"Il familiare può salire sull'ambulanza?". Il responsabile del 118 risponde

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  1. Campino83
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    Scusate se mi intrometto nella discussione.
    Faccio il volontario sulle ambulanze da 14 anni, l'autista da 9 e il discorso "familiare Si, familiare NO" è sempre stato oggetto di discussione e spesso di polemica.
    Per fare chiarezza sull'argomento, nella mia realtà, quella pistoiese, abbiamo deciso di interpellare sia il direttore del 118 che la polizia stradale, in modo da cercare di sviscerare il problema da ogni punto di vista.
    Al momento, in Italia e in Regione Toscana, non esistono leggi che regolano la situazione in oggetto, tuttavia, sta al buon senso della squadra che interviene, ed in particolare dell'autista, dirimere la questione volta per volta.
    Parlo dell'autista perché è su di lui che ricade la responsabilità di tutti i trasportati.
    Per quanto riguarda l'assicurazione, le ambulanze di solito sono omologate per il trasporto di 6/7 persone e l'assicurazione copre tutti i posti scritti sulla carta di circolazione.
    Personalmente, eccezion fatta per i minori e gli stranieri che non capiscono e parlano italiano, il parente non dovrebbe salire in ambulanza e nemmeno in quei casi dovrebbe essere fatto accomodare nel vano sanitario.
    Per dare una veloce spiegazione alla mia convinzione posso dirvi che a volte capita che la situazione in ambulanza cambi improvvisamente, costringendo l'equipaggio a manovre che spesso possono impressionare il parente a bordo, altre volte, il paziente stesso, solo con in volontari, si confida rivelando sintomi particolari, imbarazzanti, o spiegando le origini delle varie situazioni che spesso ci troviamo ad affrontare.
    Solitamente nella mia associazione le cose funzionano così: se il parente ha la possibilità di muoversi autonomamente viene caldamente invitato ad usare il proprio mezzo, tutto questo se la situazione è relativamente tranquilla, se la situazione è critica, non viene mai fatto salire escluso i casi che ho scritto precedentemente.
    Una ulteriore eccezione viene fatta se si tratta di una coppia di anziani con l'impossibilità da parte del parente di raggiungere il paziente in pronto soccorso, in quel caso lo facciamo accomodare davanti, con la cintura, sul sedile accanto all'autista, e il vetro o la porta che divide il vano sanitario dal vano guida viene comunque chiusa.
    Il tutto comunque resta a discrezione dell'autista.
    Spero di non avervi annoiato, di aver chiarito un po' le idee.
    Buonaserata
     
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4 replies since 22/3/2012, 13:06   7060 views
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