanea: è quella tipologia di servizio che riconosce
    l’effettuazione di interventi di soccorso attivati nell’ambito di disponibilità non
    continuative a supporto e potenziamento del servizio continuativo con
    impegno settimanale di durata minima preventivamente definita da AREU
    alla procedura di assegnazione;
     forma speciale: è quella tipologia di servizio che viene attivato per le
    situazioni, individuate da AREU, in cui la necessità di una capillare copertura
    del territorio rende indispensabile la presenza di ulteriori risorse da parte dei
    soggetti operanti nel sistema del soccorso.
    In caso di eventi occasionali e/o eccezionali quali, a titolo esemplificativo,
    manifestazioni di massa, eventi meteorologici, stazionamento in occasione di
    manifestazioni programmate o particolari progetti sperimentali, è facoltà di
    15
    AREU richiedere agli E/O-A/C, convenzionati con il sistema, mezzi aggiuntivi per
    un arco temporale minimo di 4 ore, a disponibilità esclusiva della stessa.
    È demandato ad AREU di definire e opportunamente aggiornare, con apposito
    regolamento, le modalità operative del servizio e il rimborso economico dei
    costi. In fase sperimentale AREU elabora una classificazione dei livelli di
    complessità del servizio che permette la definizione di valori economici oggettivi
    di riferimento per le postazioni di soccorso anche sulla base della tipologia degli
    eventi e dei mezzi impiegati.
    Gli interventi di soccorso e trasporto in montagna, cavità, in ambiente impervio
    o ostile sono effettuati in collaborazione con il Corpo Nazionale Soccorso Alpino
    e Speleologico (CNSAS) Lombardo attraverso uno specifico atto convenzionale.
    Modalità di assegnazione della convenzione al Soggetto Sussidiario
    L’esperienza operativa di AREU ha confermato che la necessità di garantire un
    livello qualitativamente elevato delle prestazioni offerte dal sistema S.S.U.Em.
    presente in Regione Lombardia può essere perseguita solo attraverso il
    coordinamento di tutte le componenti che intervengono, a vario titolo, nella
    gestione dell’attività di trasporto e soccorso sanitario, riconoscendo, nell’ottica
    di una reale sussidiarietà, il ruolo essenziale svolto dal volontariato, che
    collabora nello svolgimento dei servizi territoriali di emergenza urgenza.
    Al volontariato viene riconosciuto il ruolo prezioso di Soggetto in grado di:
     leggere i bisogni del territorio e di portare una propria progettualità;
     collaborare con le Aziende pubbliche nell’attuazione di attività innovative o
    integrative anche nell’ambito di servizi complessi e strutturati.
    I requisiti di accesso al sistema dell’emergenza urgenza sono quelli stabiliti dalla
    normativa vigente. AREU può stabilire ulteriori requisiti di ammissione al sistema
    di urgenza ed emergenza a garanzia della qualità delle prestazioni da erogare,
    a tutela dei diritti dei lavoratori che prestano la loro attività, al fine di contrastare
    i fenomeni del lavoro sommerso e a tutela del rispetto delle normative vigenti in
    materia di volontariato e di cooperazione sociale.
    L’assegnazione dei servizi di soccorso nelle aree territoriali di intervento per lo
    svolgimento del servizio di soccorso sanitario in forma continuativa viene
    effettuata mediante selezione riservata agli Enti pubblici che istituzionalmente
    possono effettuare il servizio di soccorso sanitario di emergenza urgenza, alle
    Associazioni di Volontariato, alle Cooperative Sociali e ai loro Organismi
    Associativi.
    Possono altresì partecipare alla selezione:
     Organismi rappresentativi dei predetti E/O-A/C, mediante conferimento di
    mandato con rappresentanza al legale rappresentante dell’organismo
    rappresentativo o suo delegato.
     Compartecipazioni fra due o più dei soggetti suindicati anche in forma
    associata, ove la collaborazione prevede la presentazione di un progetto
    organizzativo da cui si desuma:
    16
     la garanzia del servizio con corresponsabilità solidale dei soggetti sulla
    copertura del servizio;
     il regime di dipendenza o indipendenza amministrativa dei soggetti
    compartecipanti.
    Per i servizi di soccorso non assegnati a seguito delle procedure sopra indicate,
    potrà essere effettuata una valutazione comparativa di proposte tecniche ed
    economiche con E/O-A/C.
    Nel caso in cui, esperite le procedure sopra indicate, non sia stato possibile
    assegnare alcuni servizi di soccorso, sarà possibile affidare l’attività di soccorso
    sanitario a soggetti terzi, anche in compartecipazione a quelli già
    convenzionati, a seguito di procedure ad evidenza pubblica, garantendo in
    ogni caso adeguati livelli di qualità del servizio.
    Le procedure selettive e quelle di valutazione comparativa sono precedute
    dalla pubblicazione dell’avviso da diffondere attraverso i mezzi di
    comunicazione ritenuti idonei, ovvero mediante ricorso all’invito diretto degli
    E/O-A/C, diramato attraverso gli strumenti di telecomunicazione, in ipotesi di
    urgenza o a fronte di motivate ricognizioni delle risorse economiche disponibili.
    L’assegnazione del servizio di soccorso sanitario in forma estemporanea viene
    effettuata mediante procedura di affidamento agli Enti pubblici (Croce Rossa
    Italiana) che istituzionalmente possono effettuare il servizio di soccorso sanitario
    di emergenza urgenza, alle Associazioni di Volontariato e loro Organismi
    Associativi e alle Cooperative Sociali in possesso dell’autorizzazione al soccorso
    sanitario secondo le modalità meglio esplicitate nel regolamento attuativo
    adottato da AREU.
    I Soggetti risultati assegnatari dei servizi di soccorso stipulano una convenzione
    con AREU e le singole Aziende Ospedaliere sede di COEU (per l’AAT di Pavia si
    fa riferimento sia alla Azienda Ospedaliera della Provincia di Pavia sia alla
    Fondazione IRCSS San Matteo sede di COEU), per un periodo di almeno tre
    anni, definito da AREU in sede di avvio della procedura di assegnazione diretta
    e selezione, eventualmente rinnovabile una sola volta per un periodo di pari
    durata. In fase di prima applicazione, per riportare la rendicontazione all’anno
    solare, frazioni di anno potranno essere cumulate al periodo convenzionale
    stabilito.
    In presenza di Organismi Rappresentativi delle E/O-A/C le convenzioni devono
    essere sottoscritte sia dal rappresentante legale del Soggetto convenzionato
    che dal rappresentante legale dell’Organismo Rappresentativo/Associativo o
    suo delegato.
    AREU provvederà alla regolamentazione delle competenze convenzionali e
    contrattuali, in relazione ai rapporti con le Aziende Sanitarie pubbliche
    lombarde regolati dalla DGR n. VIII/8771/2008, previo parere positivo delle
    stesse e in relazione alle eventuali nuove definizione delle voci di costo.
    Sede operativa dei soggetti sussidiari
    Le sedi operative dei soggetti Sussidiari che effettuano l’attività di soccorso
    sanitario devono essere dotate dei seguenti requisiti minimi:
     un locale ufficio;
     locale archivio documentazione di trasporto (se non archiviato in altro luogo
    17
    autorizzato da AREU);
     presenza di spazi/armadi per la conservazione del materiale e delle
    attrezzature per l’esercizio dell’attività;
     almeno n. 2 estintori, minimo di Kg. 6 cad. revisionati secondo la normativa
    vigente;
     locale idoneo al deposito delle bombole di ossigeno nel rispetto della
    normativa vigente;
     servizi igienici del personale con docce;
     locale destinato alla sosta/riposo dell’equipaggio comprensivo
    dell’eventuale personale sanitario assegnato dalla AREU;
     uno spogliatoio (minimo 3 mq.) calcolando 1 mq. per ogni operatore
    presente contemporaneamente;
     spazi per il deposito del materiale sporco e pulito;
     presenza di idonei spazi per la pulizia e la sanificazione delle ambulanze.
    Per i servizi attivi nelle 24 ore il locale per lo stazionamento notturno
    dell’equipaggio deve essere di minimo 9 mq. per 2 operatori presenti
    contemporaneamente, con un incremento di mq. 3 per ogni ulteriore
    operatore.
    FASE TRANSITORIA
    Ai fini dell’applicazione di quanto stabilito nel presente documento si precisa
    che i soggetti che attualmente svolgono l’attività di soccorso e trasporto
    sanitario con autorizzazione al trasporto sanitario concessa ai sensi di quanto
    disposto dalla DGR 1743/2006, devono provvedere all’adeguamento della
    predetta autorizzazione, integrando, entro e non oltre 12 mesi
    dall’approvazione del presente provvedimento, la documentazione richiesta, ai
    fini autorizzativi, secondo quanto previsto dalla DGR 000893/2010. Sono fatti salvi
    i Soggetti che hanno già provveduto all’adeguamento stabilito dalla citata
    DGR.
    Fino all’adozione degli atti attraverso i quali l’Ente regionale preposto alla
    formazione (Èupolis) e l’AREU definiscono l’organizzazione dell’attività formativa,
    le modalità di erogazione della formazione nonché della certificazione finale
    restano regolate dal Decreto 7474 del 9 luglio 2008.
    Entro 12 mesi dalla data di approvazione del presente documento i soggetti
    già autorizzati allo svolgimento dell’attività di soccorso sanitario devono essere
    in possesso di tutti i requisiti richiesti ai fini dell’adeguamento dell’autorizzazione
    stessa.
    18
    Allegato 2
    RIDISTRIBUZIONE MEZZI DI SOCCORSO A DISPOSIZIONE DELLE AAT
    È prevista una razionale distribuzione dei mezzi di soccorso su gomma, operanti
    in posizione baricentrica rispetto alle rispettive aree di competenza, secondo un
    concetto di gestione dinamica del servizio non legata a postazioni fisse e
    posizionati in modo da svolgere una funzione strettamente integrata con
    l’Elisoccorso.
    La distribuzione dei mezzi di soccorso sulla scala regionale della Lombardia è
    rappresentata nelle seguenti mappe e tabelle per specifica area geografica
    individuando numero e tipologia dei mezzi (Mezzo di Soccorso di Base - MSB,
    Mezzo di Soccorso Intermedio con infermiere a bordo – MSI, e Mezzo di
    Soccorso Avanzato - MSA) e la copertura oraria diurna e notturna. Per facilità di
    lettura le mappe cartografiche allegate sono rappresentate rispettando i
    confini amministrativi per provincia. La ripartizione non è vincolante per
    l’operatività dei mezzi, gestibili anche su base sovraprovinciale
    Ridistribuzione mezzi di soccorso a disposizione dell’AAT di BERGAMO
    19
    Tipologia Mezzo copertura oraria
    area geografica MSA MSI MSB diurna notturna
    BG-001
    0,5 12
    0,5 12
    BG-002
    1 12 12
    1 12
    1 12 12
    BG-003
    1 12 12
    1 12 12
    BG-004 0,5 12
    BG-005 1 12 12
    BG-006
    2 12 12
    1 12 12
    BG-007 1 12 12
    BG-008
    1 12 12
    1 12 12
    BG-009 1 12 12
    BG-010
    1 12 12
    1 12 12
    BG-012
    1 12 12
    0,5 12
    1 12 12
    BG-013
    1 12 12
    1 12 12
    BG-014
    1 12 12
    1 12 12
    BG-015 1 12 12
    BG-016
    1 12 12
    0,5 12
    1 12 12
    Totali H24 equivalenti
    7 4,5 14,5
    26
    20
    Ridistribuzione mezzi di soccorso a disposizione dell’AAT di BRESCIA
    Tipologia Mezzo copertura oraria
    aree geografiche MSA MSI MSB diurna notturna
    BS-001
    1
    12 12
    1 12 12
    0,5 12
    BS-002
    1
    12 12
    0,5
    12
    0,5
    12
    2 12 12
    0,5 12
    21
    Tipologia Mezzo copertura oraria
    aree geografiche MSA MSI MSB diurna notturna
    BS-003
    1
    12 12
    0,5 12
    2 12 12
    BS-004
    0,5
    12
    0,5
    12
    5 12 12
    BS-005
    0,5
    12
    0,5
    12
    0,5
    12
    1
    12 12
    0,5
    12
    2 12 12
    BS-006
    1
    12 12
    7 12 12
    BS-007
    0,5
    12
    1
    12 12
    0,5
    12
    BS-008
    0,5
    12
    1
    12 12
    0,5
    12
    BS-010
    3 12 12
    BS-011
    0,5
    12
    0,5
    12
    1 12 12
    BS-012
    1
    12 12
    3 12 12
    0,5
    12
    BS-013
    1 12 12
    BS-014
    1
    12 12
    2 12 12
    Totali H24 equivalenti
    6,5 7,5 33
    47
    22
    Ridistribuzione mezzi di soccorso a disposizione dell’AAT di COMO
    Tipologia Mezzo copertura oraria
    area geografica MSA MSI MSB diurna notturna
    CO-001
    1 12 12
    1 12 12
    3 12 12
    CO-002
    1 12 12
    1 12 12
    CO-003
    1 12 12
    2 12 12
    CO-004
    0,5 0,5 12 12
    1 12 12
    23
    Tipologia Mezzo copertura oraria
    area geografica MSA MSI MSB diurna notturna
    4 12 12
    CO-005
    1 12 12
    3 12 12
    CO-006
    1 12 12
    0,5 0,5 12 12
    5 12 12
    Totali H24 equivalenti
    4 4 19
    27
    24
    Ridistribuzione mezzi di soccorso a disposizione dell’AAT di CREMONA
    Tipologia Mezzo copertura oraria
    area geografica MSA MSI MSB diurna notturna
    CR-01
    1
    12 12
    4 12 12
    CR-02
    1
    12 12
    1
    12 12
    3 12 12
    CR-03
    1
    12 12
    2 12 12
    Totali H24 equivalenti
    3 1 9
    13
    25
    Ridistribuzione mezzi di soccorso a disposizione dell’AAT di LECCO
    Tipologia Mezzo copertura oraria
    area geografica MSA MSI MSB diurna notturna
    LC-01 2 12 12
    LC-02
    1 12 12
    2 12 12
    LC-03
    1 12 12
    1 12 12
    1 12 12
    0,5 12
    LC-04 1 12 12
    LC-05 1 12 12
    LC-06
    1 12 12
    2 12 12
    Totali H24 equivalenti
    2 2 9,5
    13,5
    26
    Ridistribuzione mezzi di soccorso a disposizione dell’AAT di LODI
    Tipologia Mezzo copertura oraria
    aree geografiche MSA MSI MSB diurna notturna
    LO-01
    1 12 12
    0,5 12
    0,5 12
    1 12 12
    0,5 12
    LO-02
    0,5 12
    0,5 12
    0,5 12
    LO-03 1 12 12
    LO-04
    1 12 12
    1 12 12
    Totali H24 equivalenti
    2 1,5 4,5
    8
    27
    Ridistribuzione mezzi di soccorso a disposizione dell’AAT di MONZA
    Tipologia Mezzo copertura oraria
    area geografica MSA MSI MSB diurna notturna
    MB-01
    0,5 12
    1 12 12
    MB-02
    0,5 12
    0,5 12
    2 12 12
    MB-03 0,16 6
    MB-04 1 12 12
    MB-05
    1 12 12
    3 12 12
    0,16 6
    MB-06
    1 12 12
    0,33 6
    2 12 12
    MB-07
    0,5 12
    1 12 12
    MB-08 1 12 12
    Totali H24 equivalenti
    2,5 1 12,17
    15,6
    28
    Ridistribuzione mezzi di soccorso a disposizione dell’AAT di MILANO
    Tipologia Mezzo copertura oraria
    area geografica MSA MSI MSB diurna notturna
    MSB-000
    5 12 12
    0,5 12
    11 12 12
    8 12 12
    2,5 12
    1,78 12
    1,97 6
    MSB-001 1 12 12
    MSB-002
    0,5 12
    1 12 12
    0,5 12
    MSB-003 2 12 12
    MSB-004
    1 12 12
    0,16 6
    29
    Tipologia Mezzo copertura oraria
    area geografica MSA MSI MSB diurna notturna
    MSB-005 1 12 12
    MSB-006
    2 12 12
    0,16 6
    MSB-007 0,33 6
    MSB-008 2 12 12
    MSB-009
    0,16 6
    1 12 12
    MSB-010
    0,16 6
    1 12 12
    0,5 12
    MSB-011 1 12 12
    MSB-012
    0,5 12
    1 12 12
    MSB-013 0,16 6
    MSB-014
    1 12 12
    0,16 6
    MSB-015 1 12 12
    MSB-016 1 12 12
    MSB-017
    0,33 6
    1 12 12
    MSB-018
    0,5 12
    1 12 12
    0,5 12
    MSB-019
    1 12 12
    0,16 6
    MSB-020
    1 12 12
    1 12 12
    MSB-021
    0,16 6
    2 12 12
    0,5 12
    MSB-022
    0,16 6
    1 12 12
    MSB-023
    1 12 12
    0,5 12
    Totali H24 equivalenti
    6,5 0,5 55,60
    62,65
    30
    Ridistribuzione mezzi di soccorso a disposizione dell’AAT di MANTOVA
    Tipologia Mezzo copertura oraria
    area geografica MSA MSI MSB diurna notturna
    MN-01
    1 1 12 12
    3 12 12
    MN-02
    2 12 12
    1 12 12
    MN-03
    1 12 12
    1 12 12
    3 12 12
    MN-04
    1 12 12
    0,5 12
    2 12 12
    Totali H24 equivalenti
    3 4 9,5
    16,5
    31
    Ridistribuzione mezzi di soccorso a disposizione dell’AAT di PAVIA
    Tipologia Mezzo copertura oraria
    area geografica MSA MSI MSB diurna notturna
    PV-01
    1 12 12
    2 12 12
    PV-02
    0,5
    12
    0,5
    12
    1 12 12
    PV-03
    1 12 12
    0,5 12
    1 12 12
    0,5 12
    0,5
    12
    PV-04
    0,5 12
    1 12 12
    1,0 12
    32
    Tipologia Mezzo copertura oraria
    area geografica MSA MSI MSB diurna notturna
    2 12 12
    PV-05 2 12 12
    PV-06 1 12 12
    PV-07
    0,5 12 12
    1 12 12
    PV-08
    0,5 12
    1 12 12
    PV-09
    1 12 12
    2 12 12
    0,5 12
    Totali H24 equivalenti
    5,5 1 16
    22,5
    33
    Ridistribuzione mezzi di soccorso a disposizione dell’AAT di SONDRIO
    Tipologia Mezzo copertura oraria
    area geografica MSA MSI MSB diurna notturna tot. ore Anno Mesi/anno
    SO-01
    1 12 12 8760
    1 12 12 8760
    0,58 12 12 5040 7
    SO-02
    0,58 12 12 5040 7
    0,42 12 12 3720 5
    0,58 12 12 5040 7
    0,42 12 12 3720 5
    1 12 12 8760
    1 12 12 8760
    34
    Tipologia Mezzo copertura oraria
    area geografica MSA MSI MSB diurna notturna tot. ore Anno Mesi/anno
    1,18 12 12 5160 7
    0,42 12 12 3720 5
    0,21 12 1800 3
    SO-03
    1 12 12 8760
    1 12 12 8760
    0,21 12 1800 3
    1 12 12 8760
    0,59 12 12 5160 7
    SO-04
    1 12 12 8760
    1 12 12 8760
    1 12 12 8760
    SO-05
    1 12 12 8760
    0,79 12 12 6960 10
    0,21 12 12 1800 3
    0,21 12 12 1800 3
    0,79 12 12 6960 10
    Totali H24 equivalenti
    5,58 5,42 7,16
    18,16
    NOTA: La tabella comprende l’indicazione delle ore e dei mesi di presenza dei
    mezzi in base ai periodi stagionali di maggior afflusso turistico
    35
    Ridistribuzione mezzi di soccorso a disposizione dell’AAT di VARESE
    Tipologia Mezzo copertura oraria
    aree geografiche MSA MSI MSB diurna notturna
    VA-01
    1 12 12
    5 12 12
    VA-02
    1 12 12
    2 12 12
    0,5 12
    VA-03
    1 12 12
    1 12 12
    VA-04
    1 12 12
    1 12 12
    VA-05 1 12 12
    36
    Tipologia Mezzo copertura oraria
    aree geografiche MSA MSI MSB diurna notturna
    2 12 12
    1 12 12
    VA-06
    1 12 12
    1 12 12
    0,5 12
    0,5 12
    3 12 12
    0,5 12
    Totali H24 equivalenti
    4 2,5 17,5
    24
    37
    ALLEGATO 3
    RIORGANIZZAZIONE DELL’INFRASTRUTTURA TECNOLOGICA
    Questo allegato valuta aspetti relativi all’infrastruttura tecnologica utilizzata
    dalle varie Centrali Operative 118 in Regione Lombardia e individua un nuovo
    modello in grado di superare le limitazioni attuali, di migliorarne l’efficienza e, a
    regime, di ridurne i costi di esercizio.
    Situazione attuale
    La attuale dotazione infrastrutturale delle COEU 118 precede l’istituzione di
    AREU e riflette l’autonomia decisionale delle diverse Aziende nelle scelte
    architetturali sia applicative sia dei sistemi informatici. Ad eccezione della
    Centrale Operativa di Lodi tutte le COEU adottano lo stesso modello sia per la
    parte applicativa sia per la parte radio e, pur in presenza di alcune differenze
    sul modello dei centralini telefonici (PABX), dei registratori e di altri dispositivi
    impiegati, sono costituite da tre sottosistemi omogenei, quali:
    1. il Sistema Informatico e Applicativo,
    2. il Sistema Telefonico e di Registrazione,
    3. il Sistema Radio.
    La Centrale di Lodi differisce sia per il Sistema Informatico e Applicativo sia per il
    Sistema Telefonico mentre risulta simile per il Sistema Radio. Le soluzioni adottate
    consentono di svolgere il servizio 118 nell’ambito singole COEU, ma si
    caratterizzano per importanti limitazioni sul sistema regionale.
    Limitazioni del sistema attuale
    Le principali limitazioni derivano dalle diverse caratteristiche architetturali che
    sono di ostacolo al percorso di trasformazione da Centrali Operative autonome
    ad un Sistema Regionale per il servizio 118. Si evidenziano le seguenti principali
    limitazioni:
     ogni COEU e’ autonoma e non esiste una soluzione di Disaster Recovery; nel
    caso di incendio, ad esempio, nessun’altra centrale potrebbe, in tempi
    rapidi, prendersi carico delle telefonate di emergenza provenienti dal
    territorio su cui opera la centrale fuori servizio. Inoltre anche indirizzando le
    chiamate ad altra COEU, questa non potrebbe operare sulla base-dati della
    centrale originaria;
     tutte le informazioni sono gestite localmente e non sono condivise con le altre
    COEU;
     scarsa possibilità di collaborazione inter-centrale;
     ridondanza e sovra-capacità dei sistemi. Ogni centrale è equipaggiata con
    sistemi ridondati per ovviare a possibili situazioni di guasto. Tuttavia, poiché i
    sistemi con tali caratteristiche sono spesso di classe “enterprise” ne risulta che
    sono anche sovra dimensionati rispetto alla quantità effettiva di lavoro svolto
    e si caratterizzano per maggiori costi di gestione.
    38
    Nuova soluzione infrastrutturale
    Al fine di superare le limitazioni dell’attuale modello informativo è necessario
    procedere ad una profonda revisione architetturale sia per la componente
    telefonica sia per la componente applicativa.
    1. Nuova Infrastruttura Telefonica
    Per quanto riguarda la componente telefonica, l’approccio si basa sui principi
    delle Open Communications. Le Open Communications rappresentano la terza
    “rivoluzione” del mondo delle comunicazioni e seguono l’avvento del PBX (fine
    del secolo scorso) focalizzato sulla “telefonia” e del VoIP (a cavallo del 2000)
    focalizzato su un approccio “data-network” teso a sfruttare la convergenza
    voce-dati sulla stessa rete rendendo possibili architetture distribuite a livello
    geografico.
    La nuova soluzione – riportata nella seguente figura - si basa su un sistema di
    comunicazione VoIP (basato su SIP). Tale sistema è ideale per soluzioni
    geograficamente distribuite sul territorio e che richiedono architetture e
    infrastrutture sempre più flessibili e veloci ed è in grado di “seguire” e supportare
    i diversi cambiamenti organizzativi.
    SCHEMA INFRASTRUTTURA TELEFONICA VOIP (basato su SIP)
    La soluzione ipotizzata si compone di un’infrastruttura hardware e di
    componenti software studiati per offrire un vasto insieme di servizi e per
    39
    permettere, in modo semplice e a costi contenuti, l’integrazione voce/dati con
    servizi multimediali e multimodali.
    In dettaglio, si ritiene funzionale l’installazione di due centralini telefonici
    principali in modalità active/standby in due CED opportunamente attrezzati
    eventualmente anche presso fornitori di servizi. Presso le singole centrali 118, i
    centralini telefonici e i relativi sistemi CTI oggi presenti sarebbero utilizzati come
    voice gateway. Laddove opportuno e al fine di garantire la possibilità di gestire
    chiamate entranti anche a fronte di mancanza di comunicazione con i CED i
    sistemi locali saranno dotati di un minimo di intelligenza. Si prevede la
    permanenza di un registratore locale al fine di registrare i flussi in ingresso (con
    relativa segnalazione), mentre tutti i posti di lavoro (PdL) saranno registrati
    centralmente in VoIP.
    Il telefono di una generica PdL si registrerà quindi al PABX centrale primario, in
    caso di indisponibilità di quest’ultimo si registrerà al PABX secondario e in casi
    estremi potrà infine registrarsi al voice gateway locale. Questa modalità sarà
    valida anche per tutte le postazioni presenti presso le associazioni dove i singoli
    operatori avranno a disposizione un telefono VoIP e una postazione di lavoro
    collegata agli applicativi di centrale via WEB.
    Vantaggi
    Come precedentemente accennato un primo vantaggio è la diminuzione degli
    apparati telefonici presenti nelle singole centrali. Attualmente ogni centrale ha
    un’infrastruttura telefonica sovradimensionata in relazione alla numerosità degli
    operatori ed è principalmente dovuto alla necessità di disporre di sistemi in alta
    affidabilità e forte resilienza. Nella nuova soluzione queste funzionalità sono
    mantenute e migliorate spostando i sistemi locali a livello centrale e in tale
    ipotesi si ritengono necessari solo due PABX e relativi Server CTI per la gestione di
    tutte le postazioni operatore per la Regione Lombardia.
    Un secondo vantaggio riguarda l’indipendenza geografica. In questo scenario
    sarà possibile configurare in maniera dinamica dove far pervenire le chiamate
    indipendentemente dalla posizione geografica degli operatori. Un ulteriore
    vantaggio riguarda la possibilità di avere un registratore centralizzato per tutti gli
    utenti VoIP sia interni sia presso le associazioni. In questo modo sarà possibile un
    opportuno dimensionamento del registratore, la sua ridondanza e il numero di
    licenze contemporanee di registrazione. La nuova architettura consentirebbe
    inoltre di introdurre nuovi servizi (es. caselle vocali, etc…) posizionabili
    centralmente e utilizzabili istantaneamente da tutte le centrali 118.
    2. Nuova Soluzione Sistemistica/Applicativa
    Anche la componente relativa ai sistemi informativi di centrale subirà una
    profonda rivisitazione architetturale. Come per la parte telefonica, tutte le
    componenti relative al sistema informativo di centrale risentono delle
    precedenti scelte architetturali in cui ogni centrale era vista come un elemento
    autonomo in grado di fronteggiare qualsiasi situazione di degrado eccettuato
    situazioni di indisponibilità dell’intera centrale. Ogni centrale è quindi
    equipaggiata con sistemi ridondati e sovra dimensionati al fine di fornire un’alta
    affidabilità unita ad una grande resilienza.
    40
    Ad eccezione della COEU di Lodi tutte le centrali hanno la stessa impostazione
    concettuale, ma si riscontrano alcune differenze sui moduli software/applicativi.
    La soluzione che si ritiene di adottare è sinergica al modello telefonico. Anche in
    questo caso la centralizzazione dei sistemi unita ad un utilizzo importante delle
    reti di comunicazione dati (VPN su MPLS) consente di ottenere diversi vantaggi
    in termini funzionali ed economici, quali ad esempio:
    1. riduzione del numero di sistemi e potenzialmente di COEU sul territorio;
    2. consolidamento dei dati operativi in sistemi di storage centralizzati e quindi
    raggiungibili da tutte le centrali (condivisione delle informazioni);
    3. possibilità di attuare soluzioni di Disaster Recovery, attualmente pressoché
    inesistenti e molto onerose da realizzare se si mantenesse l’attuale
    architettura;
    4. possibilità di rendere disponibili nuovi servizi applicativi immediatamente
    fruibili da tutte le centrali;
    5. riduzione degli impianti da attrezzare presso le COEU.
    Da ultimo, ma forse più importante per gli aspetti gestionali, è la possibilità di
    sciogliere il legame fisico tra la Centrale Operativa e la propria sala macchine.
    In quest’ottica, ad esempio, un operatore in Mantova potrebbe rispondere e
    lavorare su chiamate provenienti da Brescia.
    Per realizzare la nuova architettura, la componente applicativa sarà modificata
    secondo il nuovo paradigma dove un solo application server fornirà il servizio
    applicativo Web a postazioni che operano per diverse centrali operative in
    contemporanea e quindi in grado di recuperare i dati da diversi DB superando il
    limite già descritto della attuale gestione delle missioni per singola centrale.
    41
    SCHEMA RIEPILOGATIVO INFRASTRUTTURA TECNOLOGICA
    E’ opportuno rilevare che la soluzione ottimizzata sarà raggiunta per affinamenti
    successivi e in un lasso temporale di alcuni anni finalizzando l’evoluzione
    tecnologica al mantenimento del buon servizio oggi offerto dalle centrali 118,
    migliorandone i livelli di efficienza ed efficacia.

    Originale DELIBERA n. 1964 del 06/07/2011 : http://normativasan.servizirl.it/port/GetN...%206_7_2011.pdf
     
    .
0 replies since 21/10/2011, 09:40   1051 views
  Share  
.