Molinette, arrivano i privati al volante delle ambulanze

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    Molinette, arrivano i privati al volante delle ambulanze
    Il direttore affida il servizio alle Croce Verde: costerà 400 mila euro l'anno. E scattano le proteste: si temono altri blitz

    dI OTTAVIA GIUSTETTI

    Il servizio ambulanze delle Molinette è un altro pezzetto di gestione di sanità pubblica che se ne va. E a caro prezzo, visto che il neo direttore amministrativo Luigi Motta, poco dopo essersi insediato, ha firmato una delibera con la quale si esternalizza il servizio, affidandolo banalmente alla gestione di privati, per una somma che è stata stimata in circa 400 mila euro per il 2011, ma che potrebbe lievitare nel corso dell’anno. Dopo la mensa, dopo il trasporto interno dei farmaci, anche il trasporto dei pazienti ricoverati nelle strutture che fanno capo all’ospedale viene ora affidato alla gestione di un privato, in questo caso alla Croce Verde. Nonostante l’ospedale continui a disporre del personale addestrato e nonostante il fatto che il finanziamento necessario per rinnovare i mezzi di trasporto, che sono oggettivamente un po’ antiquati, sarebbe stato di gran lunga inferiore a quello stanziato per firmare la convenzione con la Croce Verde.
    Il timore del personale è che questa decisione sia solo il primo capitolo di un disegno complessivo di “privatizzazione” di tutto il servizio di trasporti, compreso quello di riferimento per i trapianti in tutto il Nordovest d’Italia. Quattrocentomila euro: è quanto ha chiesto l’associazione di volontari per fornire come servizio il trasporto dei malati dall’ospedale alle strutture di ricovero, per esempio per la lungodegenza o le residenze sanitarie assistite, dal lunedì al sabato dalle 8 del mattino alle 17. E per garantire che una ambulanza stazioni davanti al San Giovanni Antica Sede due giorni alla settimana, quando nella vecchia struttura del centro si svolgono esami che richiedono la presenza di un mezzo di soccorso.
    "Sono anni che chiediamo che l’ospedale acquisti qualche nuova ambulanza — dice Domenico Paparella, uno degli autisti più anziani dell’ospedale — sarebbe stato sufficiente fornirci due mezzi modello base per soddisfare l’esigenza di trasporto dei malati». Il personale impiegato fino a oggi nella gestione del servizio ha calcolato che una spesa di 100 mila euro circa sarebbe bastata ampiamente per rinnovare il parco delle ambulanze e mettere i dipendenti in condizioni di lavorare bene. Alcuni di loro, già lo scorso anno, avevano “bloccato” una convenzione simile, inviando una lettera in Regione e spiegando che non c’era alcuna necessità di spendere tanti quattrini se non quella di smantellare un servizio che è già pagato dalla pubblica amministrazione e che funziona. Questa volta, invece, le proteste non sono servite e proprio ieri è stata inviata una lettera al personale impiegato sulle ambulanze con il quale si indica la data del 14 febbraio per il “cambio” di gestione.
    Il direttore amministrativo non ha voluto rispondere alle domande sul perché sia stata presa una decisione di questo tipo in tempi che vedono pesantissimi tagli su tutte le voci di spesa della sanità. Quattrocentomila euro, che potrebbero crescere fino a raddoppiare, saranno una voce di bilancio non indifferente. Il servizio ambulanze conta in tutto una ventina di dipendenti tra autisti e personale infermieristico e socio sanitario che comunque resteranno in ospedale. In più, quattro autisti solo per la direzione, non subiranno invece ridimensionamenti o “privatizzazioni”.

    (08 febbraio 2011)

    http://torino.repubblica.it/cronaca/2011/0...lanze-12189328/
     
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