"Il familiare può salire sull'ambulanza?". Il responsabile del 118 risponde

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    Un lettore: "Il familiare può salire sull'ambulanza?". Il responsabile del 118 risponde

    Giovedì 22 Marzo 2012 05:31


    LIVORNO - Familiari del ferito sull'ambulanza? Non è consentito. E' Francesco Genovesi, responsabile del dipartimento emergenza-urgenza del 118, a spiegare il perché, rispondendo a una domanda della nostra lettrice, la quale in una mail spiegava che "l'altra notte un signore del mio condominio si è sentito male ed è stato portato via con l'ambulanza. Alla moglie è stato detto che i parenti non possono piu salire e cosi in piena notte ha dovuto chiamare un taxi".
    Esiste una legge regionale, spiega Genovesi, la 25 del 2001 in materia di disciplina delle autorizzazioni e della vigilanza sull’attività di trasporto sanitario. "La normativa - dice il dottore - obbliga i volontari dell'ambulanza a non far salire sul mezzo i parenti". Solo in determinati casi, previa assicurazione, è possibile. "Nel caso in cui il ferito è un minore, oppure una persona non autosufficiente il familiare può salire sul mezzo di soccorso".
    Tuttavia, c'è poi quello che Genovesi chiama buon senso della squadra del 118, ma che resta comunque per la legge una irregolarità. "Il volontario può valutare la circostanza e decidere di farlo salire. In ogni caso, anche se il tragitto per l'ospedale è di 200 metri, deve essere assicurato. L'ambulanza è un mezzo di soccorso che in casi da codice rosso non rispetta il codice della strada e in un eventuale incidente, se il familiare non fosse assicurato, ne risponderebbe l'associazione di volontariato nella persona del governatore".

    http://www.quilivorno.it/cronaca-b/153-liv...8-risponde.html
     
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    Nutriamo forti dubbi... abbiamo rimarcato l 'art. 4 "obblighi del titolare dell’autorizzazione" lettera H, leggete e traete le vostre conclusioni!

    - comunque alleghiamo la...

    Legge Regionale 22 maggio 2001, n. 25

    Disciplina delle autorizzazioni e della vigilanza sull’attività di trasporto sanitario.
    Bollettino Ufficiale n. 19, parte prima, del 30.05.2001

    Art. 01 - Oggetto
    1. La presente legge disciplina, ai sensi dell’articolo 43 della legge 23 dicembre 1978, n. 833 (Istituzione
    del servizio sanitario nazionale), l’autorizzazione all’esercizio dell’attività di trasporto sanitario, realizzata mediante l’utilizzo, come di seguito specificato, di autoambulanze rispondenti ai requisiti stabiliti dalla vigente normativa:

    a) trasporto sanitario di soccorso e rianimazione mediante autoambulanza di tipo A, con carrozzeria definita "autoambulanza di soccorso";
    b) trasporto sanitario di soccorso e di rianimazione, mediante autoambulanza di tipo A1, con carrozzeria
    definita "autoambulanza di soccorso per le emergenze speciali".
    c) trasporto sanitario di primo soccorso ed ordinario da espletare mediante autoambulanza di tipo B, con carrozzeria definita "autoambulanza di trasporto";
    2. Non sono soggetti all’autorizzazione di cui al comma 1 i servizi di autoambulanza gestiti dalle Aziende
    unità sanitarie locali e dalle Aziende ospedaliere e i servizi di autoambulanza gestiti da amministrazioni
    statali o enti pubblici a carattere nazionale non appartenenti al Servizio Sanitario Nazionale (SSN)

    Art. 02 - Autorizzazione all’attività di trasporto sanitario
    1. Le funzioni amministrative in materia di rilascio delle autorizzazioni sono trasferite al Comune.
    2. Chiunque intenda esercitare attività di trasporto sanitario inoltra al Comune competente l’istanza per
    l’autorizzazione all’attività di trasporto sanitario, secondo le modalità stabilite con il regolamento attuativo della presente legge.
    3. Ogni variazione relativa alle autoambulanze in possesso o al tipo di trasporto consentito comporta
    modifica dell’autorizzazione secondo le modalità stabilite dallo stesso regolamento.
    Art. 03 - Divieti
    1. É vietato a chiunque, salvo quanto previsto dall’ articolo 1 , comma 2, esercitare sul territorio regionale il trasporto sanitario con autoambulanze non autorizzate ai sensi della presente legge.
    2. L’Azienda sanitaria non può stipulare o rinnovare la convenzione per il trasporto sanitario in mancanza di autorizzazione o, nei casi di cui all’ articolo 1 , comma 2, in mancanza dell’accertamento della struttura responsabile in materia dell’Azienda unità sanitaria locale, competente per territorio, sul possesso dei requisiti, ai sensi della presente legge. Il possesso dei suddetti requisiti è condizione necessaria per l’esercizio dei servizi di autoambulanza gestiti dalle Aziende unità sanitarie locali e dalle Aziende Ospedaliere.
    3. É vietato utilizzare le autoambulanze di nuova acquisizione prima della scadenza del termine entro il
    quale l’Azienda unità sanitaria locale competente per territorio deve compiere l’accertamento sul possesso dei requisiti.

    Art. 04 - Obblighi del titolare dell’autorizzazione
    1. Il titolare dell’autorizzazione è tenuto a:
    a) garantire che l’utilizzo delle autoambulanze si svolga secondo quanto previsto dalla presente legge e dal regolamento di attuazione della stessa;
    b) sottoporre le autoambulanze ad idonee procedure di disinfezione al termine di ogni giornata di attività ed anche dopo il trasporto di malati infetti o sospetti tali;
    c) mantenere costantemente adeguate condizioni igieniche e sottoporre a generale pulizia e disinfezione le autoambulanze, gli ambienti, gli arredi, almeno una volta ogni sei mesi;
    d) garantire la perfetta efficienza delle autoambulanze, sia per l’aspetto tecnico che per quello sanitario;
    e) assicurare il possesso dei requisiti da parte del personale addetto alle attività di trasporto e di soccorso;
    f) assicurare sulle autoambulanze la dotazione delle attrezzature e del materiale sanitario di cui all’articolo 7, nonché la presenza minima del personale qualificato previsto in relazione al tipo di intervento;
    g) assicurare l’adozione delle misure idonee per la salvaguardia dal rischio biologico del personale addetto alle attività di trasporto e di soccorso;
    h) stipulare le polizze assicurative relative sia alla responsabilità civile per danni a terzi, compresi i trasportati, derivanti dalla circolazione degli autoveicoli e dallo svolgimento dell’attività di soccorso, sia contro gli infortuni e le malattie contratte per cause di servizio del personale addetto all’attività di trasporto;
    i) comunicare alla Azienda unità sanitaria locale competente per territorio eventuali sospensioni di attività, nonché tutte le variazioni relative ai contenuti della istanza di autorizzazione;
    j) comunicare al Comune eventuali variazioni della rappresentanza legale dell’ente o associazione.
    Art. 05 - Vigilanza e controllo
    1. L’attività di vigilanza e controllo viene esercitata dall’Azienda unità sanitaria locale competente per
    territorio, mediante un’apposita commissione di vigilanza, la cui composizione è stabilita dal regolamento attuativo della presente legge.

    Art. 06 - Sanzioni e relative procedure applicative
    1. L’esercizio dell’attività di trasporto sanitario da parte di un soggetto privo di autorizzazione comporta la sanzione amministrativa da un minimo di 2500 Euro, pari a lire 4.849.675 a un massimo di 15000 Euro, pari a lire 29.044.050 ed il divieto di esercizio del trasporto sanitario, disposto da parte dell’autorità comunale competente, per i successivi tre anni.
    2. L’utilizzo di autoambulanza priva di autorizzazione da parte di soggetto autorizzato all’esercizio
    dell’attività di trasporto comporta la sanzione amministrativa da un minimo di 1000 Euro, pari a lire 1.936.270 ad un massimo di 4000 Euro, pari a lire 7.745.080.
    3. L’inosservanza degli obblighi di cui all’articolo 4 comporta la sanzione amministrativa da un minimo di
    1000 Euro, pari a lire 1.936.270 ad un massimo di 6000 euro, pari a lire 11.617.620, nonché la sospensione
    dell’autorizzazione, da due mesi ad un anno, qualora il titolare dell’autorizzazione non si sia adeguato, nel termine di 30 giorni, alle prescrizioni dell’autorità comunale competente.
    4. L’utilizzo per il trasporto sanitario di soccorso e rianimazione di autoambulanza già soggetta ad
    autorizzazione soltanto per il trasporto di primo soccorso ed ordinario comporta la sanzione amministrativa da un minimo di 600 Euro, pari a lire 1.161.762, ad un massimo di 1500 Euro, pari a lire 2.904.405.
    5. L’autorità comunale competente può revocare l’autorizzazione:

    a) quando, decorso il periodo di sospensione disposto ai sensi della presente legge, il titolare non abbia
    provveduto alla dovuta regolarizzazione;
    b) a seguito di ripetute e gravi infrazioni delle norme previste dalla presente legge;
    c) qualora si siano verificati fatti da cui siano derivate situazioni di pericolo grave per la salute pubblica.
    6. Le sanzioni ed i periodi di sospensione sono raddoppiati nel minimo e nel massimo nel caso in cui il
    soggetto che ha commesso una infrazione di una o più norme previste dalla presente legge, commetta
    un’altra violazione della stessa indole nei cinque anni successivi. É fatto salvo quanto disposto dall’articolo 8, comma 2, della legge regionale 28 dicembre 2000 n. 81 (Disposizioni in materia di sanzioni amministrative).
    7. Per l’applicazione delle sanzioni amministrative si applicano la legge regionale n. 81 del 2000 e la legge 24 novembre 1981, n. 689 (Modifiche al sistema penale).
    8. La competenza all’applicazione delle sanzioni è del Comune nel cui territorio la violazione è accerta.
    9. Fatti salvi i poteri degli ufficiali ed agenti di polizia giudiziaria l’accertamento delle violazioni della
    presente legge è di competenza delle Aziende unità sanitarie locali.
    Art. 07 - Personale, attrezzature e materiali
    1. Entro 120 giorni dalla pubblicazione della presente legge la Giunta regionale approva il regolamento di attuazione, previa comunicazione alla IV Commissione consiliare permanente, competente in materia di sanità.
    2. Entro il medesimo termine di 120 giorni di cui al comma 1, con decreto del dirigente del competente
    ufficio regionale, sono approvate:

    a) la tabella con la quale sono individuati i requisiti del personale delle autoambulanze, in relazione all’attività
    di trasporto sanitario di primo soccorso ed ordinario e/o all’attività di trasporto sanitario di soccorso e di
    rianimazione;
    b) la tabella con la quale sono individuate le attrezzature tecniche e il materiale sanitario di cui devono
    essere dotate le autoambulanze in relazione alle predette tipologie.
    Art. 08 - Applicazione delle disposizioni
    1. L’applicazione della presente legge decorre dal quindicesimo giorno successivo alla pubblicazione sul
    Bollettino Ufficiale della Regione Toscana (BURT) del regolamento attuativo e delle tabelle di cui all’articolo
    7.
    Art. 09 - Norme transitorie
    1. I procedimenti autorizzativi in essere alla data di cui all’articolo 8, nonché i procedimenti relativi ad
    istanze di autorizzazione, di ampliamento del tipo di trasporto consentito e di modifiche, pervenute entro il
    suddetto termine, sono definiti da parte della Regione ai sensi della legge regionale 11 agosto 1993, n. 60
    (Disciplina delle autorizzazioni e della vigilanza sull'esercizio del trasporto sanitario per infermi e feriti).
    2. I soggetti già in possesso di autorizzazione si adeguano agli standard previsti dalle tabelle di cui
    all’articolo 7 entro sei mesi dalla loro pubblicazione per le ambulanze già oggetto di autorizzazione.
    3. Le autorizzazioni rilasciate ai sensi della legge regionale n. 60 del 1993 mantengono la propria validità
    anche dopo la data di cui all’articolo 8 della presente legge.
    4. I procedimenti sanzionatori relativi a violazioni accertate prima della data di cui all’articolo 8 sono
    conclusi dalla Regione secondo quanto disposto dalla legge regionale n. 60 del 1993
    5. Dalla data di pubblicazione sul BURT delle tabelle di cui all’articolo 7 i competenti uffici della Giunta
    regionale consegnano gli atti in proprio possesso alle Aziende unità sanitarie locali, che li trasmettono ai
    Comuni interessati, nell’ambito territoriale di competenza, entro e non oltre 15 giorni dalla consegna.
    Art. 10 - Abrogazioni
    1. La legge regionale 11 agosto 1993, n. 60 (Disciplina delle autorizzazioni e della vigilanza sull’esercizio
    del trasporto sanitario per infermi e feriti) è abrogata a decorrere dalla data indicata all’articolo 8.

    Edited by coeslazio - 22/3/2012, 14:54
     
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  3. gioto1
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    le conclusioni evidentemente vanno nel senso che la risposta del sig. Genovesi è infondata! IL COMMA H DELL'ART.4 semplicemente IMPONE
     
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  4. gioto1
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    SCUSATE continuo- impone al titolare dell'autorizzazione L'OBBLIGO di stipulare....ecc. ANCHE PER I TRASPORTATI.....e fra i trasportartati,oltre al personale credo indubbiamente siano da includere sia il paziente che eventuali accompagnatori,che quindi possono salire sull'ambulanza,a meno che no lo vieti qualche altra legge,visto che non lo fa questa.L'OBBLIGO di assicurazione è condizione indispensabile per l'espletamento del servizio da parte del titolare,non compete certo all'eventuale accompagnatore.Il governatore,come lo chiama il sig. Genovesi,dovrebbe rispondere eventualmente di violare la legge qualora non fosse sempre e comunque assicurato....anche per i trasportati.il personale che rifiuto commette un abuso
     
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  5. Campino83
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    Scusate se mi intrometto nella discussione.
    Faccio il volontario sulle ambulanze da 14 anni, l'autista da 9 e il discorso "familiare Si, familiare NO" è sempre stato oggetto di discussione e spesso di polemica.
    Per fare chiarezza sull'argomento, nella mia realtà, quella pistoiese, abbiamo deciso di interpellare sia il direttore del 118 che la polizia stradale, in modo da cercare di sviscerare il problema da ogni punto di vista.
    Al momento, in Italia e in Regione Toscana, non esistono leggi che regolano la situazione in oggetto, tuttavia, sta al buon senso della squadra che interviene, ed in particolare dell'autista, dirimere la questione volta per volta.
    Parlo dell'autista perché è su di lui che ricade la responsabilità di tutti i trasportati.
    Per quanto riguarda l'assicurazione, le ambulanze di solito sono omologate per il trasporto di 6/7 persone e l'assicurazione copre tutti i posti scritti sulla carta di circolazione.
    Personalmente, eccezion fatta per i minori e gli stranieri che non capiscono e parlano italiano, il parente non dovrebbe salire in ambulanza e nemmeno in quei casi dovrebbe essere fatto accomodare nel vano sanitario.
    Per dare una veloce spiegazione alla mia convinzione posso dirvi che a volte capita che la situazione in ambulanza cambi improvvisamente, costringendo l'equipaggio a manovre che spesso possono impressionare il parente a bordo, altre volte, il paziente stesso, solo con in volontari, si confida rivelando sintomi particolari, imbarazzanti, o spiegando le origini delle varie situazioni che spesso ci troviamo ad affrontare.
    Solitamente nella mia associazione le cose funzionano così: se il parente ha la possibilità di muoversi autonomamente viene caldamente invitato ad usare il proprio mezzo, tutto questo se la situazione è relativamente tranquilla, se la situazione è critica, non viene mai fatto salire escluso i casi che ho scritto precedentemente.
    Una ulteriore eccezione viene fatta se si tratta di una coppia di anziani con l'impossibilità da parte del parente di raggiungere il paziente in pronto soccorso, in quel caso lo facciamo accomodare davanti, con la cintura, sul sedile accanto all'autista, e il vetro o la porta che divide il vano sanitario dal vano guida viene comunque chiusa.
    Il tutto comunque resta a discrezione dell'autista.
    Spero di non avervi annoiato, di aver chiarito un po' le idee.
    Buonaserata
     
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4 replies since 22/3/2012, 13:06   6990 views
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