Coeslazio
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IGIENE IL SISTEMA SANIVAP DELLA VENETA IPC
In ospedale sicurezza a tutto vapore
Al progetto, più efficace dei disinfettanti, hanno collaborato diverse Pmi
Nelle corsie, nelle camere, ma anche in sala operatoria e nelle ambulanze: dovunque si annidino germi e patogeni vari responsabili di gravi infezioni, il vapore a elevata temperatura e a pressione costante è più efficace, sicuro ed economico dei disinfettanti chimici. E a fornire le macchine apposite, in grado di funzionare anche per molte ore di fila, ci pensa il gruppo italiano Ipc, che riunisce diverse aziende piccole e medie con expertise nella produzione di macchinari industriali diversificate, ma in grado di collaborare a un progetto unico come è, appunto, per il sistema Sanivap. Spiega Walter Tomasi, direttore marketing di Ipc, che ha sede a Portogruaro in provincia di Venezia: «È noto da decenni che il vapore, nelle giuste condizioni, è il migliore sterilizzatore che c'è. Finora, però, il principio era stato applicato con successo quasi solo nelle autoclavi, cioè in dispositivi chiusi che funzionano per poco tempo. Noi siamo riusciti a costruire una macchina che genera vapore a una temperatura di non meno di 150 gradi e lo fa uscire a una pressione costante di 5 bar; il tutto anche per 12-14 ore di fila. In queste condizioni, la pulizia e la disinfezione sono più efficaci rispetto a quelle ottenibili con i comuni detergenti e disinfettanti, e in più non c'è alcun rischio per gli operatori né per i pazienti (che possono invece andare incontro a tossicità o allergie anche gravi con i prodotti chimici), non ci sono rifiuti da smaltire e, a regime, c'è anche un risparmio economico». Il sistema, dopo una sperimentazione svoltsi in Francia per molti mesi (che ha portato alla vendita di più di 4.000 macchine per ambulanze, ospedali e anche mezzi sanitari gestiti dai Vigili del fuoco), è stato messo alla prova anche in Italia, presso l'Ospedale Sant'Orsola di Bologna, con la collaborazione dell'Associazione nazionale dei medici delle direzioni ospedaliere (Anmdo); secondo i dati ottenuti in una settimana in una sala operatoria tra le più critiche, nel reparto di urologia, Sanivap è più efficace delle sostanze chimiche per quanto riguarda la pulizia, la disinfezione e per la sicurezza di operatori e malati, mentre è equivalente in termini di costi. «Quest'ultimo dato – spiega Tomasi – potrebbe però essere modificato perché su un intervallo di tempo così breve non è possibile fare emergere un vantaggio significativo». Gli ordini, conclude Tomasi, iniziano ad arrivare anche in Italia, dove il problema delle infezioni ospedaliere è ben lontano dall'essere risolto: secondo l'Istituto superiore di sanità se ne registrano ogni anno tra le 450 e le 700mila; di queste, tra le 35 e le 210mila si potrebbero evitare con misure di prevenzione che comprendano prima di tutto la sterilizzazione e la pulizia degli ambienti. AGNESE CODIGNOLA
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