Requisiti del personale ed alle attrezzature tecniche delle ambulanze

Regione Toscana DECRETO 1 giugno 2004, n. 3161

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    ROMA

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    Direzione Generale Diritto alla Salute e Politiche di
    Solidarietà
    Settore Servizi Sanitari Territoriali e Percorsi
    Assistenziali

    DECRETO 1 giugno 2004, n. 3161

    certificato il 08-06-2004
    Modifica, ai sensi dell’art. 7, L.R. 22/05/2001, n.
    25, delle tabelle relative ai requisiti del personale ed
    alle attrezzature tecniche delle ambulanze, approvate
    con decreto 4/10/2001, n. 5371.


    IL DIRIGENTE
    Premesso
    - che la Legge Regionale 22 maggio 2001, n. 25 :
    “Disciplina delle autorizzazioni e della vigilanza sull’at-
    tività di trasporto sanitario”, all’art. 7 stabilisce che, con
    Decreto del Dirigente del competente ufficio regionale
    siano approvate le tabelle con le quali sono individuati i
    requisiti del personale delle ambulanze, in relazione
    all’attività di trasporto sanitario di primo soccorso ed
    ordinario ed all’attività di trasporto sanitario di soccorso
    e di rianimazione e le tabelle con le quali sono definite
    le attrezzature tecniche ed il materiale sanitario di cui
    devono essere dotate le ambulanze in corrispondenza
    alle predette tipologie;
    - che con Decreto del 4 ottobre 2001, n. 5371, pubblicato
    sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n.
    42 del 17 ottobre 2001,sono state approvate le tabelle
    attualmente in vigore;
    - che il Protocollo d’intesa fra Regione Toscana ed
    Aziende UU.SS.LL da una parte e Confederazione delle
    Misericordie, A.N.P.A.S Regionale, Croce Rossa Italiana
    dall’altra, di cui alla Deliberazione della Giunta
    Regionale n. 268 del 28 marzo del 2003, ha previsto la
    proroga dell’Accordo Quadro regionale per lo svolgimento
    del trasporto sanitario sino al 31.12.2003 e la
    costituzione di un organismo di concertazione per la stesura
    del nuovo accordo e per la complessiva rivisitazione
    della organizzazione del trasporto sanitario sul territorio;
    - che tale organismo ha istituito, fra gli altri, un apposito
    gruppo di lavoro formato da esperti delle Aziende
    UU.SS.LL., delle Misericordie, dell’A.N.P.A.S., della
    C.R.I. e del Settore Servizi Sanitari Territoriali e Percorso
    Assistenziale della Direzione Generale del Diritto alla
    Salute della Regione Toscana, con l’incarico di seguito
    riportato: “Il sistema territoriale di emergenza-urgenza:
    omogeneizzazione delle attività e dei modelli organizzativi
    ed utilizzo appropriato delle risorse e per la revisione
    delle tabelle ex L.R. 25/2001”;
    - che tale gruppo ha attivato al proprio interno un
    gruppo di lavoro ristretto al fine di adeguare le Tabelle in
    vigore per il personale e per le attrezzature delle ambulanze
    alle modalità operative in corso di ridefinizione;
    - che le Tabelle modificate sono state fatte proprie
    dall’organismo di concertazione, nella formulazione di
    seguito specificata:
    - Tabella n. 1, contenente i requisiti per il personale a
    bordo delle ambulanze, comprensivi delle modalità organizzative
    e dei contenuti dei corsi di formazione per il
    personale di soccorso;
    - Tabella n. 2, contenente l’elenco delle attrezzature
    tecniche e del materiale sanitario di cui devono essere
    dotate le ambulanze, sia secondo le caratteristiche tecniche
    di tipo “A”, di tipo “A1” o di tipo “B”, sia secondo
    l’attività di trasporto sanitario consentita, come di seguito
    specificato:
    - trasporto di soccorso e rianimazione
    - trasporto di primo soccorso
    - trasporto sanitario ordinario.
    Visto l’art. 3 della L.R. 17.3.2000, n. 26 e successive
    modificazioni;
    Vista la Legge Regionale 5 agosto, 2003, n. 44 “Ordinamento
    della dirigenza e della struttura operativa
    della Regione. Modifiche alla L.R. 17.3.2000, n. 26
    “Riordino della legislazione regionale in materia di
    organizzazione e personale” ed in particolare l’art. 8;
    Visto il decreto n. 7369 del 3.12.2003, con il quale la
    sottoscritta è stata nominata Dirigente Responsabile del
    Settore “Servizi sanitari territoriali e percorso Assistenziale”;
    Vista la necessità di rendere operativi sul territorio
    regionale i requisiti di personale ed attrezzature, come
    previsti dalle nuove Tabelle sopra descritte;
    Visto che le Tabelle 1 e 2 sono allegate al presente
    provvedimento, di cui fanno parte integrante e sostanziale;
    DECRETA
    - di modificare le tabelle relative ai requisiti del personale
    ed alle attrezzature tecniche delle ambulanze,
    approvate con Decreto Dirigenziale del 4 ottobre 2001,
    n. 5371, ai sensi dell’art. 7, Legge Regionale 22 maggio
    2001, n.25;
    - di approvare la tabella contenente i requisiti e la formazione
    per il personale a bordo delle ambulanze e la
    tabella contenente l’elenco delle attrezzature tecniche e
    del materiale sanitario in dotazione ai diversi tipi di ambulanze,
    Tabelle 1 e 2, che si allegano al presente provvedimento,
    di cui sono parte integrante e sostanziale;
    - di stabilire che le suddette Tabelle siano applicate
    entro il termine massimo del 15 settembre 2004, in
    armonia con le modalità attuative dell’Accordo Quadro
    per il trasporto sanitario.
    Il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione
    integrale, compresi gli allegati, sul Bollettino Ufficiale
    della Regione Toscana. ai sensi del comma i), art. 2,
    Legge Regionale 15 marzo 1996, n. 18.
    Il Dirigente
    Laura Tramonti
    SEGUONO ALLEGATI
    202 30.6.2004 - BOLLETTINO


    TABELLA 1
    REQUISITI PER IL PERSONALE A BORDO DELLE AMBULANZE
    Ambulanza di trasporto ordinario
    In caso di trasporto ordinario è obbligatoria la presenza a bordo di:
    - un autista, con patente di guida di categoria B;
    - almeno un soccorritore di livello di base.
    Ambulanza di primo soccorso e di supporto all’automedica
    In caso di trasporto di primo soccorso è obbligatoria la presenza a bordo di:
    - un autista, con patente di guida di categoria B;
    - almeno un soccorritore;
    Entrambi devono essere in possesso di abilitazione al livello avanzato.
    Ambulanza di soccorso e rianimazione
    In caso di trasporto di soccorso e rianimazione e/o di trasporto assistito è obbligatoria la
    presenza a bordo di:
    - un autista, con patente di guida di categoria B;
    - due soccorritori di livello avanzato;
    - un medico dipendente dall’Azienda sanitaria o convenzionato con la stessa, in
    possesso dei requisiti previsti dalle normative nazionali e regionali vigenti in materia
    oppure
    - un infermiere professionale dipendente dell’Azienda sanitaria, che abbia superato il
    percorso formativo appositamente definito dal Coordinamento dei direttori di
    Centrale Operativa 118.
    In caso di trasporto assistito gestito direttamente da un’associazione del volontariato o
    da una sezione della C.R.I.,ferme restando per l’equipaggio le caratteristiche di cui sopra,
    il medico può non essere dipendente o convenzionato con il S.S.N., ma deve,
    ovviamente , essere in possesso dei requisiti di legge .
    Abilitazioni
    I corsi verranno svolti con le modalità ed i contenuti dei protocolli formativi: n. 1 A) per
    il livello di base, n. 1 B) per il livello avanzato, anche con l’ausilio dei formatori, di cui al
    protocollo n.1 C).
    La Regione Toscana predispone le linee guida, nel rispetto di quelle internazionali,
    relativamente alle manovre di BLS – BLSD – PBLS – SVT e APPROCCIO
    ALL’ELISOCCORSO. Le suddette linee guida, contenute negli Allegati 1A,1B,1C, sono
    il riferimento per tutte le attività attinenti alla formazione nel soccorso e trasporto
    sanitario, ivi comprese la pubblicazione e la diffusione di materiale didattico da parte
    degli Organismi Federativi.
    30.6.2004 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 26 203
    Gli Organismi Federativi delle associazioni trasmettono annualmente, ai Responsabili
    delle C.O.118 territorialmente competenti, i nominativi dei soccorritori con l’indicazione
    dell’abilitazione in possesso.
    L’iter formativo del personale sia volontario sia dipendente della C.R.I., stabilito dal
    Regolamento istitutivo dell’Ente, risulta conforme a quello previsto per il livello
    avanzato.
    La relativa certificazione viene rilasciata dalla Direzione Sanitaria Regionale della C.R.I.
    NORMA FINALE
    Soccorritori provenienti da altre regioni, in possesso di abilitazione equivalente a quelle
    di cui ai successivi Protocolli 1A e 1B potranno essere utilizzati nelle attività di trasporto
    e di soccorso sanitario, occasionalmente e per periodi di tempo limitati, se in possesso di
    idonea documentazione, che dovrà essere acquisita dal Rappresentante legale
    dell’Associazione utilizzatrice.
    204 30.6.2004 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 26
    N. 1 A)
    PROTOCOLLO FORMATIVO DEI SOCCORRITORI VOLONTARI DI
    LIVELLO BASE
    MODALITA’ ORGANIZZATIVE
    CORSI DI FORMAZIONE
    I corsi di formazione sono organizzati dalle associazioni iscritte nel Registro Regionale del volontariato,
    di cui alla L. 266/91 ed alla L.R. 28/93 (e successive modificazioni) che svolgono servizio di soccorso.
    REQUISITI PER L’AMMMISSIONE AI CORSI
    Ai corsi si può accedere al compimento del 16°anno di età, previa presentazione di attestazione medica
    di idoneità psicofisica al servizio rilasciata in data non antecedente a tre mesi.
    RESPONSABILE DEL CORSO
    Il responsabile del corso, della sua organizzazione, nonché della valutazione finale è il Presidente
    dell’associazione promotrice, o suo delegato.
    DURATA DEL CORSO
    20 ore complessive.
    ABILITAZIONE
    Iscrizione agli appositi registri presso gli Organismi Federativi di riferimento. Il mantenimento in tali
    elenchi sarà subordinato alla certificazione biennale, da parte della associazione di appartenenza, dello
    status di volontario attivo.
    Possono essere abilitati, in deroga a quanto sopra prescritto, i Laureati in Medicina e Chirurgia ed i
    Diplomati in Scienze Infermieristiche.
    P
    CONTENUTI DEL CORSO
    􀁸 conoscenza attivazione sistemi emergenza;
    􀁸 approccio corretto col cittadino infermo o infortunato;
    􀁸 valutazione stato del paziente e supporto vitale di base;
    􀁸 tecniche di barellaggio;
    􀁸 procedure amministrative.
    30.6.2004 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 26 205
    N. 1 B)
    PROTOCOLLO FORMATIVO DEI SOCCORRITORI VOLONTARI DI
    LIVELLO AVANZATO
    MODALITA’ ORGANIZZATIVE DEL CORSO
    ORGANIZZAZIONE
    I corsi di formazione sono organizzati dalle Associazioni iscritte nel Registro Regionale del
    volontariato, di cui alla L.266/91 ed alla L.R. 28/93 (e successive modificazioni ),che svolgono servizio
    di trasporto sanitario di soccorso.
    REQUISITI PER L’AMMISSSIONE
    Al corso si può accedere al compimento del 18 anno di età, previa presentazione di attestazione medica
    di idoneità psicofisica al servizio rilasciata in data non antecedente a tre mesi.
    DIREZIONE
    Il Direttore del corso è un Medico o un’Infermiere, designato dall’Associazione promotrice del corso.
    DOCENTI
    I docenti sono scelti dal direttore del corso in base a criteri di competenza specialistica e di efficacia
    didattica.
    DURATA
    La durata del corso è di 95 ore, così suddivise: 25 di teoria, 40 di pratica e 30 di tirocinio; a quest’ultimo
    si accede solo dopo lo svolgimento delle lezioni teorico pratiche relative alle tecniche di barellaggio.
    COMMISSIONE D’ESAME
    E’ costituita dal direttore del corso, da un delegato dell’Organismo Federativo di appartenenza e dal
    responsabile medico della C.O. 118 territorialmente competente (o suo delegato). La commissione
    entro i successivi 15 gg. Concorda con l’Associazione la data e la sede di svolgimento degli esami.
    A partire dai 15 giorni precedenti il termine del corso l’Associazione richiede i nominativi dei
    componenti la commissione al responsabile medico della C.O. 118 territorialmente competente ed agli
    Organismi Federativi di appartenenza, che li comunicano entro 15 gg. dal ricevimento della richiesta.
    ESAME FINALE
    La sessione d’esame deve prevedere un numero di candidati non inferiore a dieci. Per numeri inferiori
    di candidati può essere previsto un accorpamento di sessioni fra le Associazioni presenti sul territorio
    dell’Azienda U.S.L. Per l’ammissione all’esame il direttore del corso deve verificare la partecipazione del
    candidato ad almeno l’80% delle ore previste per teoria ed esercitazioni. Le eventuali assenze devono
    essere recuperate in momenti strutturati in accordo con i docenti.
    In deroga, anche senza la partecipazione al corso, possono essere ammessi all’esame gli aspiranti :
    - in possesso della Laurea in Medicina e Chirurgia o del diploma di Scienze Infermieristiche
    - Soccorritori trasferiti da altra Regione .
    L’esame finale è composto da una prova scritta ed una prova pratica.
    􀁸 Prova scritta: 20 test a risposte multiple, estratti da una serie di quiz predisposti a livello regionale,
    riguardanti gli argomenti trattati nel programma; la prova è superata con almeno l’80% di risposte
    esatte.
    206 30.6.2004 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 26
    􀁸 Prova pratica: esecuzione di tecniche manuali inerenti le manovre del supporto vitale di base e di
    tecniche strumentali inerenti le manovre del supporto vitale nel trauma, secondo i criteri di
    valutazione dettati dai protocolli internazionali. Per l’espletamento della prova pratica la
    Commissione può avvalersi di ulteriore personale sanitario e/o tecnico operante nel sistema
    dell’emergenza.
    Al termine della sessione la Commissione redige apposito verbale in triplice copia, con i nominativi dei
    soccorritori che, per valutazione unanime della Commissione stessa, hanno superato l’esame. Il delegato
    dell’Organismo Federativo ed il responsabile medico 118 (o suo delegato) trasmettono agli enti di
    appartenenza copia del verbale in base al quale gli Organismi federativi potranno rilasciare i conseguenti
    attestati di idoneità, con validità biennale.
    Gli aspiranti che non supereranno l’esame dovranno nuovamente frequentare il corso prima di
    ripresentarsi.
    RETRAINING
    Su indicazione degli Organismi Federativi di appartenenza ciascuna Associazione effettuerà,
    obbligatoriamente ogni due anni, una apposita verifica sul mantenimento da parte dei soccorritori della
    qualificazione in possesso, da integrare – quando necessario – con attività di “riaddestramento”. Degli
    esiti sarà informato l’Organismo federativo di riferimento, che conseguentemente riconfermerà
    l’attestato di idoneità per il livello avanzato per altri due anni, oppure lo revocherà o lo modificherà,
    limitandolo al solo livello di base.
    NORME TRANSITORIE
    Sono confermati i soccorritori volontari di livello di base, di livello avanzato ed i formatori soccorritori
    già iscritti nei registri di pertinenza, nel rispetto di quanto prescritto per il retraining di ciascun livello.
    Sono confermati i Medici e gli Infermieri che hanno usufruito della deroga all’abilitazione di cui alla
    Tabella 1 ex decreto n.5371 del 4.10.2001.
    OBIETTIVI E CONTENUTI DEL CORSO
    Gli operatori del volontariato vogliono perseguire la finalità di una completa integrazione nel sistema di
    soccorso in emergenza-urgenza mirando alla sua ottimale funzionalità nel rispetto dei seguenti obiettivi
    generali:
    OBIETTIVI GENERALI
    􀁸 acquisire la consapevolezza del ruolo sociale del volontario;
    􀁸 saper rilevare i bisogni del cittadino utente ed operare per il loro soddisfacimento;
    􀁸 possedere gli elementi per la piena conoscenza delle azioni e delle tecniche complesse che
    interagiscono nelle missioni di soccorso;
    􀁸 saper coordinare l’intervento dei soccorsi, per quanto di propria competenza;
    􀁸 saper collaborare nell’ambito di una équipe di soccorso con il personale sanitario.
    RUOLO DEL VOLONTARIATO
    (1 ora – teoria)
    􀄁 Cosa vuol dire essere volontari;
    - Finalità e ruolo della propria organizzazione;
    - La struttura locale, regionale e nazionale della propria organizzazione.
    30.6.2004 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 26 207
    ASPETTI RELAZIONALI NELL’APPROCCIO AL PAZIENTE
    (2 ore – teoria + 2 ore lavoro di gruppo )
    􀄁 le necessità primarie dei pazienti nei momenti di pericolo;
    􀄁 i problemi dell’individuo connessi al passaggio repentino da uno stato di benessere allo stato di
    malattia (II dolore la morte);
    􀄁 possibili schemi di comportamento che sviluppino la comunicazione e l’autocontrollo.
    L’ORGANIZZAZIONE DEI SISTEMI D’EMERGENZA
    (4ore – teoria )
    􀄁 conoscere i protocolli operativi del sistema di emergenza-urgenza;
    - definire l’importanza del concetto di “catena dei soccorsi”;
    - definire l’importanza del coordinamento del soccorso, dal punto di vista sociale;
    - conoscere le componenti del sistema d’emergenza;
    􀄁 definire i ruoli degli operatori presenti all’interno dei sistema di emergenza;
    􀄁 conoscere le risorse del territorio;
    􀄁 comprendere il significato dell'integrazione delle varie componenti il sistema.
    ASPETTI LEGISLATIVI DELL’ ATTIVITA’ DEL SOCCORRITORE
    VOLONTARIO
    1 ora – teoria)
    􀄁 La responsabilità penale;
    􀄁 La responsabilità civile;
    - Le leggi regionali e nazionali che regolano l’attività di soccorso.
    II SUPPORTO VITALE DI BASE E NORME ELEMENTARI DI PRIMO
    SOCCORSO
    (2 ore teoria + 6 ore pratica)
    􀄁 Basi di anatomia e fisiologia applicate alle situazioni di emergenza non traumatiche;
    􀄁 Definire il concetto di morte improvvisa;
    - La catena della sopravvivenza;
    􀄁 Valutazione dello stato di coscienza;
    - Valutazione attività respiratoria – respirazione artificiale;
    - Valutazione circolazione – massaggio cardiaco esterno;
    - Manovra a due soccorritori;
    - Ostruzioni delle vie aeree da corpo estraneo;
    - Manovre di disostruzione delle vie aeree;
    - Posizione laterale di sicurezza;
    -Supporto vitale di base in situazioni particolari: folgorazione, annegamento, ustioni, trauma, distermia.
    208 30.6.2004 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 26
    II SUPPORTO VITALE DI BASE PEDIATRICO
    (2 ore teoria + 6 pratica )
    􀄁 Elencare le principali emergenze pediatriche nel lattante e nel bambino;
    - Definire le cause di A.C.R. nel lattante e nel bambino;
    - Valutazione dello stato di coscienza;
    - Valutazione attività respiratoria – respirazione artificiale;
    -Valutazione circolazione – massaggio cardiaco esterno nel lattante e nel bambino;
    - Manovra a due soccorritori;
    - Ostruzioni delle vie aeree da corpo estraneo;
    - Manovre di disostruzione delle vie aeree.
    TRAUMATOLOGIA E TRATTAMENTO DELLE LESIONI
    SUPPORTO VITALE NEL TRAUMA
    (4 ore teoria + 16 pratica )
    􀄁 Basi di anatomia e fisiologia applicate alle situazioni di emergenza traumatica;
    - Catena della sopravvivenza nelle emergenze traumatiche;
    - I protocolli che disciplinano l’arrivo sul posto della squadra di soccorso;
    - Valutazione primaria;
    - Valutazione secondaria;
    - I sistemi di immobilizzazione e trasporto;
    - Esercitazioni per simulazione.
    LE ATTREZZATURA IN EMERGENZA SANITARIA
    (1 ore teoria + 2 pratica)
    􀄁 Le apparecchiature elettromedicali: conoscenza e modalità d'impiego;
    - L’impiego pratico di tutti i presidi in interventi complessi.
    II SUPPORTO VITALE AVANZATO CON ATTREZZATURE SPECIFICHE
    (2 ore totali + 8 pratica )
    􀄁 Il supporto vitale avanzato;
    - Le attrezzature particolari utilizzate nel supporto vitale avanzato;
    - Definire i protocolli operativi del supporto vitale avanzato;
    - Sapere applicare, sotto controllo del medico, i protocolli internazionali del supporto vitale avanzato ed
    operare in èquipe secondo modalità adeguate;
    - Esercitazioni per simulazione.
    30.6.2004 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 26 209
    PROBLEMATICHE DEL SOCCORSO IN SITUAZIONI SPECIFICHE SOCIOSANITARIE
    (1 ore – teoria)
    Titoli:
    􀄁 riconoscimento delle evenienze specifiche :
    􀄁 psichiatria
    􀄁 tossicodipendenza
    - alcoolismo
    􀄁 Approccio mirato al paziente
    􀄁 Normative vigenti
    I MEZZI DI SOCCORSO
    IGIENE E PREVENZIONE NEL SOCCORSO E SULLE AMBULANZE
    (1 ore )
    􀄁 conoscere le caratteristiche tecniche dei mezzi di soccorso;
    - identificare le problematiche relative alla trasmissione interumana di malattie infettive durante le
    attività di soccorso;
    􀄁 conoscere le procedure necessarie al mantenimento dell’igiene ambientale dei mezzi di soccorso.
    PREVENZIONE ANTINFORTUNISTICA
    (2 ora teoria)
    􀄁 La prevenzione antinfortunistica negli interventi di soccorso;
    - Le norme di comportamento e le procedure necessarie alla prevenzione degli infortuni durante il
    soccorso.
    L’ INTERVENTO A SUPPORTO DELL’ ELISOCCORSO
    (2 ore teoria)
    􀄁 I ruoli ed i compiti dell’elisoccorso;
    - La tipologia del servizio;
    - I criteri per la scelta e messa in sicurezza delle zone di atterraggio;
    - Sapere utilizzare correttamente i mezzi di comunicazione:
    􀁸 - ambulanza > centrale 118 > elicottero
    􀁸 - ambulanza > elicottero
    - I fattori di rischio nell’intervento in appoggio all’elisoccorso.
    210 30.6.2004 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 26
    N. 1 C )
    PROTOCOLLO FORMATIVO
    PER SOCCORRITORI VOLONTARI FORMATORI
    MODALITA’ ORGANIZZATIVE DEL CORSO
    ORGANIZZAZIONE
    Il corso è organizzato dagli Organismi Federativi delle Associazione del Volontariato iscritte nel
    Registro Regionale di cui alla L. 266/91 ed alla L.R. 28/93 (e successive modificazioni) che svolgono
    servizio di trasporto sanitario.
    ACCESSO
    L’ammissione al corso di formazione è consentita ai volontari in possesso di attestato di “soccorritore
    di livello avanzato” conseguito da almeno tre anni, proposti dall'Associazione di appartenenza e
    selezionati dagli Organismi Federativi.
    In parziale deroga è consentita l’ammissione al corso, anche in mancanza di tale requisito, ai Laureati in
    Medicina e Chirurgia ed ai Diplomati in Scienze Infermieristiche.
    DIRETTORE
    Rappresentante dell’Organismo Federativo promotore del corso.
    DOCENTI
    Esperti della comunicazione e psicologi, con specifica esperienza nel campo dell’emergenza, formatori
    regionali volontari nel settore sanitario, medici e infermieri professionali, designati dal coordinamento
    delle C.O. 118.
    DURATA
    La durata del corso è di 39 ore, comprensive di teoria ed esercitazioni pratiche.
    ESAME FINALE
    L’ammissione all’esame finale è subordinata al giudizio di idoneità formulato dai docenti del corso in
    seguito alle valutazioni da loro effettuate durante le lezioni stesse.
    L’esame sarà articolato in due sessioni:
    􀁸 sanitaria con la presentazione di una microlezione, di dieci muniti di esposizione;
    􀁸 relazionale.
    COMMISSIONE D’ESAME
    E’ costituita da un rappresentante dell’Organismo Federativo, da un rappresentante dei docenti e da un
    rappresentante del Coordinamento delle Centrali Operative 118.
    Solo il superamento di entrambe i moduli del corso consentirà il rilascio dell’attestato di Soccorritore
    Formatore, da parte dagli Organismi Federativi e congiuntamente al Coordinamento delle Centrali
    Operative 118.
    I volontari che risulteranno idonei saranno iscritti nel Registro Regionale dei Formatori Volontari nel
    Settore Sanitario, gestito congiuntamente dagli Organismi Federativi di riferimento.
    RETRAINING
    Il Registro regionale verrà aggiornato dagli Organismi Federativi ogni due anni a seguito del
    superamento di un retraining obbligatorio.
    30.6.2004 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 26 211
    B.L.S.D.
    Qualora il Dirigente della CO 118 ritenga necessario attivare Istruttori BLSD laici, come previsto dalla
    Deliberazione della Giunta Regionale n. 762 del 22/07/2002, questi saranno individuati, dallo
    Organismo Federativo di appartenenza, all’interno del Registro Regionale dei Formatori Volontari
    Soccorritori
    CONTENUTI DEL CORSO
    ASPETTI RELAZIONALI
    DURATA: 11 h
    􀁸 la relazione: il rapporto con l'Associazione, con i volontari, con il paziente in una operazione di
    soccorso;
    􀁸 la distinzione fra le necessità sanitarie e psicologiche di un intervento;
    􀁸 l'ascolto: le esigenze della squadra di soccorso e dell'infortunato;
    􀁸 la rielaborazione: ogni situazione prima di essere "archiviata" va analizzata per assimilare le azioni
    positive e non ripeterne eventuali errori;
    􀁸 l’approccio relazionale al volontario in formazione;
    􀁸 fondamenti dell’apprendimento.
    GLI ASPETTI GIURIDICI
    DURATA: 2h
    􀁸 le leggi nazionali e regionali in materia di soccorso;
    􀁸 la responsabilità giuridica;
    􀁸 la responsabilità penale;
    􀁸 la responsabilità civile.
    I PROTOCOLLI FORMATIVI NELLA NORMATIVA REGIONALE
    DURATA: 2h
    􀁸 i requisiti necessari all'Associazione per l'organizzazione dei corsi sanitari;
    􀁸 i requisiti necessari al cittadino per essere ammesso ai corsi sanitari;
    􀁸 i requisiti e le attribuzioni del Direttore Sanitario del corso;
    􀁸 gli argomenti da trattare nei corsi di formazione;
    􀁸 la durata dei corsi;
    􀁸 le modalità di svolgimento degli esami (composizione commissione, compilazione del verbale
    d'esame);
    􀁸 le modalità di richiesta del membro ASL per la commissione d'esame;
    􀁸 le modalità di comunicazione dell'esito dell'esame agli organi competenti.
    212 30.6.2004 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 26
    BLS E PBLS
    DURATA: 10 h
    prima parte 3 ore teoria ( lezione plenaria)
    􀁸 retraining teorico e pratico 1 ora
    􀁸 fondamenti del processo di apprendimento: 1 ora
    - definizione di apprendimento
    - condizioni che influenzano l’apprendimento
    - le aree di apprendimento
    - la definizione degli obiettivi educatici
    􀁸 strutturare una lezione 30’
    􀁸 gestire una simulazione 30’
    seconda parte 6 ore pratica ( gruppi di 4/5 persone)
    􀁸 le diapositive del bls e blsd 2 ore
    􀁸 esposizione di una microlezione 1 ora
    􀁸 addestramento alla gestione dell’isola di training 3 ore
    terza parte 1 ora – valutazione.
    􀁸 valutazione all’esposizione 30’
    􀁸 valutazione alla gestione del training 30’
    SVT
    DURATA: 14 h
    prima parte 4 ore teoria ( lezione plenaria)
    􀁸 il programma e la struttura del corso svt 1 ora
    􀁸 le diapositive del corso 1 ora
    􀁸 come gestire le tecniche semplici e il megacode 1 ora
    􀁸 la valutazione del corso svt 1 ora
    seconda parte 8 ore ( gruppi 4/5 persone)
    􀁸 la gestione delle isole di training 6 ore
    obiettivo: ogni gruppo ruoterà sulle isole predisposte come per il corso esecutori ed effettuerà
    l’addestramento nel ruolo di istruttore.
    􀁸 la gestione del megacode 2 ore
    l’istruttore proverà e discuterà le problematiche della gestione del megacode.
    gli scenari dei megacode faranno parte del corredo del materiale dell’istruttore
    terza parte 2 ore - valutazione
    􀁸 valutazione all’esposizione 1 ora
    􀁸 valutazione alla gestione del training 1 ora
    (GRUPPI MAX 15 PERSONE – RAPPORTO ALLIEVI / ISTRUTTORE 5:1)
    30.6.2004 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 26 213
    TABELLA 2
    ATTREZZATURE TECNICHE E MATERIALE SANITARIO IN DOTAZIONE ALLE AMBULANZE
    Trasporto di soccorso e rianimazione
    (Ambulanza Tipo “A” e Tipo “A 1”)
    Trasporto sanitario di emergenza ed urgenza con modello organizzativo “ambulanza con medico a bordo” o
    “ambulanza con infermiere”
    Materiale in dotazione
    Punto 1
    􀂉 fumogeni e torce a vento;
    􀁸 forbici tipo Robin;
    􀁸 faro estraibile;
    􀁸 estintore;
    􀁸 kit utensili :
    􀂾 cesoie;
    􀂾 piede di porco;
    􀂾 seghetto a ferro;
    􀂾 martello;
    􀂾 guanti da lavoro (secondo norma EN 420);
    􀂾 fettuccia bianco-rossa;
    􀁸 dotazione di almeno 4000 litri di ossigeno. Nel caso in cui ci siano 2 bombole da 2000 litri
    ciascuna, una si deve intendere in esercizio e l’altra piena (di scorta); nel caso invece di tre o più
    bombole si intende una in esercizio e le altre piene (di scorta). Le bombole si intendono con
    riduttore di pressione, manometro con due attacchi di 02 a parete, con almeno due flussometri (con
    marcatura CE secondo normative UNI-9507);
    􀁸 dotazione di ossigeno con bombole portatili con una capacità totale di almeno 5 litri, di cui una
    bombola in esercizio e le restanti piene (di scorta);
    􀁸 barella autocaricante o non;
    􀁸 barella a cucchiaio con cinture di sicurezza;
    􀁸 contenitore aghi usati;
    􀁸 contenitore rifiuti sanitari;
    􀁸 padella e pappagallo;
    􀁸 telo portaferiti con maniglie;
    􀁸 coperte e lenzuoli di ricambio;
    􀁸 serie collari cervicali (*);
    􀁸 serie steccobende (*);
    􀁸 laccio da emostasi;
    􀁸 tavola spinale radiotrasparente completa di ferma capo, frontale, mentoniera e ragno (*);
    􀁸 ricetrasmittente veicolare;
    􀁸 ricetrasmittente portatile(vedi elenco allegato);
    􀁸 telefono cellulare (vedi elenco allegato);
    􀁸 2 aspiratori endocavitari, di cui almeno uno portatile elettrico e a batteria;
    􀁸 monitor ECG più DEF, con registrazione su carta, portatile a batteria (vedi elenco allegato);
    􀁸 elettrocardiografo portatile a batteria (vedi elenco allegato);
    􀁸 pulsossimetro portatile a batteria, con sonda per adulti e pediatrica (vedi elenco allegato);
    􀁸 frigorifero per conservazione farmaci (vedi elenco allegato);
    􀁸 minimo 3 attacchi coassiali 12 V;
    214 30.6.2004 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 26
    􀁸 materasso a depressione (uno per soggetto autorizzato);
    􀁸 estricatore di sicurezza;
    􀁸 respiratore automatico (facoltativo, fatti salvi accordi locali);
    􀁸 pompa da infusione a siringa (facoltativa, fatti salvi accordi locali).
    Punto 2
    􀁸 set suture;
    􀁸 2 pinze di Klemmer;
    􀁸 ove previsti, secondo indicazione del Responsabile della C.O.: farmaci, mandrini (per adulti e
    pediatrici), minitrach, tubi O.T. e filtri (per adulti e pediatrici) saranno predisposti, controllati e
    reintegrati dal personale del 118 (*);
    􀁸 kit di rianimazione per adulti;
    􀂾 sfigmomanometro per adulti;
    􀂾 fonendoscopio;
    􀂾 pallone di ambu per adulti completo di maschere;
    􀂾 1 laringoscopio per adulti, con 3 lame;
    􀂾 pinza di magill;
    􀂾 cannule orofaringee;
    􀁸 kit di rianimazione neonatale – pediatrica;
    􀂾 sfigmomanometro pediatrico;
    􀂾 1 laringoscopio con lame pediatriche-neonatali, 3 curve e 3 rette;
    􀂾 pinza di magill;
    􀂾 1 pallone di ambu neonatale-pediatrico con maschere pediatriche e neonatali;
    􀂾 cannule orofaringee.
    Punto 3
    Descrizione specifica del materiale di consumo:
    􀀲 ossigeno (**)
    􀂉 fumogeni e torce a vento;
    􀂾 telo sterile
    􀂾 telo termoisolante;
    􀂾 maschera a percentuale variabile 02;
    􀂾 guanti non sterili monouso;
    􀂾 kit di medicazione;
    􀁩 set monouso medicazioni;
    􀁩 bende;
    􀁩 set suture ;
    􀂾 kit per la determinazione della glicemia;
    􀂾 sondini aspirazione;
    􀂾 sondini nasogastrici;
    􀂾 cateteri vescicali;
    􀂾 sacchetti raccoglitori;
    􀂾 sistema drenaggio toracico di emergenza;
    􀂾 sistema cosiddetto “va e vieni” per adulti e pediatrico;
    􀂾 guanti sterili;
    􀂾 cannule orofaringee (per adulti e pediatriche);
    􀂾 farmaci;
    􀂾 mandrini (per adulti e pediatrici);
    􀂾 minitrach;
    􀂾 tubi orotracheali;
    􀂾 filtri (per adulti e pediatrici);
    30.6.2004 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 26 215
    􀂾 materiale per infusione;
    􀂾 elettrodi monitoraggio ECG (per adulti e pediatrici);
    􀂾 gel conduttore.
    Elenco attrezzature per le quali è consentita la proporzione minima
    􀁸 Defibrillatore;
    􀁸 Elettrocardiografo;
    􀁸 Pulsossimetro;
    􀁸 Telefono cellulare attivo;
    􀁸 Zaini e/o borse per la custodia dei farmaci e del materiale sanitario e dispositivi medici di cui al
    “Punto 2” (*);
    􀁸 Ricetrasmittente portatile;
    􀁸 Frigorifero per conservazione farmaci.
    Proporzione minima consentita per ambulanze di Tipo “A” e “A1”
    Numero Ambulanze di Tipo
    “A” e di tipo “A1” per
    Associazione
    Numero Attrezzature
    obbligatorie corrispondenti
    per Associazione
    1 1
    2 2
    3 2
    4 2
    5 3
    6 3
    7 4
    8 4
    9 4
    10 5
    11 5
    12 5
    13 6
    14 6
    15 6
    16 7
    216 30.6.2004 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 26
    Trasporto di primo soccorso ed ordinario
    (Ambulanza Tipo “A”,”A1”, “B”)
    Trasporto di primo soccorso
    Trasporto sanitario di emergenza ed urgenza con modello organizzativo che non prevede a bordo medico o
    infermiere (es. ambulanza in rendez-vous).
    Materiale in dotazione
    Punto 1
    􀂉 fumogeni e torce a vento;
    􀁸 forbici tipo Robin;
    􀁸 faro estraibile;
    􀁸 estintore;
    􀁸 kit utensili:
    􀂾 cesoie;
    􀂾 piede di porco;
    􀂾 seghetto a ferro;
    􀂾 martello;
    􀂾 guanti da lavoro (secondo norma EN 420);
    􀂾 fettuccia bianco-rossa;
    􀁸 aspiratore endocavitario portatile elettrico e a batteria;
    􀁸 dotazione di almeno 2000 litri di ossigeno con due o più bombole di cui una in esercizio e l’altra/e
    piena/e (di scorta). Le bombole si intendono con riduttore di pressione, manometro con due
    attacchi di 02 a parete, con almeno due flussometri (con marcatura CE secondo normative UNI-
    9507);
    􀁸 dotazione di ossigeno con bombola/e portatile/i con capacità complessiva di almeno 3 litri;
    􀁸 barella autocaricante o non;
    􀁸 barella a cucchiaio con cinture di sicurezza;
    􀁸 contenitore aghi usati;
    􀁸 contenitore rifiuti sanitari;
    􀁸 padella e pappagallo;
    􀁸 pallone di ambu completo di maschere (2 per adulti, 1 pediatrica);
    􀁸 telo portaferiti con maniglie;
    􀁸 coperte e lenzuoli di ricambio;
    􀁸 serie collari cervicali(*);
    􀁸 serie steccobende(*);
    􀁸 laccio da emostasi;
    􀁸 tavola spinale radiotrasparente completa di ferma capo, frontale, mentoniera e ragno(*);
    􀁸 ricetrasmittente veicolare;
    􀁸 pulsossimetro portatile a batteria, con sonda per adulti e pediatrica;
    􀁸 minimo 2 attacchi coassiali 12 V.
    Punto 2
    Descrizione specifica del materiale di consumo:
    􀀲 ossigeno (**)
    􀂉 fumogeni e torce a vento;
    􀂾 4 cannule orofaringee di varie misure;
    􀂾 telo sterile;
    􀂾 telo termoisolante;
    􀂾 maschera a percentuale variabile 02;
    􀂾 guanti non sterili monouso;
    􀂾 kit di medicazione:
    􀁩 bende;
    􀁩 set monouso medicazioni;
    􀁩 cerotti a nastro;
    􀁩 garze piccole e grandi, sterili e non;
    􀁩 disinfettanti.
    Trasporto ordinario
    Materiale in dotazione
    Punto 1
    􀁸 estintore;
    􀁸 aspiratore endocavitario;
    􀁸 dotazione di almeno 2000 litri di ossigeno con due o più bombole di cui una in esercizio e l’altra/e
    piena/e (di scorta). Le bombole si intendono con riduttore di pressione, manometro con due
    attacchi di 02 a parete, con almeno due flussometri (con marcatura CE secondo normative UNI-
    9507);
    􀁸 dotazione di ossigeno con bombola/e portatile/i con capacità complessiva di almeno 3 litri;
    􀁸 barella autocaricante o non;
    􀁸 barella a cucchiaio con cinture di sicurezza;
    􀁸 contenitore aghi usati;
    􀁸 contenitore rifiuti sanitari;
    􀁸 padella e pappagallo;
    􀁸 pallone di ambu completo di maschere (2 per adulti, 1 pediatrica);
    􀁸 telo portaferiti con maniglie;
    􀁸 coperte e lenzuoli di ricambio;
    􀁸 serie collari cervicali(*);
    􀁸 serie steccobende(*);
    􀁸 laccio da emostasi;
    􀁸 ricetrasmittente veicolare;
    􀁸 minimo 2 attacchi coassiali 12 V.
    Punto 2
    Descrizione specifica del materiale di consumo:
    􀀲 ossigeno (**)
    􀂾 4 cannule orofaringee di varie misure;
    􀂾 telo sterile;
    􀂾 telo termoisolante;
    􀂾 maschera a percentuale variabile 02;
    􀂾 guanti non sterili monouso;
    􀂾 kit di medicazione:
    􀁩 bende;
    􀁩 set monouso medicazioni;
    􀁩 cerotti a nastro;
    􀁩 garze piccole e grandi, sterili e non;
    􀁩 disinfettanti.
    218 30.6.2004 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 26
    Nota N. 1
    a) il materiale di consumo viene inizialmente fornito dall’Azienda U.S.L. e, successivamente, erogato soltanto
    ai soggetti in possesso dell’autorizzazione al trasporto sanitario che abbiano stipulato, con l’Azienda U.S.L.,
    la convenzione. Il reintegro di tale materiale avverrà solamente in base all’effettivo e dimostrato consumo,
    oppure alla scadenza del prodotto;
    b) (**) le modalità per la fornitura dell’ossigeno saranno stabilite a livello di Area Vasta e/o mediante appositi
    accordi a livello locale.
    Nota N. 2
    Il materiale così evidenziato: (*) é definito dal Responsabile di ciascuna Centrale Operativa.
    Nota n. 3
    Le apparecchiature elettromedicali e l’impianto elettrico devono essere conformi alle norme tecniche
    CEI – UNI ed alle direttive europee riferite al settore.
    Nota n. 4
    Per quanto riguarda la compatibilità elettromagnetica dei dispositivi elettromedicali si applicano i requisiti
    prescritti dal Decreto Legislativo 12 Novembre 1996, n.615, dal D.M. del 18 Maggio 1999 e dalla Direttiva
    CEE 54/95.
    Nota n. 5
    Per quanto riguarda l’impianto di erogazione dei gas medicali deve essere presente apposita segnalazione di
    esaurimento degli stessi, visibile dal vano sanitario.
    Nota n. 6
    Il titolare dell’autorizzazione produrrà i resoconti degli esiti della verifica periodica degli apparercchi
    elettromedicali, su richiesta della Commissione di Vigilanza dell’Azienda U.S.L.
    Nota n. 7
    Non è consentito lo stoccaggio di farmaci né di presidi medico-chirurgici termolabili all’interno delle
    ambulanze.
    Nota n. 8
    Il rappresentante legale della singola Associazione, al momento del sopralluogo ai fini della verifica dei
    requisiti (per prima autorizzazione e/o per successive modifiche) dovrà rilasciare alla Commissione di
    Vigilanza apposita dichiarazione specificando espressamente, in relazione ad ogni singola ambulanza, se
    intende esercitare solo il trasporto ordinario oppure solo il primo soccorso o invece entrambi i tipi di trasporto,
    in conformità con la richiesta inviata al Comune di competenza.


    www.regione.toscana.it
     
    .
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