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Regione Marche: Caso ambulanze, sit-in davanti alla Regione. Le rassicurazioni di Comi e la mozione approvata
8 feb 2011
ANCONA – Una novantina di volontari e 40 automezzi delle Pubbliche assistenze aderenti all’Anpas hanno manifestato oggi ad Ancona davanti al palazzo dell’Assemblea legislativa e nell’aula consiliare, dove si è tenuto il dibattito sulla riforma del trasporto sanitario d’emergenza.
L’attuale organizzazione del servizio, ricorda l’Anpas, è messa a rischio dalla Finanziaria 2011, che prevede gare d’appalto per l’affidamento del trasporto a società private del settore, di fatto lasciando fuori le associazioni di volontariato, attive in questo campo da anni. La legge regionale 36 del 1998 sta per essere modificata, e sul tema il consiglio è chiamato ad affrontare varie mozioni e interrogazioni.
Fra gli effetti negativi della riforma, sostiene l’associazione, il prevedibile aumento dei costi di trasporto a carico della Regione: 85-90 milioni annui in più rispetto ai 24 attuali.
”I volontari desiderano capire dai consiglieri regionali se in futuro potranno continuare a garantire l’impegno prestato finora nel tempo libero, di notte e in tutte le feste comandate, o se dovranno sciogliere le associazioni e dedicarsi ad altro”.
Soprattutto, “da cittadini contribuenti, vogliono sapere per quale motivo dovranno
accollarsi un aumento delle tasse senza ragioni plausibili”.
Una delegazione di consiglieri regionali guidata dal presidente della V Commissione Francesco Comi (pd) ha incontrato oggi i rappresentanti delle associazioni di volontariato del trasporto sanitario. I volontari sono stati rassicurati sull’impegno dell’intera Assemblea legislativa a voler individuare una norma che garantisca, nel rinnovato assetto dei servizi pubblici a rilevanza economica, il ruolo delle Onlus.
La commissione. “La nostra vertenza con la Commissione Europea e il Dipartimento Politiche Comuntarie presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri a difesa della Legge sul trasporto sanitario si basa su due motivazioni -ha sottolineato Comi-. La prima, come già scritto nella Legge regionale 36 del ’98, è che noi consideriamo il trasporto sanitario un’attività di interesse generale, non un servizio economico, e come tale va sottratto al mercato e assicurato in via prioritaria alle associazioni di volontariato. L’attività prestata da queste associazioni non è infatti retribuita, ma solo remunerata dei costi effettivamente sostenuti, senza alcuna sovracompensazione delle spese, né contropartita economica”.
E ancora prosegue il Presidente Comi: “La seconda motivazione è che l’impostazione della Commissione Europea in base alla quale ogni attività a rilevanza economica è da ricondurre al mercato, costituisce una lesione di un principio fondamentale dell’ordinamento giuridico italiano. Infatti la Corte costituzionale italiana ha precisato che la prevalenza del diritto comunitario su quello italiano si ferma difronte a principi fondamentali della nostra Costituzione. Il mondo del volontariato è a riguardo presidiato dagli articoli 2 e 18″.
All’incontro hanno preso parte anche il vicepresidente della V commissione Giancarlo D’Anna (Pdl) e i consiglieri regionali Raffaele Bucciarelli (Federazione della sinistra), Angelo Sciapichetti (Pd), Adriano Cardogna (Verdi) e Massimo Binci (Sel).
La mozione approvata. L’Assemblea legislativa delle Marche alla fine ha approvato all’unanimità un documento unitario che impegna la giunta a intraprendere tutte le azioni, compresa la modifica dell’art. 15 della legge di bilancio per ”garantire il ruolo del volontariato e della Cri nelle attività di soccorso e trasporto sanitario”. Attività che divengono competenze proprie di pubbliche assistenze, Croce Rossa e Misericordie, inserite in un circuito di programmazione regionale e aziendale.
http://www.cronacheanconetane.it/2011/caso...i-alla-regione/
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