Approvazione dei moduli formativi per la formazione del Volontario Soccorritore 118

REGIONE PIEMONTE-BUR-SUPPLEMENTO N. 1 DEL 05/08/10

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    REGIONE PIEMONTE - BOLLETTINO UFFICIALE - SUPPLEMENTO N. 1 DEL 05/08/10 AL N. 31
    DEL 05/08/10
    Deliberazione della Giunta Regionale 14 dicembre 2009, n. 39-12816
    Approvazione dei moduli formativi per la formazione del Volontario Soccorritore 118 e per il
    Volontario Soccorritore del Soccorso Alpino e Speleologico.


    REGIONE PIEMONTE - BOLLETTINO UFFICIALE - SUPPLEMENTO N. 1 DEL 05/08/10 AL N. 31
    DEL 05/08/10
    Deliberazione della Giunta Regionale 14 dicembre 2009, n. 39-12816
    Approvazione dei moduli formativi per la formazione del Volontario Soccorritore 118 e per il
    Volontario Soccorritore del Soccorso Alpino e Speleologico.
    A relazione dell'Assessore Artesio:
    Ai sensi della normativa statale e regionale è compito del Servizio Sanitario Regionale assicurare il
    trasporto protetto.
    Il D.P.R. 27/03/92 n. 467600 ha previsto i livelli assistenziali di emergenza sanitaria, da assicurare
    con carattere di uniformità in tutto il territorio nazionale, prevedendo le strutture, i requisiti tecnici,
    le modalità di organizzazione, i livelli di responsabilità, il personale, il coordinamento funzionale ed
    organizzativo ai vari livelli.
    La L.R. n. 42 del 29/10/92, all’art. 3 comma 3, prevede che le Associazioni di volontariato o i
    soggetti interessati nel richiedere l’autorizzazione all’esercizio delle attività di trasporto ed
    eventualmente di soccorso di infermi e feriti debbono dimostrare il possesso di particolari requisiti
    tra cui il possesso, da parte del personale, di attestato di frequenza di un corso di formazione
    organizzato in conformità a quanto previsto dal sopra richiamato art. 3.
    Il Sistema di Emergenza Sanitaria 118 del Servizio Sanitario Regionale collabora con il Soccorso
    Alpino e Speleologico per l’attuazione degli interventi di soccorso, recupero e trasporto sanitario e
    non sanitario in ambiente montano, ipogeo e in ogni altro ambiente ostile e impervio del territorio
    regionale.
    Il Soccorso Alpino e Speleologico, riconosciuto come ente gestore per i propri volontari, organizza
    a tal proposito corsi di formazione secondo i criteri e le risorse previsti da uno standard formativo.
    Il Sistema di emergenza sanitaria 118 prevede il concorso delle Associazioni di volontari in regime
    di convenzione ed è, quindi, necessario che i Volontari Soccorritori abbiano una formazione
    adeguata ed omogenea sul territorio piemontese.
    Il Volontario Soccorritore del Sistema di Emergenza Sanitaria 118 e del Soccorso Alpino e
    Speleologico con un’adeguata formazione e conseguente certificazione della Regione Piemonte
    deve essere capace di svolgere determinate funzioni:
    - operare in modo coordinato con la Centrale Operativa del Sistema di Emergenza Sanitaria 118;
    - gestire l’organizzazione di un soccorso sicuro sul luogo e durante il trasferimento;
    - valutare le condizioni di un soggetto bisognoso di soccorso sanitario classificandolo secondo i
    codici protocollati;
    - prestare l’assistenza di primo soccorso sul luogo e durante il trasferimento verso la struttura
    sanitaria competente.
    Lo Standard Formativo per il Volontario Soccorritore del Sistema di Emergenza Sanitaria 118 e del
    Soccorso Alpino e Speleologico, deve mirare alla formazione nei compiti specifici che l’operatore
    volontario deve svolgere nell’azione di soccorso, sia nei confronti del “soggetto/persona che porta il
    problema” sia nell’interazione e cooperazione con gli altri operatori del Sistema di Emergenza
    Sanitaria 118 (infermiere e medico).
    Per esigenze di omogeneità dei percorsi formativi su tutto il territorio piemontese e visti i compiti e
    gli obiettivi formativi pertinenti al ruolo e alle funzioni del Volontario Soccorritore, la direzione
    Sanità, nell’ambito di un gruppo di lavoro regionale istituito con D.D. n. 380 del 01/07/08, ha
    delineato i moduli formativi sulla base dei quali devono esser definiti gli Standard Formativi del
    Volontario Soccorritore del Sistema di Emergenza Sanitaria 118 e del Soccorso Alpino e
    Speleologico.
    Ciascuno dei moduli formativi individuati è orientato ad un problema riscontrabile nella realtà di
    uno scenario di soccorso, anche impervio:
    1. Collocazione organizzativa del Volontario Soccorritore nel Sistema di Emergenza Sanitaria;
    2. La chiamata di soccorso e le comunicazioni radio;
    3. I rischi evolutivi;
    4. Segni e sintomi della persona (valutare);
    5. La persona con più lesioni o più persone da soccorrere (la priorità sanitaria mediante l’utilizzo
    del triage);
    6. La persona con perdita delle funzioni vitali: quando applicare il B.L.S. o il P.B.L.S.;
    7. La persona con difficoltà respiratoria;
    8. La persona con dolore cardiaco;
    9. La persona in stato di shock;
    10. La persona con intossicazione acuta;
    11. La persona con lesione traumatica della cute;
    12. La persona con lesione traumatica degli arti;
    13. La persona con lesione della colonna vertebrale e del cranio;
    14. La persona con trauma toracico;
    15. La persona con trauma addominale;
    16. La persona con emorragia;
    17. La persona con lesione da agenti fisici e chimici;
    18. La persona con colpo di calore;
    19. La persona con ipotermia;
    20. La donna con parto prematuro/fisiologico;
    21. La donna con dolore e perdita di sangue in gravidanza;
    22. Il neonato ed il bambino in condizioni critiche;
    23. La persona con emergenza neurologica non traumatica;
    24. La persona con disagio psichiatrico;
    25. Atteggiamenti professionali e collaborativi del soccorritore;
    26. Il bisogno psicologico e relazionale della persona da soccorrere;
    27. La mobilizzazione ed il trasferimento della persona;
    28. La gestione del soccorso in collaborazione con i professionisti dell'emergenza sanitaria (MSA,
    MSAB ed eliambulanza) e gli operatori non professionisti dell'emergenza;
    29. I comportamenti e le situazioni a rischio infettivo;
    30. Il materiale e la strumentazione prevista dallo standard regionale per le autoambulanze di tipo
    A e di tipo B;
    31. Le situazioni con rischio infettivo o disorganizzativo nella cellula sanitaria
    dell'autoambulanza;
    32. Le responsabilità giuridiche del Volontario Soccorritore.
    Nell’ambito dei moduli formativi indicati, occorre definire uno Standard Formativo del Volontario
    Soccorritore, che individui anche le metodiche di soccorso contenute nei cosiddetti P.O.S.
    (Protocolli Operativi Sanitari), che sono gli strumenti di tutela della salute e di garanzia delle
    modalità operative.
    La progettazione e realizzazione del programma di un corso, a partire dai moduli formativi, deve
    porre i discenti nella condizione migliore per apprendere e raggiungere le risposte attese degli
    obiettivi formativi.
    Ogni Associazione è libera di progettare ed organizzare un proprio programma del corso
    rispondente ad esigenze formative ed organizzative locali nel rispetto delle materie e dei criteri
    indicati nello Standard formativo.
    Lo Standard Formativo, in generale, contiene indicazioni relative a:
    - gli enti gestori della formazione;
    - il responsabile della formazione;
    - i partecipanti;
    - i formatori;
    - la frequenza;
    - le tecniche e gli strumenti formativi;
    - la valutazione formativa ed il tirocinio protetto;
    - la valutazione certificativa (idoneità);
    - la commissione di valutazione;
    - la certificazione regionale;
    - la formazione dell’istruttore volontario.
    Rilevato che lo Standard Formativo dev’essere aggiornato sistematicamente e periodicamente con
    procedure flessibili idonee a recepire tempestivamente gli aggiornamenti relativi alle nuove
    metodiche di soccorso, validate scientificamente o standardizzate dagli operatori, ed occorre
    ridefinire prontamente capacità adeguate al ruolo del volontario soccorritore.
    Ritenuto pertanto necessario adeguare l’attuale Standard Formativo del Volontario Soccorritore
    dando mandato al competente settore della direzione Sanità a provvedere all’approvazione, nel
    rispetto dei citati moduli formativi, dell’aggiornamento della versione dello Standard Formativo per
    il Volontario Soccorritore 118 approvato con DGR n. 7-8882 del 04/06/08 nonché delle future
    edizioni dello Standard Formativo stesso. La nuova edizione dello Standard Formativo per il
    Volontario Soccorritore 118 sostituirà la versione approvata con il citato provvedimento
    deliberativo a far data dall’adozione del relativo provvedimento da parte del competente settore
    della direzione Sanità.
    Ritenuto altresì di demandare al competente settore della direzione Sanità l’approvazione, nel
    rispetto dei citati moduli formativi, dello Standard formativo per il Volontario Soccorritore del
    Soccorso Alpino e Speleologico.
    Tutto ciò premesso,
    La Giunta Regionale, unanime,
    delibera
    per le motivazioni di cui alla premessa:
    · di approvare i moduli formativi di cui alle premesse per la formazione del Volontario
    Soccorritore 118 e per il Volontario Soccorritore del Soccorso Alpino e Speleologico;
    · di demandare a successivo provvedimento del competente settore della direzione Sanità
    l’approvazione, nel rispetto dei citati moduli formativi, dell’aggiornamento della versione dello
    Standard Formativo per il Volontario Soccorritore approvata con DGR n. 7-8882 del 04/06/08
    nonché delle successive edizioni;
    · di demandare a successivo provvedimento del competente settore della direzione Sanità
    l’approvazione, nel rispetto dei citati moduli formativi, dello Standard formativo per il Volontario
    Soccorritore del Soccorso Alpino e Speleologico;
    · di dare atto che la nuova edizione dello Standard Formativo per il Volontario Soccorritore 118
    sostituirà la versione approvata con DGR n. 7-8882 del 04/06/08 a far data dall’adozione del
    relativo provvedimento da parte del competente settore della direzione Sanità.
    La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi
    dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.
    (omissis)
    REGIONE PIEMONTE - BOLLETTINO UFFICIALE - SUPPLEMENTO N. 1 DEL 05/08/2010 AL N.
    31 DEL 05/08/2010
    Codice DB2008
    D.D. 26 luglio 2010, n. 489
    Nuova edizione programma formativo per la formazione del Volontario Soccorritore 118.
    Il Sistema di emergenza sanitaria 118 prevede il concorso delle Associazioni di volontari in regime
    di convenzione ed è, quindi, necessario che i Volontari Soccorritori abbiano una formazione
    adeguata ed omogenea sul territorio piemontese.
    La Giunta Regionale, con D.G.R. n. 217-46120 del 23/05/95 e s.m.i, ha definito gli indirizzi per la
    formazione del Volontario Soccorritore 118 ed approvato la prima edizione dello Standard
    Formativo.
    Con D.G.R. n. 34-5039 del 07/01/02 e con D.D. n. 437/29.06 del 26/11/02 sono state aggiornate le
    modalità di svolgimento dei corsi ed è stato modificato, aggiornandolo, lo Standard Formativo per i
    Volontari Soccorritori.
    Con D.G.R n. 7-8882 del 4.6.2008 è stata approvata la nuova edizione dello Standard Formativo per
    la Formazione del Volontario Soccorritore 118.
    Rilevato che lo Standard Formativo deve essere aggiornato sistematicamente e periodicamente sulla
    base delle nuove metodiche di soccorso, validate scientificamente o standardizzate dagli operatori,
    per poter definire prontamente capacità adeguate al ruolo del volontario soccorritore.
    Con D.G.R. n. 39-12816 del 14/12/2009 si è provveduto, ad approvare i moduli formativi in base ai
    quali dovranno essere definiti i futuri Standard Formativi del Volontario Soccorritore del Sistema di
    Emergenza Sanitaria 118, e, a demandare al competente Settore della Direzione Sanità
    l’approvazione della nuova versione dello Standard Formativo.
    Tutto ciò premesso,
    IL DIRETTORE
    visti gli artt. 17 e 18 della L.R. 23 del 28/07/08;
    vista la DGR n. 3939-12816 del 14/12/2009;
    determina
    - di approvare il nuovo Standard Formativo per la formazione del Volontario Soccorritore 118 di
    cui all’allegato 1) della presente determinazione, di cui costituisce parte integrante e sostanziale;
    - di dare atto che la nuova versione dello Standard Formativo sostituirà la versione approvata con
    DGR n. 7-8882 del 04/06/08 ad esecutività del presente atto dirigenziale.
    Il Direttore
    Vittorio Demicheli
    Allegato
    STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE 118 (4° Ediz ione) –
    Regione Piemonte, A.N.P.As. Piemonte, C.R.I. Piemonte
    1
    COMITATO REGIONALE
    PIEMONTE
    STANDARD FORMATIVO
    PER IL VOLONTARIO
    SOCCORRITORE 118
    4° edizione
    STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE 118 (4° Ediz ione) –
    Regione Piemonte, A.N.P.As. Piemonte, C.R.I. Piemonte
    2
    INDICE
    PREMESSA………………………………………………………………………………………………….PAG. 5
    A. GLI AUTORI: IL GRUPPO DI LAVORO
    B. VALIDAZIONE SCIENTIFICA DELLO STANDARD FORMATIVO
    1. IL RUOLO DEL VOLONTARIO SOCCORRITORE 118………………………………………...PAG. 7
    1.1 ANALISI DEL RUOLO OPERATIVO: RUOLO, FUNZIONE E COMPITI
    1.2 PROTOCOLLI OPERATIVI SANITARI (P.O.S.)
    2. IL MODELLO FORMATIVO PER LA FORMAZIONE DEGLI ADULTI……………………….PAG.11
    2.1 IL METODO FORMATIVO
    2.2 IL MODELLO FORMATIVO
    2.3 LO SVILUPPO ORGANIZZATIVO CENTRATO SULLA PERSONA
    3. MODELLO ORGANIZZATIVO PER LA FORMAZIONE……………………………………......PAG.16
    3.1 QUALITA’ TECNICA
    3.2 QUALITA’ ORGANIZZATIVA
    3.2.1 LIVELLO ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO: A.N.P.AS., C.R.I. ED ALTRE
    3.2.2 LIVELLO ISTITUZIONALE – SISTEMA 118 – SEGRETERIA ORGANIZZATIVO-SCIENTIFICA
    FORMAZIONE VOLONTARIO SOCCORRITORE 118
    3.2.3 OPERATORI E STRUMENTI PER GARANTIRE LA QUALITA’ DELLA FORMAZIONE
    VOLONTARIO SOCCORRITORE 118
    3.2.4 QUALITA’ PERCEPITA
    ALLEGATO A (DESTINATARIO: VOLONTARIO DI NUOVO INGRESSO)………………….…PAG. 23
    1. CRITERI PER LA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DEL CORSO DI
    FORMAZIONE
    2. INDICE MODULI FORMATIVI
    3. STRUTTURA DEL MODULO FORMATIVO
    4. GLOSSARIO DEI VERBI PEDAGOGICI
    5. MODULI FORMATIVI
    - MODULO FORMATIVO 1 da pag. 37 a pag. 41
    - MODULO FORMATIVO 2 da pag. 42 a pag. 49
    - MODULO FORMATIVO 3 da pag. 50 a pag. 56
    - MODULO FORMATIVO 4 da pag. 57 a pag. 68
    - MODULO FORMATIVO 5 da pag. 69 a pag. 73
    - MODULO FORMATIVO 6 da pag. 74 a pag. 96
    - MODULO FORMATIVO 7 da pag. 97 a pag. 102
    - MODULO FORMATIVO 8 da pag. 103 a pag. 106
    - MODULO FORMATIVO 9 da pag. 107 a pag. 110
    - MODULO FORMATIVO 10 da pag. 111 a pag. 119
    - MODULO FORMATIVO 11 da pag. 120 a pag. 123
    - MODULO FORMATIVO 12 da pag. 124 a pag. 130
    - MODULO FORMATIVO 13 da pag. 131 a pag. 145
    - MODULO FORMATIVO 14 da pag. 146 a pag. 151
    - MODULO FORMATIVO 15 da pag. 152 a pag. 155
    - MODULO FORMATIVO 16 da pag. 156 a pag. 162
    - MODULO FORMATIVO 17 da pag. 163 a pag. 168
    - MODULO FORMATIVO 18 da pag. 169 a pag. 171
    - MODULO FORMATIVO 19 da pag. 172 a pag. 175
    - MODULO FORMATIVO 20 da pag. 176 a pag. 182
    - MODULO FORMATIVO 21 da pag. 183 a pag. 186
    - MODULO FORMATIVO 22 da pag. 187 a pag. 190
    - MODULO FORMATIVO 23 da pag. 191 a pag. 196
    - MODULO FORMATIVO 24 da pag. 197 a pag. 200
    - MODULO FORMATIVO 25 da pag. 201 a pag. 203
    STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE 118 (4° Ediz ione) –
    Regione Piemonte, A.N.P.As. Piemonte, C.R.I. Piemonte
    3
    - MODULO FORMATIVO 26 da pag. 204 a pag. 207
    - MODULO FORMATIVO 27 da pag. 208 a pag. 218
    - MODULO FORMATIVO 28 da pag. 219 a pag. 225
    - MODULO FORMATIVO 29 da pag. 226 a pag. 230
    - MODULO FORMATIVO 30 da pag. 231 a pag. 235
    - MODULO FORMATIVO 31 da pag. 236 a pag. 240
    - MODULO FORMATIVO 32 da pag. 241 a pag. 243
    6. ELENCO DELLE METODICHE DI SOCCORSO E DELLE PROCEDURE
    GESTIONALI……………………………………………………………………………PAG. 244
    7. CORSO ISTRUTTORE VOLONTARIO SOCCORRITORE 118………………….PAG. 251
    8. CORSO RAPPRESENTANTE REGIONALE…………………………………………PAG. 254
    ALLEGATO 1: – PROTOCOLLI OPERATIVI SANITARI………………………………………..… PAG. 257
    - P.O.S. 1
    - P.O.S. 2
    - P.O.S. 3
    - P.O.S. 4
    - P.O.S. 5
    - P.O.S. 6
    - P.O.S. 7
    - P.O.S. 8
    - P.O.S. 9
    ALLEGATO 2: QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE DEL CORSO………………………………….PAG.294
    ALLEGATO 3: VERBALE DI VALUTAZIONE FINALE DI APPRENDIMENTO…………………...PAG.295
    ALLEGATO 4: VALUTAZIONE TIROCINIO PRATICO PROTETTO………………………………..PAG.297
    ALLEGATO 5: VERBALE DI VALUTAZIONE TIROCINIO PRATICO PROTETTO……………….PAG.298
    ALLEGATO 6: ATTESTATO REGIONALE “VOLONTARIO SOCCORRITORE 118”……………...PAG.300
    ALLEGATO 7: VERBALE PER CANDIDATI ISTRUTTORI…..……………………………………….PAG.303
    ALLEGATO 8: SKILL LAB/GLIGLIE DI VALUTAZIONE…………..…………………………………PAG.304
    - B.L.S. 2 SOCCORRITORI pag. 304
    - ESTRAZIONE DEL CASCO pag. 306
    - LOG ROLL pag. 307
    - IMMOBILIZZAZIONE SU SPINALE pag. 308
    - TRAUMAESTRICATRORE – KED pag. 310
    - CARICAMENTO SU BARELLA A CUCCHIAIO pag. 313
    - TECNICA ABBATTIMENTO SU SPINALE pag. 315
    - COLLARE A DUE PEZZI pag. 317
    - COLLARE MONOPEZZO pag. 318
    - P.B.L.S. BAMBINO – 2 SOCCORRITORI pag. 320
    - P.B.L.S. LATTANTE – 2 SOCCORRITORI pag. 322
    - POSIZIONE LATERALE DI SICUREZZA (P.L.S.) pag. 324
    STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE 118 (4° Ediz ione) –
    Regione Piemonte, A.N.P.As. Piemonte, C.R.I. Piemonte
    4
    GRIGLIA DI VALUTAZIONE COMUNICAZIONI RADIO:……………………………………….…..PAG.325
    - V42
    - R46
    - R33
    - R55
    - V68
    - V24
    ALLEGATO 9: VERBALE CORSO RAPPRESENTANTE REGIONALE…..…..………..………….….PAG.337
    ALLEGATO 10: ATTESTATO RAPPRESENTANTE REGIONALE….…….………………………..…PAG.338
    ALLEGATO 11: VERBALE CORSO ISTRUTTORE VOLONTARIO 118……………………………..PAG.339
    BIBLIOGRAFIA…………………………………………………………………………………….………..PAG.344
    STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE 118 (4° Ediz ione) –
    Regione Piemonte, A.N.P.As. Piemonte, C.R.I. Piemonte
    5
    PREMESSA
    Il presente documento è la quarta edizione di sviluppo dello Standard Formativo
    unico e di base per il Volontario Soccorritore attivo nel Sistema 118.
    Approvato con Deliberazione della Giunta Regionale, risponde agli indirizzi definiti
    dalla Regione Piemonte con D.G.R. n. 217-46120 del 23.5.1995 e s.m.i:
    “Allegato A”: corsi rivolti ai volontari di nuovo ingresso;
    Esso contiene gli aggiornamenti sia delle metodiche di soccorso secondo le più
    recenti conoscenze pubblicate nella letteratura medico-scientifica sia delle procedure
    organizzative e gestionali emanate dal Sistema 118 a partire dalla prima edizione dello
    stesso Standard Formativo (1996).
    Tutti gli aggiornamenti sono stati ponderati ed inseriti nella quarta edizione
    considerando i tre criteri fondamentali di efficacia, sicurezza e adeguatezza che
    contraddistinguono la definizione operativa del ruolo del Volontario Soccorritore.
    A. GLI AUTORI: IL GRUPPO DI LAVORO
    Lo Standard Formativo è stato aggiornato dal Gruppo di lavoro, individuato con
    Determinazione Dirigenziale n. 380 del 01/07/2008, composto da:
    ORGANIZZAZIONE NOMINATIVO
    SISTEMA 118 Greta CARERA
    SISTEMA 118 Egle VALLE
    A.N.P.AS. Simone FURLAN
    A.N.P.AS. Roberto RAMPONE
    C.R.I. Angelo BARBATI
    C.R.I. Gian Piero DEL TITO
    REGIONE PIEMONTE Rossella MONTONE
    Si ringraziano inoltre per la collaborazione professionale e la consulenza scientifica
    il Dott. Francesco Enrichens, il Dr. Danilo Bono - Direttore del Dipartimento
    STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE 118 (4° Ediz ione) –
    Regione Piemonte, A.N.P.As. Piemonte, C.R.I. Piemonte
    6
    Interaziendale Emergenza Sanitaria 118 ed i Responsabili delle Centrali Operative 118 per
    il prezioso lavoro di revisione del testo.
    B. LA VALIDAZIONE SCIENTIFICA DELLO STANDARD FORMATIVO
    La stesura del testo è stata effettuata seguendo le linee guida internazionali
    riconosciute:
    - PHTLS.;
    - ATLS.;
    - ILCOR;
    - AMLS;
    - ALS.
    STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE 118 (4° Ediz ione) –
    Regione Piemonte, A.N.P.As. Piemonte, C.R.I. Piemonte
    7
    1. IL RUOLO DEL VOLONTARIO SOCCORRITORE 118
    1.1 ANALISI DEL RUOLO OPERATIVO: RUOLO, FUNZIONI E COMPITI
    L’azione di un cittadino volontario pone interrogativi sul suo ruolo operativo e
    giuridico.
    Egli si impegna personalmente in un servizio di solidarietà nella propria comunità, è
    socio di una organizzazione di volontariato ed è erogatore di un servizio per conto
    dell’ente pubblico all’interno di un sistema organizzato.
    In un sistema complesso e a rete, quale il Servizio di Emergenza Sanitaria 118,
    risulta quindi necessario definire il ruolo dei singoli operatori nelle loro specificità e
    complementarità.
    Questa analisi del ruolo può:
    · favorire la collaborazione e l’integrazione sia tra i singoli operatori sia con le équipe di
    riferimento (squadra di soccorso, centrale operativa 118, pronto soccorso…),
    · garantire una risposta sanitaria appropriata ai bisogni di salute e di assistenza del
    cittadino bisognoso di soccorso
    · produrre infine chiarezza prestazionale ed organizzativa.
    Il presente Standard Formativo è il frutto di un’analisi approfondita del ruolo
    operativo e giuridico del Volontario Soccorritore 118, quale fornitore di solidarietà
    attraverso il servizio di Primo Soccorso con il Mezzo di Soccorso di Base costituito da un
    equipaggio di soli volontari ed integrato nel Sistema 118.
    La sua azione concreta è stata espressa con una definizione operativa del ruolo e
    delle corrispondenti funzioni e con una declinazione delle competenze adeguate
    all’azione del volontario (i cosiddetti compiti) riferite alle situazioni specifiche di
    intervento (problemi). I compiti sono stati tradotti in obiettivi di apprendimento
    chiaramente osservabili e valutabili (gli obiettivi formativi).
    L’alternativa tradizionale a questa impostazione avrebbe presentato il programma
    del corso regionale descrivendo o riassumendo gli argomenti e le tecniche di soccorso da
    trattare a partire dall’anatomia e dalla fisiologia.
    Lo Standard Formativo, invece, definisce la qualità tecnica della prestazione e della
    relativa formazione per il Volontario Soccorritore impegnato in un equipaggio del Mezzo
    di Soccorso di Base. Quindi fotografa nitidamente un operatore nello svolgimento delle
    sue competenze e da questo profilo è stata costruita una formazione appropriata sia in
    termini di contenuti sia per metodo formativo.
    Tale impostazione, inoltre, diventa utile per ogni diversa collocazione organizzativa
    ed operativa del Volontario Soccorritore (per es: Mezzo di Soccorso Avanzato con
    equipaggio medico-infermieristico). Infatti essa richiederebbe una ri-definizione puntuale
    STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE 118 (4° Ediz ione) –
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    ed appropriata delle competenze/compiti a partire da quelle presenti nello Standard
    Formativo, pur conservando la definizione del ruolo e delle funzioni per garantire
    un’autentica ri-conoscibilità.
    La definizione di RUOLO presente nello Standard Formativo è la seguente:
    “Il Volontario Soccorritore è un cittadino che opera un intervento di Primo Soccorso
    con competenza ed è un operatore costitutivo del Sistema di Emergenza Sanitaria 118,
    che coopera con altri operatori professionisti del soccorso (infermieri e medici).
    Il termine competenza si riferisce alla formazione; all’impegno di operare secondo
    coscienza e solidarietà; al meglio delle proprie capacità intellettive, gestuali, relazionali;
    alla volontà di aggiornarsi periodicamente.”
    Il ruolo operativo è un insieme di FUNZIONI che si svolgono in situazioni concrete.
    Esse sono state così individuate:
    “Il Volontario Soccorritore, con una adeguata formazione e conseguente
    certificazione della Regione Piemonte, deve essere capace di:
    · valutare le condizioni cliniche di un soggetto classificandolo secondo i codici
    protocollati;
    · prestare l’assistenza di primo soccorso sul luogo e durante il trasferimento verso la
    struttura sanitaria competente, relazionandosi con la persona da soccorrere;
    · interagire nell’ambito dell’organizzazione di un soccorso, garantendo le condizioni di
    sicurezza nelle sue varie fasi;
    · operare in maniera coordinata con gli altri componenti della squadra, con gli operatori
    del DEA, con la Centrale Operativa del Sistema di Emergenza Sanitaria 118 e con le
    altre équipe di soccorso non sanitario.”
    Le funzioni con questo livello di definizione, pur chiarendo il ruolo, forniscono
    un’idea ancora troppo generale sul “cosa fa” un operatore, tanto da rischiare di
    confondere: infatti il medico e l’infermiere possono riconoscersi in queste stesse
    funzioni. In realtà esse evidenziano che gli operatori del soccorso cooperano in un
    sistema per raggiungere gli stessi obiettivi: garantire un soccorso efficace, sicuro e
    solidale per chi ha un problema di salute acuto.
    Il passaggio successivo è specificare “come” un Volontario Soccorritore svolge
    queste funzioni nella sua prestazione di solidarietà. Le funzioni sono state esplicitate
    quindi in competenze/COMPITI adeguate al Volontario Soccorritore e riferite a:
    · metodiche di identificazione e di soccorso rispetto al problema di salute della persona
    da soccorrere,
    · procedure gestionali ed organizzative,
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    · capacità di essere parte e di promuovere l’appartenenza ad un sistema complesso e
    multilivello, cioè a partire dalla propria squadra passando ai collegamenti con la
    propria Centrale Operativa 118 fino alla consegna della persona da soccorrere alla
    équipe del DEA/PS di riferimento.
    Tutte queste competenze, infine, sono state trasformate in OBIETTIVI FORMATIVI
    misurabili con indicatori di performance, cioè le “risposte attese”. Esse corrispondono a
    quanto ci aspettiamo che un buon Volontario Soccorritore “sappia fare” nelle situazioni
    reali e concrete.
    Ciascun compito nella trasformazione in obiettivo formativo è stato sviluppato
    secondo i tre campi dell’apprendimento necessari per lo sviluppo globale delle
    competenze: campo intellettivo (conoscenze), campo gestuale (manualità e operatività),
    campo relazionale (comunicazione, atteggiamento e relazione).
    Le risposte attese corrispondono ad indicatori di livello accettabile di
    performance/prestazione (L.A.P.) selezionati sulla base di tre criteri fondamentali:
    EFFICACIA indicatori di prestazione riconosciuti come validi dal punto
    di vista scientifico per l'azione di Primo Soccorso
    SICUREZZA indicatori di prestazione che garantiscono il "primum, non
    nocere", nei confronti della persona che porta il problema e
    che sostengono e presidiano i compiti del Volontario
    Soccorritore nell'ambito del suo ruolo specifico
    ADEGUATEZZA indicatori di prestazione confacenti al ruolo del Volontario
    Soccorritore
    Questi stessi indicatori inoltre garantiscono al Volontario Soccorritore e al Sistema
    118 la riconoscibilità del ruolo di un operatore, volontario e non professionista,
    nell’ambito di un’organizzazione complessa:
    GLOBALITÀ l'espressione delle competenze di solidarietà con capacità
    intellettive, gestuali e relazionali nella gestione del soccorso
    della persona che porta il problema
    OMOGENEITÀ il raggiungimento di un livello omogeneo di capacità di
    prestazione nell'ambito del territorio regionale
    MISURABILITÀ la possibilità e la garanzia di una valutazione formativa e
    certificativa oggettiva delle competenze di prestazione durante
    la formazione e successivamente di una valutazione di
    performance durante la prestazione del servizio 118
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    Questa “esplicitazione pratica” delle competenze, come nella precedente edizione
    dello Standard Formativo, aiuterà:
    · i formatori delle Associazioni a orientare i corsi da loro organizzati verso un “saper
    fare” e un’ ”abitudine a valutare” a partire dai problemi di salute ed organizzativi,
    · i partecipanti ad “apprendere ed a valutarsi” per obiettivi e competenze piuttosto che
    studiare per temi e contenuti teorici,
    · i valutatori e rappresentanti regionali a valutare in modo omogeneo su tutto il
    territorio regionale e a produrre strumenti validi (in particolare griglie di osservazione)
    e riproducibili nel misurare il “saper fare” dei futuri volontari.
    1.2 I PROTOCOLLI OPERATIVI SANITARI (P.O.S.)
    I P.O.S. sono strumenti di tutela della salute e di garanzia di un ruolo operativo,
    specificatamente formulati per i Volontari Soccorritori.
    Fino al 1998, infatti, non vi era uniformità nelle prestazioni di soccorso (cosa fare e
    come fare) tra i Volontari Soccorritori e vi erano differenti interpretazioni tra gli stessi
    volontari e gli operatori e i responsabili del Sistema 118 su alcune situazioni specifiche.
    Sono stati predisposti quindi i seguenti Protocolli Operativi Sanitari:
    · quando e come applicare il laccio emostatico arterioso (P.O.S. 1)
    · quando e come rimuovere il casco (P.O.S. 2)
    · come immobilizzare le fratture degli arti (P.O.S. 3)
    · quando e come somministrare ossigeno terapeutico (P.O.S. 4)
    · rilevazione della saturazione (P.O.S. 5)
    · pressione arteriosa e sua rilevazione (P.O.S. 6)
    · abbattimento su asse spinale (P.O.S. 7)
    · pulizia/disinfezione dell’ambulanza di emergenza/urgenza (P.O.S. 8)
    · collaborazione con i mezzi di soccorso avanzato, collaboratore msa 118,
    collaborazione con il mezzo aereo (P.O.S. 9)
    La loro formalizzazione, concordata con i rappresentati A.N.P.AS. e C.R.I. e validata
    dal Coordinamento dei Responsabili delle Centrali Operative 118 del Piemonte, è un
    segno tangibile e visibile sia della cittadinanza attiva espressa dai Volontari A.N.P.AS. e
    C.R.I. sia di crescita di un Sistema di Emergenza Sanitaria 118 veramente integrato e
    attento ai bisogni di salute della gente per cui è istituito.
    Infatti, non solo rispondono ad una norma legislativa che li prevede (Atto di Intesa
    Stato-Regioni in applicazione del D.P.R. 27.03.1992), ma tutelano anche sia dal punto di
    vista sanitario che legale i seguenti soggetti:
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    · il cittadino che viene soccorso: qualsiasi cittadino ha la garanzia di essere soccorso
    con le tecniche più appropriate ed in modo omogeneo sul territorio piemontese
    · il Volontario Soccorritore: i volontari non solo hanno la garanzia di eseguire delle
    tecniche di soccorso efficaci ed aggiornate secondo le attuali indicazioni tratte dalla
    letteratura scientifica, ma anche tecniche consone ed adeguate alle competenze attese
    da un cittadino che opera volontariamente
    · il Sistema 118: gli operatori professionisti, i responsabili e gli stessi volontari sono
    dotati di un “presidio di regolamentazione” per la qualità delle prestazioni sanitarie e
    per l’attuazione della conseguente formazione degli operatori volontari,
    responsabilizzando non solo i singoli volontari ma anche il Sistema 118 – Servizio
    Sanitario Regionale in quanto servizio pubblico deputato alla tutela della salute.
    I P.O.S. sono quindi una “garanzia” non solo per la tutela della salute dei cittadini, ma
    anche per l’impegno dei Volontari Soccorritori che si prodigano nell’espletamento del
    servizio con ambulanza in regime di convenzione.
    2. IL MODELLO FORMATIVO PER LA FORMAZIONE DEGLI ADULTI
    Perché iniziare dall’analisi di un ruolo, invece di proporre il programma di un corso
    tradizionalmente inteso?
    Un adulto impara diversamente da un bambino?
    La formazione deve istruire sulla tecnica o deve tener conto anche del contesto in
    cui si andrà ad operare?
    Queste domande iniziali più volte sono state sollevate da quanti hanno avuto a che
    fare con l’edizione precedente dello Standard Formativo. Sono state stimolo di
    ripensamento e di approfondimento per un modello formativo più moderno e adatto ai
    bisogni di formazione del Volontario Soccorritore nel Sistema 118, anche se talvolta di
    difficile comprensione al primo impatto.
    Un intervento formativo valido ed efficace non può prescindere dal capire quali sono
    le competenze operative che ci si aspetta di ottenere dal partecipante ad un corso e
    soprattutto dal comprendere quale ruolo andrà a rivestire la persona formata nella
    prestazione di un servizio all’interno di un’organizzazione complessa.
    Anche il Volontario Soccorritore e il relativo per-corso formativo devono attingere
    da questa impostazione moderna della formazione per re-interpretare la figura del
    volontario alla luce dei cambiamenti tecnologici (dai sacchi di sabbia alle steccobende) ed
    organizzativi (dall’ambulanza di soccorso dell’associazione di paese all’ambulanza
    STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE 118 (4° Ediz ione) –
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    integrata nel Sistema 118). L’accelerazione di questi cambiamenti inoltre è stata
    repentina e turbolenta negli ultimi dieci anni ed è tuttora in corso, rischiando di
    confondere ed equivocare sulla figura del volontario sovraesponendola ad un eccesso di
    medicalizzazione o sottostimandola a mero esecutore.
    Iniziare dalla definizione di un ruolo operativo declinato in competenze concrete
    ed adeguate, piuttosto che dalla presentazione del programma di un corso tradizionale, è
    servito per recuperare la storia di una manifestazione di cittadinanza attiva e per rendere
    più chiara la collocazione prestazionale ed organizzativa di un operatore nel Sistema 118.
    Attraverso l’analisi dei processi operativi che il Volontario Soccorritore svolge
    nell’erogazione di un servizio all’interno di un Sistema organizzativo complesso sono
    stati ricostruiti e valicati, con la letteratura scientifica, i compiti e le relative metodiche di
    soccorso, le funzioni condivise con gli altri operatori professionisti e il ruolo proprio del
    volontario. In tal modo è stato possibile formulare obiettivi formativi adeguati alle
    competenze specifiche del volontario.
    Lo Standard Formativo Volontario Soccorritore 118 nell’Allegato A (rivolto ai nuovi
    volontari) rappresenta quindi da un lato la qualità misurabile e visibile di un operatore e
    dall’altro lo strumento concreto per organizzare corsi autonomamente a livello locale.
    Tale approccio garantisce più saldamente l’omogeneità dei risultati (la prestazione) e
    l’adattabilità alle necessità organizzative locali.
    Si ritiene opportuno precisare che la definizione di “Allegato A”, mantenuta nel
    presente standard formativo, trova origine storica nella Deliberazione della Giunta
    Regionale n. 217-46120 del 23.5.1995 con la quale fu approvato il programma formativo
    di base per i volontari soccorritori 118 (Allegato A della D.G.R.).
    Lo Standard Formativo delinea la figura del Volontario Soccorritore nelle sue
    competenze operative fondamentali il cui contesto di prestazione è il Mezzo di Soccorso
    di Base. Risulta quindi punto di riferimento per successivi aggiornamenti sulle metodiche
    di soccorso o adattamenti a contesti organizzativi diversi (per es: Mezzo di Soccorso
    Avanzato).
    Tale impostazione apre ad un percorso coerente di re-training programmato e di
    formazione permanente, che supera il corso unico tradizionale o gli incontri di
    aggiornamento sporadici.
    2.1 IL METODO FORMATIVO
    Il metodo pedagogico utilizzato dallo Standard Formativo nella formulazione dei
    compiti-obiettivi formativi e proposto per la progettazione ed attuazione dei corsi è la
    Pedagogia Attiva. Tale metodo didattico si fonda sulla affermazione che il discente deve
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    essere “soggetto attivo del proprio apprendimento e non oggetto passivo dell’altrui
    insegnamento” (Guilbert, 1981)1. In tale ottica, il docente-formatore è “colui che facilita
    l’apprendimento”, cioè il tutor del processo formativo che il discente realizza durante il
    corso e non solamente colui che istruisce sulle tecniche.
    Nel facilitare l’apprendimento, il tutor deve essere in grado di perseguire due scopi
    principali:
    1. sviluppare l’abilità di ragionamento e di pensiero critico dei discenti mentre essi
    apprendono le conoscenze, le abilità gestuali e gli atteggiamenti relazionali,
    2. aiutare i discenti a diventare soggetti in grado di apprendere in maniera autonoma e
    autodiretta (imparare ad apprendere),
    3. promuovere un’attenzione costante all’autovalutazione e alla valutazione tra pari
    prima del processo di apprendimento e successivamente nella pratica del soccorso.
    Tale metodologia pedagogica stimola la crescita personale ed esperienzale ed
    accresce la consapevolezza delle proprie risorse, limiti e potenzialità.
    La Pedagogia Attiva è un metodo formativo particolarmente efficace con gli adulti ed
    è raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.) per la formazione
    delle capacità professionali degli operatori sanitari e sociali di qualsiasi ruolo e livello
    operativo.
    2.2 IL MODELLO FORMATIVO
    Il modello formativo individuato privilegia l’apprendimento dell’adulto e la
    formazione di competenze operative (Parvensky, 1995)2. Quindi sia lo Standard Formativo
    che la sua applicazione nei successivi corsi di formazione devono essere improntati alle
    seguenti caratteristiche:
    1 Guilbert JJ, Guida Pedagogica, 1981
    2 Parvensky CA, Teaching EMS: an educator’s guide to improved EMS instruction, Mosby-Year book, St. Louis Missouri, 1995
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    Standard Formativo
    Focalizzare da subito l’attenzione sui problemi di salute e di
    scenario che un volontario ha davanti agli occhi quando scende
    dall’ambulanza
    Formazione
    Impostare le lezioni teoriche a partire dalla descrizione dello
    scenario, dei segni e dei sintomi e simulare didatticamente le
    reali condizioni in cui il Volontario Soccorritore potrebbe
    operare con scenari di soccorso (Castagna, 1995)3
     orientato ai
    problemi
    Standard Formativo
    Formulare obiettivi formativi adeguati alle competenze operative
    e comprensibili al Volontario Soccorritore
    Formazione
    usare un linguaggio e uno stile di conduzione appropriato ai
    discenti che sono adulti in apprendimento (andragogia)
    (Knowles, 1993)4 ed appartengono ad ambiti socio-culturali
    diversi: impiegati, operai, casalinghe, laureati, pensionati..
     orientato ai
    discenti
    Standard Formativo
    redigere lo Standard Formativo con un gruppo di operatori
    provenienti dalle Associazioni di Volontariato, dal Sistema 118 e
    dall’Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte
    Formazione
    valorizzare la motivazione, l'esperienza e la cultura del discente
    ponendolo in una condizione attiva di apprendimento;
    coinvolgere gli operatori professionisti del Sistema di
    Emergenza Sanitaria 118 con il rispetto dei rispettivi ruoli.
     cooperativo
    Standard Formativo
    selezionare le nozioni teoriche indispensabili ed utili alla
    comprensione delle situazioni problematiche, alla presa di
    decisione e all’applicazione delle metodiche di soccorso
    Formazione
    utilizzare strumenti e tecniche didattiche pertinenti ed
    adeguate, che privilegino contesti realistici di operatività
     pratico/teorico
    3 Castagna M, Progettare la formazione – guida metodologia per la progettazione del lavoro in aula, A.I.F. FrancoAngeli, Milano 1995
    4 Knowles M, Quando l’adulto impara – pedagogia e andragogia, A.I.F. – FrancoAngeli, Milano 1993
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    Standard Formativo
    selezionare indicatori (le risposte attese) che rendano visibile,
    osservabile e misurabile la prestazione adeguata del Volontario
    Soccorritore
    Formazione
    misurare qualitativamente il grado di apprendimento del
    discente rispetto lo standard di riferimento e metterlo in grado
    di auto-misurare l’aumento delle proprie competenze
    intellettive, gestuali e relazionali, e non solamente misurare
    l’aumento delle sue conoscenze o la soddisfazione sul corso
    Sperimentare e mettere a regime corsi interassociativi a livello
    locale
     valutabile
    2.3 LO SVILUPPO ORGANIZZATIVO CENTRATO SULLA PERSONA
    La formazione immaginata e tradotta concretamente nello Standard Formativo è
    stata la premessa e l’avvio di una concezione più avanzata e moderna di fare formazione
    nel Volontariato e nel Sistema 118: un ponte tra l’istruzione tradizionale centrata sui temi
    e sulle tecniche e la formazione orientata all’apprendimento.
    Lo sviluppo individuale è al centro dell’attenzione nella persona che sta imparando e
    nel docente che sta facilitando il percorso di apprendimento del discente. Ma questo
    processo, che non si può circoscrivere ad un intervento singolo, cioè il corso, ha
    ripercussioni tangibili anche nelle organizzazioni in cui avviene e ha ricadute sensibili
    rispetto ai bisogni di salute delle comunità sociali servite.
    Quindi ogni sviluppo è possibile e reale se a crescere sono in primo luogo gli attori
    organizzativi, le risorse umane, i soggetti. Questo sviluppo punta all’empowerment cioè,
    secondo l’O.M.S., al potenziamento delle risorse individuali di controllo sulle decisioni ed
    azioni che riguardano la propria salute. Non solo potenziamento, ma anche condivisione,
    responsabilizzazione, aumento delle capacità, sviluppo di potenzialità ed apertura a
    nuovi mondi possibili (Piccardo, 1995)5.
    L’empowerment rappresenta così una proposta vera e concreta per realizzare
    l’organizzazione “a misura d’uomo”, per promuovere il “lato umano”, per dare
    dimensione concreta a tutti i progetti che puntano al rilancio della qualità totale, della
    filosofia del servizio e dell’apprendimento organizzativo (Amietta, 2000)6.
    Una possibile sintesi e sfida per coniugare e praticare i valori della solidarietà e della
    tutela della salute, entrambi rappresentati nelle radici del volontariato e nella missione
    del servizio sanitario sancita dalla Costituzione Italiana.
    In questa prospettiva già nella prima edizione dello Standard Formativo (1996) le
    Associazioni di Volontariato aderenti alla C.R.I. ed all’A.N.P.AS. sono state valorizzate per
    5 Piccardo C, Empowerment – strategie di sviluppo organizzativo centrato sulla persona, Raffaello Cortina Editore, Milano 1995
    6 Amietta PL, I luoghi dell’apprendimento. Metodi, strumenti e casi di eccellenza delle nuove formazioni, A.I.F. FrancoAngeli, Milano 2000
    STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE 118 (4° Ediz ione) –
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    la loro storia e riconosciute come enti gestori della formazione per i propri soci, cioè
    risorse che potevano contribuire con le proprie potenzialità ed economicità allo sviluppo
    del Sistema 118. Inoltre sono state co-protagoniste nella creazione di un modello
    organizzativo per la formazione sia dei volontari sia degli istruttori volontari e per la
    gestione della valutazione certificativa.
    3. MODELLO ORGANIZZATIVO PER LA FORMAZIONE
    Perché un modello organizzativo per la formazione?
    Non è sufficiente un buon corso per formare un buon volontario?
    A che cosa serve la formazione regionale?
    In un sistema complesso, qual è il Sistema 118, costituito da tante organizzazioni
    a loro volta complesse e collegate tra loro come le maglie di una rete, è necessario
    prevedere un insieme di elementi che sostengano la formazione e la qualità delle
    competenze richieste a qualsiasi operatore che vi appartiene. In particolare, nel caso del
    Volontario Soccorritore, ci vogliono gli elementi delle tre dimensioni di qualità:
    · dimensione della qualità tecnica: un buon programma formativo, non solo di base
    ma anche di formazione permanente, basato sui compiti attesi e sul ruolo
    operativo del Volontario Soccorritore nel Sistema 118 ed orientato ai processi di
    apprendimento propri dell’adulto piuttosto che all’istruzione tradizionale;
    · dimensione della qualità organizzativa: buoni formatori; una buona
    organizzazione della formazione all’interno dell’Associazione; un buon supporto e
    una fattiva collaborazione da parte del Sistema 118 per l’organizzazione e
    realizzazione della formazione all’interno dell’Associazione, per la valutazione e la
    certificazione delle competenze acquisite dai singoli Volontari Soccorritori, per il
    monitoraggio dei risultati formativi, delle loro ricadute sulla qualità del servizio e
    conseguentemente dell’impatto sui problemi di salute collegati all’emergenza
    sanitaria, dei nuovi bisogni formativi;
    · dimensione della qualità percepita: una buona soddisfazione dei Volontari
    Soccorritori per le competenze acquisite e per il metodo di apprendimento, dei
    cittadini per la qualità del servizio, degli operatori e dei responsabili per la qualità
    e la omogeneità territoriale del servizio prestato dai Volontari Soccorritori.
    Queste tre dimensioni sono gli ambiti, propri dei programmi di miglioramento
    della qualità in sanità, per potenziare e sviluppare le capacità di solidarietà di ogni
    singolo Volontario Soccorritore e del Sistema nel suo complesso, attraverso un processo
    formativo continuo… e possono essere una risposta ai quesiti iniziali.
    STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE 118 (4° Ediz ione) –
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    3.1 QUALITÀ TECNICA
    Il ruolo e i compiti del Volontario Soccorritore e il modello formativo, presentati nei
    capitoli precedenti, sono i fondamenti sui quali è stato formulato il presente standard per
    la formazione del Volontario Soccorritore nella squadra dell’ambulanza di soccorso di
    base. Esso rappresenta la traduzione operativa e misurabile della “qualità tecnica” che ci
    si aspetta dai Volontari Soccorritori.
    3.2 QUALITÀ ORGANIZZATIVA
    L’organizzazione di corsi a livello associativo o inter-associativo e la certificazione
    regionale delle capacità acquisite richiede l’impegno di risorse, umane e materiali, sia a
    livello associativo sia a livello di Sistema 118.
    3.2.1 LIVELLO ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO: A.N.P.AS., C.R.I. ed altre
    Le Associazioni aderenti alla C.R.I. ed all’A.N.P.AS., riconosciute enti gestori della
    formazione per i propri volontari, organizzano autonomamente e in coordinamento con
    l’Azienda Sanitaria Regionale di convenzionamento e la Centrale Operativa 118 di
    riferimento i corsi di formazione rivolti ai propri Volontari secondo i criteri e le risorse
    previste dallo Standard Formativo VS118.
    Esse possono formare autonomamente propri Volontari a svolgere il ruolo di
    formatori ed organizzare gruppi di formatori per la realizzazione di corsi. Si devono
    avvalere inoltre di figure previste e riconosciute dalla Regione Piemonte, per le quali sono
    previsti specifici corsi di formazione con valutazione certificativa.
    Per gli aspetti maggiormente legati alla facilitazione dell’apprendimento è prevista
    la figura dell’Istruttore Volontario 118 (D.R. prot. n.ro 3555/54 del 25/07/96)
    3.2.2. LIVELLO ISTITUZIONALE - SISTEMA 118 - SEGRETERIA ORGANIZZATIVOSCIENTIFICA
    FORMAZIONE VOLONTARIO SOCCORRITORE 118
    La Segreteria Organizzativo Scientifica per la Formazione del Volontario
    Soccorritore 118 (di seguito indicata “S.O.S. Formazione VS 118”) è organismo
    organizzativo e rappresentativo che svolge funzioni di coordinamento dello svolgimento
    dei corsi e di raccolta dei bisogni formativi in appoggio all’Amministrazione Regionale.
    La S.O.S. Formazione VS118 è composta da rappresentanti delle Associazioni di
    Volontariato A.N.P.AS. e C.R.I., delle Aziende Sanitarie Regionali, delle Centrali Operative
    118 e dell’Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte.
    Il Settore Politiche delle Risorse Umane convenzionate e dipendenti con il SSR della
    Direzione Regionale Sanità svolge funzioni di definizione, approvazione ed emanazione
    dei programmi formativi e dei documenti di indirizzo, di programmazione della
    STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE 118 (4° Ediz ione) –
    Regione Piemonte, A.N.P.As. Piemonte, C.R.I. Piemonte
    18
    formazione a livello regionale e di coordinamento e controllo (D.G.R. di approvazione
    dello Standard Formativo).
    Le Aziende Sanitarie Regionali svolgono, come previsto dalla D.G.R. di
    approvazione del presente Standard Formativo, un ruolo di nomina del Rappresentante
    Regionale per le Commissioni di valutazione, di controllo della regolarità dello
    svolgimento dei corsi nonché delle prove di valutazione e della relativa documentazione,
    di rilascio dell’attestato regionale ai volontari idonei.
    Le Centrali Operative 118 svolgono singolarmente un ruolo di segnalazione del
    nominativo del Rappresentante Regionale da nominare per le Commissioni di valutazione
    e di presa d’atto dei volontari idonei, che si concretizza nella firma dell’attestato
    regionale. Attraverso il Gruppo di Coordinamento Regionale delle Centrali Operative
    provinciali 118 collaborano altresì, per quanto di competenza, con la Regione Piemonte
    per la redazione, modificazione ed approvazione di quanto attiene la parte clinica dei
    programmi e dell’organizzazione dei corsi per Volontari Soccorritori 118.
    Sono costituiti Gruppi di Coordinamento, formati da un solo rappresentante per
    ciascuna organizzazione (AA.SS.RR./Sistema 118, A.N.P.AS. e C.R.I.) che abbiano
    conseguito la certificazione regionale di Istruttore Volontario 118. I Gruppi di
    Coordinamento si articolano a livello Provinciale e Aziendale (esclusivamente per le
    province di Alessandria, Cuneo e Torino).
    I Gruppi di Coordinamento hanno funzione di coordinamento dello svolgimento dei
    corsi e di raccolta di dati sugli stessi, proposte e segnalazioni che consentano al Gruppo
    di Programmazione Regionale ed alla Regione Piemonte di operare opportunamente per
    un continuo miglioramento dell’attività di formazione dei Volontari Soccorritori 118.
    I Referenti Associativi di ogni singola articolazione territoriale appartenente
    all’A.N.P.AS. e alla C.R.I. sono i collaboratori dei responsabili del Gruppo di
    Coordinamento di riferimento. Si intende per articolazione associativa territoriale
    nell’ambito dell’A.N.P.AS.: l’Associazione e le eventuali Sezioni di Associazione;
    nell’ambito della C.R.I.: il Comitato Provinciale, il Comitato Locale, la Delegazione e il
    Gruppo. Tutti i Referenti Associativi devono aver conseguito la certificazione di Istruttore
    Volontario 118.
    Ogni singola articolazione nomina un unico Referente Associativo e lo comunica ai
    propri Comitati Regionali. Egli si coordina con il proprio responsabile associativo del
    Gruppo di Coordinamento di riferimento (Aziendale o Provinciale) per lo svolgimento
    delle attività formative.
    I responsabili A.N.P.AS. e C.R.I. dei livelli aziendali, provinciali e regionali vengono
    nominati secondo modalità autonome dalle rispettive organizzazioni regionali e
    comunicati alla Segreteria Formazione Volontario Soccorritore 118.
    STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE 118 (4° Ediz ione) –
    Regione Piemonte, A.N.P.As. Piemonte, C.R.I. Piemonte
    19
    Il responsabile del Sistema 118 deve coincidere con il Responsabile Regionale
    Sistema 118, con il Responsabile Medico-Organizzativo della Centrale Operativa 118 per
    il livello provinciale e con il Responsabile Sistema 118 per il livello aziendale o loro
    delegati.
    Il Gruppo di Programmazione Regionale è costituito dal Dirigente del Settore
    Organizzazione, Personale e Formazione delle Risorse Umane della Direzione Regionale
    Controllo delle Attività Sanitarie e da uno o due rappresentanti del Sistema 118,
    dell’A.N.P.AS. e della C.R.I.
    Le funzioni del Gruppo di Programmazione Regionale sono:
    · programmare la formazione dei Volontari Soccorritori integrandola con quella
    prevista per gli operatori professionisti del Sistema 118 e con le necessità di
    miglioramento del Sistema 118 nel suo complesso
    · monitorare lo stato di avanzamento e la qualità della formazione pianificata per i
    Volontari Soccorritori e indicare i miglioramenti necessari per un suo buon
    funzionamento
    · rilevare i bisogni formativi dei Volontari Soccorritori e del Sistema 118 per
    programmare piani di formazione adeguati.
    Lo svolgimento di tali funzioni è sostenuto dalle articolazioni organizzative della
    S.O.S. Formazione VS118 e dagli organismi istituzionali previsti dalla Regione Piemonte e
    dal Servizio Sanitario Regionale.
    Il Gruppo di Staff Pedagico-Scientifico è costituito da rappresentanti nominati dalle
    Associazioni di Volontariato e dal Sistema 118, ed ha ruolo prettamente tecnico,
    consistente nella formulazione di proposte al Settore Organizzazione, Personale e
    Formazione delle Risorse Umane della Regione Piemonte, relativamente ai seguenti
    ambiti:
    · progettazione e realizzazione dei programmi di formazione e dei materiali
    didattici;
    · organizzazione della formazione degli Istruttori Volontari modulo 118 e degli
    istruttori istituzionali 118 per gli argomenti attinenti gli operatori del volontariato;
    · ricerca e controllo della qualità pedagogica e scientifica;
    La Segreteria Organizzativo Scientifica per la Formazione del Volontario
    Soccorritore 118, al fine di assicurarne la piena funzionalità, è ubicata presso la Centrale
    Operativa 118 per la provincia di Torino (allo stato affidata all’Azienda Ospedaliera
    “C.T.O./C.R.F./M. Adelaide” di Torino) ed è presieduta dal Responsabile Medico-
    Organizzativo della Centrale stessa, o suo delegato, che ne cura tutte le attività. Per tale
    attività, il Responsabile Medico-Organizzativo della Centrale Operativa 118 della
    provincia di Torino fa riferimento al Settore Organizzazione, Personale e Formazione delle
    Risorse Umane della Direzione Regionale Controllo delle Attività Sanitarie.
    STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE 118 (4° Ediz ione) –
    Regione Piemonte, A.N.P.As. Piemonte, C.R.I. Piemonte
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    Il Responsabile Medico-Organizzativo di ciascuna Centrale Operativa Provinciale
    118 individua un referente per tutte le attività inerenti la formazione del Volontario
    Soccorritore 118.
    3.2.3. OPERATORI E STRUMENTI PER GARANTIRE LA QUALITA’ DELLA FORMAZIONE
    VOLONTARIO SOCCORRITORE 118
    Il buon funzionamento della S.O.S. Formazione VS118 e la garanzia di qualità della
    formazione sono favoriti dai seguenti elementi:
    1. il Protocollo di Collaborazione
    2. i Rappresentanti Regionali
    3. il Registro Regionale dei Volontari Soccorritori.
    1. Il Protocollo di Collaborazione
    Il Protocollo di Collaborazione è strumento della S.O.S. Formazione VS118 per
    garantire l’organizzazione e realizzazione dei corsi “Allegato A” dello Standard Formativo
    VS118.
    Il Protocollo di Collaborazione è nato per
    · chiarire i criteri e le norme presenti in deliberazioni, determinazioni e direttive
    della Regione Piemonte, riportandole nel capitolo “note esplicative”
    · stabilire prassi comuni ed uniformi a livello regionale che facilitino le attività di
    gestione e di coordinamento, presentandole nel capitolo “procedure gestionali”
    · fornire mezzi per aiutare nella attività di gestione e coordinamento della
    formazione, inserendoli nel capitolo “strumenti di lavoro”.
    Tutte le problematiche, i quesiti, i dubbi e le proposte che nascono a livello
    associativo, aziendale e provinciale possono essere comunicate tramite lettera, relazione,
    risultati di questionari di soddisfazione al Gruppo di Coordinamento Provinciale e da
    questo al Gruppo di Programmazione Regionale.
    Il Gruppo di Programmazione Regionale redige il Protocollo di Collaborazione.
    Acquisito il parere positivo per quanto di competenza del Gruppo di Coordinamento
    Regionale delle Centrali Operative Provinciali 118, esso viene emanato dal Settore
    Organizzazione, Personale e Formazione delle Risorse Umane ed inviato ai Gruppi di
    Coordinamento Provinciali. Questi a loro volta lo invieranno al Gruppo di Coordinamento
    Aziendale (ove presente) ed ai Referenti Associativi delle Associazioni convenzionate.
    2. I Rappresentanti Regionali
    La Commissione di Valutazione Certificativa è costituita da rappresentati nominati
    dall’Associazione e da un rappresentante della Regione Piemonte.
    Per poter svolgere il ruolo di Rappresentante Regionale è necessario aver
    conseguito l’apposito attestato regionale.
    STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE 118 (4° Ediz ione) –
    Regione Piemonte, A.N.P.As. Piemonte, C.R.I. Piemonte
    21
    Il Rappresentante Regionale è nominato dalla Azienda Sanitaria Regionale, sentita
    la Centrale Operativa Provinciale di riferimento. Il Rappresentante Regionale può essere
    un medico o un infermiere. Egli deve far parte del personale medico e del comparto
    dipendente delle Aziende Sanitarie Regionali, del personale convenzionato a tempo
    indeterminato con il Sistema 118 o del personale convenzionato con il Servizio Sanitario
    Nazionale.
    Prima di svolgere il ruolo di Rappresentante Regionale, deve essere formato per
    condurre adeguatamente la valutazione certificativa, interpretando correttamente il ruolo
    del Volontario Soccorritore, e per applicare efficientemente le procedure amministrative
    relative alla valutazione certificativa.
    La formazione si differenzia a seconda dei crediti formativi in possesso:
    · gli Istruttori 118 (medici ed infermieri) partecipano alla sessione di presentazione
    dello Standard Formativo Volontario Soccorritore (durata 4 ore) e conseguono l’attesto
    regionale di Rappresentate Regionale
    · i medici e gli infermieri in possesso di certificazione attestante la partecipazione a
    corsi regionali per svolgere attività di emergenza sanitaria nel Sistema 118 devono
    frequentare il corso Istruttore Volontario 118 previsto per i Volontari (durata 8 ore),
    conseguire la relativa certificazione e partecipare alla sessione di presentazione dello
    Standard Formativo, conseguendo l’attestato regionale di Rappresentante Regionale
    · i medici e gli infermieri che non sono in possesso di alcuna certificazione devono
    far precedere ai corsi del punto precedente la partecipazione e il conseguimento della
    certificazione del corso Volontario Soccorritore – Standard Formativo Allegato A.
    La designazione del Rappresentante Regionale per ciascun corso prevede la
    richiesta da parte dell’Associazione convenzionata, con nota scritta da far pervenire
    almeno trenta giorni prima della data di svolgimento dell’esame ed indirizzata all’Azienda
    Sanitaria Regionale di convenzionamento ed alla Centrale Operativa 118 di competenza.
    La Centrale Operativa 118 provvede, entro quindici giorni dal ricevimento, a
    segnalare all’Azienda Sanitaria Regionale di convenzionamento il nominativo del
    Rappresentante Regionale e quello di un supplente.
    L’Azienda Sanitaria Regionale provvede in tempo utile allo svolgimento della prova
    d’esame alla nomina del Rappresentante Regionale e del supplente nelle persone
    segnalate dalla Centrale Operativa 118 o, per adeguata motivazione, in altre persone in
    possesso dei requisiti previsti.
    Qualora non pervenga in tempo utile alcuna segnalazione di nominativi da parte
    della Centrale Operativa 118, l’Azienda Sanitaria Regionale provvede autonomamente alla
    nomina del Rappresentante Regionale e del supplente.
    Il Rappresentante Regionale e il supplente devono autocertificare alla propria
    Azienda Sanitaria Regionale di non ricoprire alcun ruolo nella/nelle Associazione/i i cui
    volontari sono chiamati a valutare. Ciò per evitare situazioni di incompatibilità.
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    Regione Piemonte, A.N.P.As. Piemonte, C.R.I. Piemonte
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    3. Il Registro Regionale dei Volontari Soccorritori
    Il Settore Politiche delle Risorse Umane convenzionate e dipendenti con il SSR della
    Direzione Regionale Sanità redige, aggiorna e custodisce un Registro dei Volontari
    Soccorritori, contenente i nominativi di tutti i Volontari appartenenti alle Associazioni
    convenzionate con il Sistema 118 autorizzati a prestare servizio sui mezzi di soccorso di
    base.
    Il Registro Regionale dei Volontari Soccorritori, in formato di banca dati elettronica,
    è conservato presso la Centrale Operativa 118 per la provincia di Torino, allo stato
    affidata all’Azienda Ospedaliera “C.T.O./C.R.F./M. Adelaide” di Torino.
    Ogni Volontario Soccorritore è identificato con il proprio codice fiscale e ne viene
    documentata la storia formativa con la registrazione nel tempo di tutti i corsi e delle
    certificazioni conseguite e riconosciute dalla Regione Piemonte.
    Lo scopo è di possedere un osservatorio aggiornato delle risorse del volontariato
    dedicate al Sistema 118 e di misurare la densità formativa accumulata nel tempo.
    L’attività di conservazione, aggiornamento, consultazione ed utilizzo del Registro
    Regionale dei Volontari Soccorritori avviene nel rispetto della normativa vigente in merito
    al trattamento dei dati personali.
    3.3 QUALITÀ PERCEPITA
    La soddisfazione dei volontari per le competenze acquisite e per il metodo di
    apprendimento proposti nei corsi può essere rilevata con questionari di soddisfazione e
    riunioni di valutazione tra formatori e istruttori e certificatori del Sistema 118.
    Sono i primi strumenti per una valutazione con il punto di vista di osservatori
    interni al Sistema 118 da integrare con strumenti per rilevare l’opinione dei destinatari
    finali del servizio di emergenza sanitaria, i cittadini.
    STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE 118 (4° Ediz ione) –
    Regione Piemonte, A.N.P.As. Piemonte, C.R.I. Piemonte
    23
    COMITATO REGIONALE
    PIEMONTE
    STANDARD FORMATIVO
    PER IL VOLONTARIO
    SOCCORRITORE 118
    ALLEGATO A
    (destinatario: volontario di nuovo ingresso)
    STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE 118 (4° Ediz ione) –
    Regione Piemonte, A.N.P.As. Piemonte, C.R.I. Piemonte
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    1. CRITERI PER LA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DEL
    CORSO DI FORMAZIONE
    MODULI FORMATIVI DELLO STANDARD FORMATIVO
    I compiti e gli obiettivi formativi pertinenti al ruolo e alle funzioni del Volontario
    Soccorritore 118 sono stati raggruppati in moduli formativi. Ciascun modulo formativo è
    orientato ad un problema riscontrabile nella realtà di uno scenario di soccorso.
    I moduli formativi totali sono 32.
    La progettazione e realizzazione del programma del corso, a partire dai moduli
    formativi, deve porre i discenti nella condizione migliore per apprendere e raggiungere le
    risposte attese degli obiettivi formativi. Ogni Associazione è libera di progettare ed
    organizzare un proprio programma del corso rispondente ad esigenze formative ed
    organizzative locali nel rispetto dei criteri, delle materie e delle ore di svolgimento
    indicati successivamente.
    A titolo puramente esemplificativo, si ricorda la possibilità di svolgere l’intero
    programma di cui al presente Standard come uno o più moduli di un più ampio progetto.
    In tal caso la certificazione regionale si limita alla parte di corso corrispondente al
    programma dello Standard.
    METODO FORMATIVO
    Il metodo formativo adottato nella formulazione degli obiettivi formativi e da
    applicare nella realizzazione dei corsi è la Pedagogia Attiva (Guilbert, 1981): metodo di
    apprendimento indicato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità - O.M.S. - per la
    formazione delle capacità professionali degli operatori sanitari e sociali di qualsiasi ruolo
    e livello di competenza.
    ENTI GESTORI DELLA FORMAZIONE
    Enti gestori della formazione sono le Aziende Sanitarie Regionali, le Associazioni
    aderenti al Comitato Regionale Piemonte della Croce Rossa Italiana e al Comitato
    Regionale Piemonte dell’A.N.P.AS., esclusivamente per i propri volontari.
    Le Aziende Sanitarie Regionali sono unico ente gestore della formazione per Enti,
    Organizzazioni e Associazioni non aderenti alla C.R.I. o all’A.N.P.AS.
    Gli enti gestori sono tenuti a dare comunicazione scritta dell’avvio del corso e della
    data presumibile di termine dello stesso all’Azienda Sanitaria Regionale di
    convenzionamento ed alla Centrale Operativa 118 di riferimento.
    RESPONSABILE FORMAZIONE
    Responsabile della formazione è Il Direttore/Responsabile Sanitario delle
    Associazioni di Volontariato (A.N.P.AS.), della C.R.I., delle AA.SS.RR..
    STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE 118 (4° Ediz ione) –
    Regione Piemonte, A.N.P.As. Piemonte, C.R.I. Piemonte
    25
    DISCENTI
    Sono i cittadini, di qualsiasi livello di scolarità, che intendono diventare Volontari
    Soccorritori 118, i dipendenti, gli obiettori di coscienza ed altri operatori pubblici e privati
    equiparabili per ruolo-funzioni-compiti.
    Il tirocinio pratico protetto può essere svolto soltanto al compimento della maggiore
    età. Esclusivamente per i Volontari minorenni al termine della parte teorica del corso, il
    periodo di sei mesi per lo svolgimento del T.P.P. decorre dal compimento della
    maggiore età. La frequenza della parte teorica del corso non deve, comunque, essere
    avvenuta più di dodici mesi prima di tale data.
    Ciascun corso è a numero programmato per un massimo di 60 partecipanti.
    FORMATORI
    I formatori sono rappresentati dai docenti e dai tutor.
    I docenti contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi formativi con le lezioni
    frontali e il dialogo sviluppando prevalentemente le conoscenze (campo di
    apprendimento intellettivo).
    I tutor facilitano e sostengono l'apprendimento individuale nel piccolo gruppo
    durante le simulazioni pratiche/relazionali sviluppando la manualità e l’operatività
    (campo di apprendimento gestuale) e la comunicazione, l’atteggiamento e la relazione
    (campo di apprendimento relazionale).
    I formatori A.N.P.AS. sono medici, infermieri, volontari soccorritori, Coordinatori
    Formazione A.N.P.AS. che hanno conseguito la certificazione di Istruttore Volontario 118.
    I formatori della C.R.I. sono capomonitori, monitori, istruttori e PSTI che hanno
    conseguito la certificazione di Istruttore Volontario 118.
    I formatori delle Aziende Sanitarie Regionali sono individuati tra il personale medico
    e del comparto dipendente delle Aziende Sanitarie Regionali, il personale convenzionato a
    tempo indeterminato con il Sistema 118 o il personale convenzionato con il Servizio
    Sanitario Nazionale in possesso della certificazione di Istruttore 118 o di Istruttore
    Volontario 118.
    APPRENDIMENTO IN PICCOLO GRUPPO
    Per la gestione dell'apprendimento in piccolo gruppo durante le simulazioni
    pratiche/relazionali il rapporto numerico tra formatori e discenti deve essere al massimo
    di 1 a 6.
    ORE DI FORMAZIONE
    Le ore totali di formazione sono 150, così suddivise:
    1) 50 ore di corso comprendente:
    16h 45m di lezione frontale (33.5%)
    6h 30m di dialogo (13%)
    26h 45m di simulazione pratico/relazionale (53.5%)
    STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE 118 (4° Ediz ione) –
    Regione Piemonte, A.N.P.As. Piemonte, C.R.I. Piemonte
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    2) 100 ore di tirocinio pratico protetto da svolgere durante i turni di servizio del Mezzo di
    Soccorso di Base (sul quale sono presenti due operatori già certificato).
    FREQUENZA
    La frequenza è obbligatoria.
    È consentito un massimo di 12 ore di assenza dal monte ore previsto per il corso. È
    consigliabile comunque programmare momenti strutturati di recupero ore.
    Le ore di tirocinio pratico protetto devono essere svolte interamente.
    TECNICHE E STRUMENTI FORMATIVI
    Le principali tecniche formative sono la lezione frontale, la simulazione
    pratico/relazionale, il dialogo.
    La lezione frontale è una trasmissione sintetica ed efficace (con percorso induttivo o
    deduttivo o per problemi) degli elementi di conoscenza (campo di apprendimento
    intellettivo) contenuti negli obiettivi formativi (anatomia topografica, fisiologia funzionale,
    segni e sintomi, descrizione di metodiche di soccorso…).
    La simulazione pratico/relazionale è la riproduzione realistica della gestione della
    persona da soccorrere e dello scenario in cui si trova. Il discente apprende le capacità
    intellettive, gestuali e relazionali in piccolo gruppo con una modalità progressiva.
    Dapprima si addestra sia alla manualità e alla gestualità (campo di apprendimento
    gestuale) sia alla comunicazione, agli atteggiamenti e alla relazione (campo di
    apprendimento relazionale) nell’ambito degli skill-lab sotto la guida del formatore.
    Gli skill-lab sono laboratori di esercitazione per apprendere l’uso di un presidio (es.:
    steccobenda), l’esecuzione di una metodica di soccorso (es: steccatura di un arto), la
    comunicazione supportiva nei confronti della persona da soccorrere.
    Nel momento in cui il discente ha acquisito dimestichezza con i singoli compiti
    grazie agli skill-lab, può cimentarsi all’interno di una squadra di soccorso nel gestire
    complessivamente una missione a partire da uno scenario di soccorso riprodotto
    realisticamente dai formatori secondo la tecnica del P.M.P. (Patient Management Problem).
    Il dialogo è lo stimolo, l'ascolto e il confronto sollecitato dai formatori su quesiti e
    chiarimenti richiesti dai discenti durante la lezione frontale e la simulazione
    pratico/relazionale.
    Gli strumenti formativi, scelti per favorire la chiarezza, stimolare la motivazione e
    stabilizzare i concetti, sono: linguaggio chiaro e preciso, lucidi, diapositive, manuale,
    dispense, manichini per la R.C.P., simulazioni di lesioni, attrezzature e materiale in
    dotazione standard all'autoambulanza...
    VALUTAZIONE FORMATIVA
    La valutazione è un processo, e non un singolo atto. È opportuno quindi che il
    discente sia messo nelle condizioni di valutare il proprio grado di apprendimento degli
    obiettivi formativi durante tutto il corso.
    STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE 118 (4° Ediz ione) –
    Regione Piemonte, A.N.P.As. Piemonte, C.R.I. Piemonte
    27
    La valutazione formativa prevede momenti di autovalutazione da parte del discente,
    di valutazione tra pari (tra discenti), di valutazione con il formatore.
    Gli strumenti e le tecniche che i formatori possono predisporre a tale scopo sono:
    · il questionario, il dialogo e il problem solving per la valutazione
    dell’apprendimento degli obiettivi formativi con prevalenza del campo intellettivo,
    · la griglia di osservazione per la valutazione dell’apprendimento degli obiettivi
    formativi contemporaneamente nei campi intellettivi, gestuali e relazionali durante gli
    skill-lab e i P.M.P. in simulazione di scenario di soccorso.
    VALUTAZIONE CERTIFICATIVA (IDONEITA’)
    La valutazione finale di apprendimento è obbligatoria e, qualora positiva, fornisce
    l’idoneità per lo svolgimento del Tirocinio Pratico Protetto. Le prove di valutazione sono:
    · il questionario e/o il saggio orale per la valutazione degli obiettivi formativi con
    prevalenza nel campo intellettivo,
    · la simulazione pratico/relazionale con griglia di osservazione per la valutazione
    delle capacità intellettive, gestuali e relazionali.
    Il questionario e/o il saggio orale deve contenere domande riguardanti i contenuti di
    almeno il 50% dei moduli formativi.
    Le simulazioni pratiche/relazionali (sviluppate secondo la tecnica dello skill-lab o
    del P.M.P. in simulazione di scenario) che il discente deve affrontare sono almeno tre, di
    cui due predeterminate dallo Standard Formativo Regionale e una a scelta della
    commissione di valutazione.
    Le due predeterminate sono da selezionare tra le seguenti:
    · la persona con perdita delle funzioni vitali (=quando eseguire il B.L.S.),
    · la persona con lesione traumatica della colonna vertebrale
    · la persona con frattura esposta di un arto,
    · la persona con emorragia arteriosa.
    Quella a scelta della commissione di valutazione deve essere selezionata tra le
    rimanenti metodiche individuate nei moduli formativi.
    Tutte le prove di valutazione certificativa devono svolgersi in presenza del
    Rappresentante Regionale. Pertanto, non è possibile considerare valide, ai fini della
    certificazione, prove svolte durante il corso.
    Della prova d’esame deve essere redatto apposito verbale, sottoscritto dai
    componenti la Commissione di valutazione e riportante, per ciascun candidato, un
    giudizio esplicito di idoneità o non idoneità. Non è ammessa la possibilità di subordinare
    la definitiva certificazione di candidati ad una successiva, ulteriore prova né a prove che
    si possano configurare, in qualunque modo, quali prove “di recupero” o “di riparazione”.
    L’originale del verbale viene trattenuto dal Rappresentante Regionale, che lo
    trasmette, nei termini di legge, all’Azienda Sanitaria Regionale che ha provveduto alla
    nomina dello stesso per gli adempimenti di competenza.
    STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE 118 (4° Ediz ione) –
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    LIVELLO ACCETTABILE DI PRESTAZIONE
    Il livello accettabile di prestazione (o performance) è determinato dal numero
    minimo di "risposte attese" contenute nelle prove di valutazione. Il raggiungimento di tale
    livello da parte del discente corrisponde alla sua certificazione di Volontario Soccorritore.
    In un questionario e/o saggio orale la percentuale di domande con risposta esatta,
    cioè "risposta attesa", è del 60%. Per esempio: in un questionario costituito da 30
    domande devono essere presenti almeno 18 risposte esatte (cioè corrispondenti a
    risposte attese).
    In una griglia di osservazione per una simulazione pratico/relazionale la percentuale
    di "risposte attese" è dell'80%. Per esempio: una griglia di osservazione per una metodica
    che prevede 10 atti, devono essere presenti almeno 8 atti corretti, cioè le "risposte
    attese".
    COMMISSIONE DI VALUTAZIONE
    La commissione di valutazione è organo collegiale perfetto costituito da componenti
    obbligatori e facoltativi.
    I componenti obbligatori sono il Direttore/Responsabile Sanitario dell’Associazione
    o medico suo delegato ed il Rappresentante Regionale (Certificatore).
    I componenti facoltativi sono i docenti ed i tutor del corso ed altre figure previste
    dagli Statuti e Regolamenti delle associazioni, organizzazioni, enti.
    La Commissione di valutazione deve essere composta da almeno tre componenti tra
    cui i due obbligatori.
    Il Rappresentante Regionale è nominato dall’Azienda Sanitaria Regionale di
    convenzionamento, su designazione della Centrale Operativa 118 di competenza,
    previa richiesta scritta dell’Associazione convenzionata, come precisato al precedente
    punto 3.2.3.
    TIROCINIO PRATICO PROTETTO E VALUTAZIONE CERTIFICATIVA
    A seguito della valutazione di apprendimento di fine corso con esito positivo
    (idoneità) il discente deve espletare un tirocinio pratico protetto secondo i seguenti
    criteri:
    · tempo (almeno 100 ore di servizio in un massimo di sei mesi - la durata del T.P.P.
    non può essere modificata),
    · numero di servizi (minimo di 5 in emergenza).
    · composizione dell'equipaggio (vedi comma o, art. 3, L.R. 29.10.1992 n.ro 42 e
    D.G.R. 11/06/2007, n. 45-6134, ove si definisce cosa si intende per equipaggio),
    · frequenza presso la sede di un D.E.A., Centrale Operativa ed altri servizi di
    emergenza ritenuti opportuni, per un massimo del 20% del monte ore previsto dal
    tirocinio pratico (criterio facoltativo).
    STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE 118 (4° Ediz ione) –
    Regione Piemonte, A.N.P.As. Piemonte, C.R.I. Piemonte
    29
    La valutazione del tirocinio pratico protetto deve essere gestita dal
    Direttore/Responsabile Sanitario e dal responsabile della gestione dei servizi della
    Associazione.
    La valutazione è realizzata con una griglia di osservazione, così composta:
    oggetti: l’insieme dei compiti del Volontario Soccorritore eseguiti “sul campo”, che
    costituiscono le 4 funzioni (valutazione, soccorso, gestione e coordinamento)
    criteri: competenza ed affidabilità (“sa farlo bene”), autonomia (“sa farlo da solo”),
    puntualità (“sa farlo in tempo”), relazione-comunicazione (“sa ‘dove è’ e sa lavorare con
    gli altri”),
    scala: insufficiente, accettabile, buono, ottimo,
    standard: almeno accettabile.
    La valutazione può essere accompagnata, se necessario, da un breve commento.
    CERTIFICAZIONE REGIONALE
    La certificazione regionale / attestato deve tener conto della valutazione di
    apprendimento di fine corso (idoneità) e prendere atto della regolarità dello svolgimento
    del percorso e delle valutazioni del tirocinio pratico protetto.
    Al Rappresentante Regionale deve essere messa a disposizione l’intera
    documentazione relativa al percorso formativo effettuato dai Volontari da certificare.
    La certificazione deve essere sottoscritta dal Direttore/Responsabile Sanitario della
    Associazione e dal Rappresentante Regionale che ha partecipato in precedenza alla
    Commissione di Valutazione in un apposito verbale.
    L’originale del verbale deve essere trattenuto dal Rappresentante Regionale, che lo
    trasmette nei termini di legge all’Azienda Sanitaria Regionale che lo ha nominato, la quale
    ne cura il controllo e la conservazione.
    L’A.S.R. trasmette, nei termini di legge, copia conforme all’originale del verbali di
    fine corso (50 ore) e di quello relativo al T.P.P. alla Centrale Operativa 118 per la
    provincia di Torino, allo stato affidata all’Azienda Ospedaliera “C.T.O./C.R.F./M. Adelaide”
    di Torino, per l’inserimento dei nominativi nel Registro Regionale dei VS ed il rilascio
    dell’attestato.
    Seguirà l’invio al Volontario Soccorritore dell’Attestato di certificazione a firma del
    Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Regionale che ha nominato il Rappresentante
    Regionale, del Presidente Regionale dell’Associazione di appartenenza e del Responsabile
    medico-organizzativo della Centrale Operativa 118 di riferimento.
    FORMAZIONE DELL’ISTRUTTORE VOLONTARIO 118
    Il Volontario Soccorritore 118 che ha conseguito la certificazione secondo
    l’Allegato A può diventare Istruttore Volontario 118 se:
    · ha le caratteristiche previste dalla griglia di osservazione del potenziale istruttore
    (fornita con il materiale del corso Allegato B – Allegato 7, standard 1 edizione);
    STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE 118 (4° Ediz ione) –
    Regione Piemonte, A.N.P.As. Piemonte, C.R.I. Piemonte
    30
    · ha svolto in forma continuativa per un anno il servizio 118 sui mezzi di soccorso di
    base;
    · ha partecipato al corso Istruttore Volontario 118 e conseguito la certificazione con
    il relativo Attestato.
    RETRIBUZIONE DOCENTI E RAPPRESENTANTI DELLA REGIONE PIEMONTE
    Il personale dipendente del S.S.N. o con esso convenzionato, nella funzione di
    docente o Rappresentante Regionale in seno alla commissione d'esame, godrà del
    trattamento economico previsto dalla normativa e contrattuale vigente.
    STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE 118 (4° Ediz ione) –
    Regione Piemonte, A.N.P.As. Piemonte, C.R.I. Piemonte
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    2. INDICE MODULI FORMATIVI
    DURATA (min.)
    N.RO
    MODULI FORMATIVI
    Lezione
    Dialogo
    Skill-lab e/o
    PMP in
    simulazione
    di scenario
    PAG.
    1
    Collocazione organizzativa del Volontario
    Soccorritore nel Sistema di Emergenza
    Sanitaria 118
    30 10 0 31
    2
    La chiamata di soccorso e le comunicazioni
    radio
    30 15 60 36
    3 I rischi evolutivi 30 10 30 44
    4 Segni e sintomi della persona (valutare) 70 15 100 51
    5
    La persona con più lesioni o più persone da
    soccorrere (decidere la priorità sanitaria -
    triage)
    10 10 40 63
    6
    La persona con perdita delle funzioni vitali:
    quando applicare il B.L.S. o il P.B.L.S.
    60 15 140 68
    7 La persona con difficoltà respiratoria 30 10 60 91
    8 La persona con dolore cardiaco 30 10 30 97
    9 La persona in stato di shock 30 10 30 101
    10 La persona con intossicazione acuta 30 10 60 105
    11 La persona con lesione traumatica della cute 30 10 60 114
    12 La persona con lesione traumatica degli arti 50 10 90 118
    13
    La persona con lesione della colonna
    vertebrale e del cranio
    60 10 170 125
    14 La persona con trauma toracico 30 10 60 139
    15 La persona con trauma addominale 30 10 30 145
    16 La persona con emorragia 50 10 90 149
    17
    La persona con lesione da agenti fisici e
    chimici.
    30 10 30 157
    18 La persona con colpo di calore 30 10 30 163
    19 La persona con ipotermia 30 10 30 166
    STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE 118 (4° Ediz ione) –
    Regione Piemonte, A.N.P.As. Piemonte, C.R.I. Piemonte
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    N.RO
    MODULI FORMATIVI
    Lezione
    Dialogo
    Skill-lab e/o
    PMP in
    simulazione
    di scenario
    PAG.
    20
    La donna con parto prematuro/fisiologico 20 10 30 170
    21
    La donna con dolore e perdita di sangue in
    gravidanza
    15 10 30 177
    22
    Il neonato ed il bambino in condizioni critiche 30 10 30 181
    23 La persona con emergenza neurologica non
    traumatica
    30 10 30 185
    24
    La persona con disagio psichiatrico 45 10 45 191
    25
    Atteggiamenti professionali e collaborativi del
    soccorritore
    15 30 30 195
    26
    Il bisogno psicologico e relazionale della
    persona da soccorrere.
    15 30 30 198
    27
    La mobilizzazione ed il trasferimento della
    persona
    50 10 90 202
    28
    La gestione del soccorso in collaborazione
    con i professionisti dell'emergenza sanitaria
    (MSA, MSAB ed eliambulanza) e gli operatori
    dell'emergenza non sanitaria
    30 15 40 213
    29 I comportamenti e le situazioni a rischio
    infettivo
    15 10 30 220
    30 Il materiale e la strumentazione prevista dallo
    standard regionale per l'autoambulanza di
    tipo A e B
    15 10 50 225
    31
    Le situazioni con rischio infettivo o
    disorganizzativo nella cellula sanitaria
    dell'autoambulanza
    15 10 30 230
    32 Le responsabilità giuridiche del Volontario
    Soccorritore
    30 20 0 234
    TOTALE 16h.
    45m.
    (33.5%)
    6h.
    30m.
    (13%)
    26h. 45m.
    (53.5%)
    STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE 118 (4° Ediz ione) –
    Regione Piemonte, A.N.P.As. Piemonte, C.R.I. Piemonte
    33
    3. STRUTTURA DEL MODULO FORMATIVO
    Il modulo formativo è costituito dai seguenti elementi:
    A. PROBLEMA
    Esplicitazione del problema. Esso può essere legato alla salute della persona da
    soccorrere o ad aspetti organizzativi del soccorso.
    B. COMPITI
    Sono la declinazione del profilo di competenze pertinenti ed adeguate all’azione del
    Volontario Soccorritore riferite al problema specifico.
    C. OBIETTIVI FORMATIVI
    Essi sono formulati secondo un "criterio" che descrive gli elementi formativi che
    sostengono il compito individuato e secondo le "risposte attese" che misurano “come” un
    buon Volontario Soccorritore “sappia fare” un’azione di soccorso.
    Alcuni obiettivi formativi sono di tipo "contributivo", cioè indicano gli aspetti
    fondamentali e necessari di anatomia topografica, fisiologia funzionale e di semeiotica.
    Alcune note di interpretazione:
    · le metodiche di soccorso e le procedure di collaborazione sono segnate con lettera
    dell’alfabeto (a., b., c.) secondo sequenza logico-temporale;
    · gli elenchi di risposte attese che non prevedono una sequenza logica sono
    contrassegnate da punto elenco.
    D. TECNICHE E STRUMENTI FORMATIVI
    Sono riportate le tecniche ed alcuni strumenti previsti nel capitolo "Criteri per la
    progettazione e realizzazione del corso di formazione".
    E. TEMPO
    Sono indicati i tempi stimati rispetto a ciascuna tecnica.
    F. STRUMENTI DI VALUTAZIONE FORMATIVA E CERTIFICATIVA
    Sono ricordati gli strumenti fondamentali per l'autovalutazione, la valutazione tra
    pari e valutazione con tutor (valutazione formativa) e la valutazione finale (valutazione
    certificativa - idoneità).
    G. FORMATORI (DOCENTI E TUTOR)
    Sono indicati i docenti e i tutor degli Enti gestori della formazione (Aziende
    Sanitarie Regionali, A.N.P.AS. e C.R.I.).

    Leggi il documento completo a questo link: http://www.anpas.piemonte.it/leggidecreti/...rmativo_ed4.pdf
     
    .
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