Tariffe per prestazioni di ambulanze, centrale operativa 118 ed elisoccorso

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    11-01-2011
    CALABRIA/SANITA': IANNELLO (CGIL), GIUDIZIO CRITICO SU MISURE REGIONE

    (ASCA) - Catanzaro, 11 gen - ''La Cgil mantiene altamente critico il giudizio sulle misure che la Regione Calabria sta assumendo in materia sanitaria sfornando un decreto dietro l'altro. Al disorientamento prodotto dalle misure di riorganizzazione della rete dei servizi ospedalieri, di territorio e della rete di emergenza, si sono man mano aggiunti provvedimenti di grave iniquita' che ledono gravemente il diritto alla salute sui calabresi''. Lo afferma Mimma Iannello, segretaria regionale della Cgil, che parla di ''sanita' a pagamento: dall'Irpef, all'Irap, all'Irban, dai ticket sulle prestazioni e sui farmaci alle tariffe per prestazioni di ambulanze, centrale operativa 118 ed elisoccorso. E' questa - continua - la sanita' modello Scopelliti. Dall'iniquita' dei criteri di compartecipazione alla spesa sanitaria con l'introduzione di nuovi requisiti di reddito su prestazioni e farmaci - continua - causa di un malcontento diffuso e di un caos indescrivibile in ogni ufficio distrettuale all'iniquita' del decreto 38 che introduce una nuova tassazione sugli interventi di emergenza richiesti per tramite centrale operativa 118, ambulanza o elisoccorso. Si va dalle tariffe fisse, ai costi a km di trasporto, ai costi per il personale professionale impegnato per ogni ora, al vitto e alloggio, alle tasse ed al pedaggio autostradale. E' una follia. Lo scempio sanitario che scardina il diritto alla salute e lascia solo chi e' povero e che non puo' curarsi aprendo la prerogativa di consegnare al privato il servizio di emergenza. Si fa questo peraltro, - prosegue - mentre si vanno a disattivare 18 presidi pubblici e si accredita l'intero universo privato, e ci sara' da ''morire'' in giro per la Calabria per trovare un posto letto nel primo Ospedale attrezzato a ricevere emergenze complesse.

    Dopo le varie tasse sulla sanita' ora anche la tassa sull'emergenza: dal 2011 non solo servira' attendere mesi per curarsi, non solo limitare esami e farmaci per non affrontare costi insostenibili, ma occorrera' votarsi al cielo per non trovarsi in una situazione di urgenza sanitaria. Siamo allo scempio dell'impalcatura del sistema sanitario pubblico ed universalistico. La Cgil nei prossimi giorni - annuncia - si determinera' per affermare la pienezza del diritto di cura per i calabresi ingannati e calpestati in uno dei diritti fondamentali della cittadinanza''.

    (Asca) http://www.asca.it/regioni-CALABRIA_SANITA...calabria-4.html
     
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    Per leggere la delibera N. 38 del 17 dicembre 2010 completa della Regione Calabria riguardo la:

    Determinazione delle tariffe per le prestazioni di ambulanza ed elisoccorso - rimodulazione dei flussi informativi dell'emergenza - urgenza

    clicca questo link: http://www.regione.calabria.it/sanita/alle..._17.12.2010.pdf
     
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    Ticket sanitari: nota di Guccione e Censore
    Domenica 16 Gennaio 2011 16:34

    Pur comprendendo le difficoltà che incontra il presidente Scopelliti nel cercare di riformare la sanità calabrese dopo decenni di sprechi e inefficienze, non è possibile condividere l’approccio meramente ragionieristico che emerge dai provvedimenti dello stesso commissario ad acta per il Piano di rientro dal disavanzo sanitario. Il nuovo regolamento sull’esenzione ticket, di cui abbiamo denunciato le iniquità, ne è la dimostrazione lampante. Il decreto sui ticket (n. 19 del 25 ottobre), che colpisce le fasce sociali deboli che finora avevano goduto dell’esenzione per tutti i redditi Isee sotto i 10.000 euro, è genericamente motivato dalle esigenze correlate al Piano di rientro, e probabilmente ha l’obiettivo di spingere alla diminuzione dell’uso di farmaci e quindi di ridurre la spesa farmaceutica. La nostra proposta è di sospendere il decreto in questione, verificare l’incidenza del precedente regolamento rispetto alla spesa farmaceutica – poiché nel provvedimento non si accenna affatto a queste eventuali verifiche – e dunque capire se è veramente inevitabile un ulteriore aggravio da caricare sulle spalle dei cittadini e, solo se così fosse, intervenire, ma con maggiore equità sociale. Per fare ciò resta necessario tornare a fare riferimento all’indicatore Isee che certifica la condizione economica non del singolo ma dell’intero nucleo familiare.
    Un altro provvedimento sicuramente discutibile è quello riguardante le tariffe per le prestazioni di ambulanza e di elisoccorso (n. 38 del 17 dicembre). Per ciò che concerne l’ambulanza, se l’emergenza si rivela “inappropriata”, cioè non è seguita da ricovero, viene previsto che il cittadino che ha usufruito del servizio è costretto a pagare cifre eccessive. Questo è un altro odioso balzello che viene caricato sull’utente, che non può essere in grado di valutare la gravità dell’emergenza per cui richiede l’intervento dell’ambulanza. Ciò è profondamente ingiusto. Come è ingiusto, d’altra parte, quello che il decreto prevede per l’elisoccorso, per il quale in caso di intervento “inappropriato” a pagare sarà il medico che ha richiesto l’intervento. Così non si responsabilizza né l’utente né l’operatore sanitario, ma piuttosto si incute una paura nei medici e nei pazienti che non consentirà di valutare le emergenze con lucidità. In ultimo, va segnalato un altro paradosso: il decreto, a meno che non si tratti di un errore che va corretto al più presto, ha un efficacia retroattiva (1 gennaio 2010) che rappresenta un’evidente ingiustizia verso chi ha usufruito dei servizi di ambulanza e di elisoccorso prima che fossero stabilite le tariffe in questione. E’ necessario, invece, che sia la sanità territoriale a svolgere al meglio le sue funzioni di base per evitare che i costi di emergenze inappropriate ricadano sui cittadini o sui medici di pronto intervento.
    Alla luce del fatto che la maggioranza di centrodestra guidata da Scopelliti sembra molto più interessata a far passare norme vergognose come quella sull’incompatibilità – che non fa altro che aumentare i privilegi dei consiglieri regionali – piuttosto che a riformare la sanità calabrese all’insegna dell’efficienza e dell’equità sociale, il Pd calabrese lavorerà per coinvolgere i cittadini e l’opinione pubblica in iniziative miranti a chiedere la modifica del regolamento sui ticket e sulle emergenze e la cancellazione della norma che elimina le incompatibilità dei consiglieri regionali con la carica di sindaco, assessore e presidente di Provincia.


    Bruno Censore
    Carlo Guccione
    Consiglieri regionali Pd

    http://www.strill.it/index.php?option=com_...time&Itemid=255
     
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